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Pandemia, PA e trasformazione digitale: il caso del Dipartimento del Tesoro

Diario di un anno difficile. La Pandemia può accelerare i processi di innovazione nella PA?
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Il secondo appuntamento del 2021 con i webinar di FPA vede la collaborazione con il Dipartimento del Tesoro per parlare dei risultati ottenuti dallo stesso dipartimento in materia di trasformazione digitale. L’arrivo della pandemia ha ovviamente causato dei disagi, ma ha permesso anche di accelerare nella direzione di un cambiamento netto rispetto al passato, reso possibile dai numerosi partner del settore ICT

11 Febbraio 2021

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Redazione FPA

Diario di un anno difficile. La Pandemia può accelerare i processi di innovazione nella PA?

Digitalizzare non significa semplicemente dotarsi di attrezzatura tecnologica di ultima generazione, bensì modulare o riformulare da zero i servizi in virtù della tecnologia e, così facendo, alimentare una nuova cultura del lavoro. Questo webinar organizzato da FPA in collaborazione con il MEF è stato l’occasione per fare alcune considerazioni sul processo di transizione digitale che sta attraversando il Dipartimento del Tesoro e sugli effetti acceleranti derivanti dalla pandemia.

“In un anno così difficile è importante riflettere” ha detto ad inizio incontro Michele Petrocelli, Dirigente dell’ufficio di Coordinamento Informatico Dipartimentale del Dipartimento del Tesoro, per poi spiegare come il progetto di transizione digitale di tutto il dipartimento sia stato modificato in corsa e accelerato per permettere l’operatività online di molti servizi divenuti indispensabili a causa dell’emergenza sanitaria. Questo ha dato vita al programma DTPlus, basato su quattro cardini: innovazioni strutturali, collaborazione, sicurezza e trasparenza, valorizzazione del patrimonio informativo già presente.

Il programma DTPlus ha permesso, in particolare, di sviluppare tre specifiche progettualità, coerentemente con la missione del Dipartimento: la gestione dei processi del debito pubblico, da rafforzare alla luce anche dell’incremento del piano emissioni causa COVID-19; lo sviluppo della piattaforma per la prevenzione degli illeciti finanziari; l’evoluzione della gestione e valorizzazione dell’attivo patrimoniale, per una migliore conoscenza e gestione degli asset immobiliari e delle partecipazioni detenute dalle PA.

Le considerazioni dei partner

Grazie agli ospiti Andrea Quacivi, AD di Sogei, Stefano Nocentini, Senior executive partner di Gartner, e Riccardo Monaco, dirigente del PON Governance e dell’Agenzia per la Coesione territoriale, l’incontro è stato ricco di punti di vista sul tema della transizione digitale nel nostro paese. E’ emersa chiaramente la consapevolezza che durante la pandemia, nella maggior parte dei casi, si siano riscontrate problematiche di natura organizzativa più che tecnologica, come evidenziato dalla gestione di molti rami dell’emergenza sanitaria che hanno avuto a che fare con il digitale, partendo dalla distribuzione dei ristori fino all’emissione delle ricette elettroniche e all’aggregazione di dati grezzi relativi ai tamponi.

Appare quindi centrale il tema della flessibilità organizzativa, raggiungibile investendo sia sulla tecnologia, ma soprattutto sulla formazione e sulla valorizzazione delle persone.

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