Più dati, usati meglio e di più: la nuova Agenda Digitale della Regione Lazio aperta alla consultazione pubblica

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L’Agenda Digitale 2022-2026 del Lazio, presentata ieri, si apre alla partecipazione di cittadini, imprese ed Enti Locali. È online una consultazione pubblica per inviare commenti, suggerimenti, idee, proposte. Un nodo centrale per la realizzazione dell’Agenda è individuato nelle competenze digitali. Ne abbiamo parlato con Roberta Lombardi, Assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale

11 Marzo 2022

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Michela Stentella

Direttrice testata www.forumpa.it

“Più dati, usati meglio e di più per una migliore qualità della vita, maggiore competitività e servizi più accessibili”: questa la frase usata per sintetizzare il programma che guida la nuova Agenda Digitale della Regione Lazio 2022-2026. Il documento, che nei prossimi due mesi sarà aperto alla consultazione pubblica sul sito web dedicato, è stato presentato ieri dal Vice Presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, e dall’assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi, in un incontro al Talent Garden di Roma Ostiense. Lo abbiamo seguito e abbiamo chiesto un commento all’Assessora Lombardi.

Roberta Lombardi (Regione Lazio): "Ecco obiettivi e strategia della nuova Agenda digitale 2022-2026"

La nuova Agenda Digitale della Regione Lazio: obiettivi e destinatari

Il documento definisce le strategie di sviluppo e di innovazione regionali per i prossimi cinque anni, con l’obiettivo di condurre i cittadini, le imprese e gli Enti locali (le tre categorie destinatarie dell’Agenda) verso una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Tra gli obiettivi principali da raggiungere entro il 2026, stesso orizzonte temporale previsto dal piano di investimenti del PNRR: colmare il gap digitale, rendendo digitalmente abile almeno il 70% della popolazione; raddoppiare la popolazione in possesso di competenze digitali avanzate; incrementare del 50% la quota delle micro, piccole e medie imprese che utilizzano specialisti ICT; raggiungere almeno il 65% di popolazione che utilizza servizi pubblici digitali; elevare all’80% la percentuale di popolazione che utilizza Internet.

Le macro-aree strategiche e di azione dell’Agenda Digitale

Sono cinque gli ambiti strategici di azione individuati:

  1. Infrastrutture abilitanti
  2. Cybersecurity
  3. Cultura digitale e competenze digitali delle persone
  4. Accessibilità alla tecnologia
  5. Design dei servizi e delle relazioni

In particolare, per quanto riguarda le infrastrutture abilitanti, la Regione Lazio intende completare e ulteriormente sviluppare un’infrastruttura tecnologica che consenta a cittadini, imprese ed enti locali di usufruire di una connettività di rete a banda ultra-larga, di accedere a Wi-Fi pubblico sull’intero territorio e a capacità di calcolo e di storage dei dati. Ecco i principali obiettivi al 2026: raggiungere il 100% di famiglie, imprese ed enti locali con reti a banda ultra-larga, garantendo una connettività a 1 Gbps per tutti; completare la connettività a 1 Gbps di tutte le scuole pubbliche presenti sul territorio regionale; assicurare connettività adeguata ai punti di erogazione del Servizio Sanitario Regionale da 1 Gbps fino a 10 Gbps; dotare le isole minori del Lazio (Ponza e Ventotene) di un backhauling sottomarino in fibra ottica; portare almeno il 75% delle amministrazioni regionali a utilizzare servizi in cloud.

L’Agenda è in linea con le strategie dell’Unione Europea che, nel 2021, con il Digital Compass (Bussola Digitale), ha definito i 4 obiettivi da raggiungere entro il 2030 (Competenze digitali; Infrastrutture digitali sicure e sostenibili; Trasformazione digitale delle imprese; Digitalizzazione dei servizi pubblici) e gli strumenti per accelerare la trasformazione digitale dei paesi europei, anche ai fini della transizione verde e della competitività dell’UE.

I cinque ambiti strategici e di azioni della nuova Agenda Digitale del Lazio sono stati progettati per intersecarsi con i 17 obiettivi globali dell’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Il vero nodo, come ha sottolineato l’Assessora Lombardi, sono però le competenze digitali: “Un tema fondamentale, lo stesso PNRR prevede una misura specifica, per 135 milioni di euro complessivi in tutta Italia, per i cosiddetti punti di facilitazione digitale, per favorire la formazione per quelle persone che difficilmente vi hanno accesso, come persone anziane o a bassa scolarità. Come Regione Lazio abbiamo chiesto in Conferenza Stato Regioni di includere in questo percorso formativo per lo sviluppo delle competenze digitali anche i percettori del Reddito di Cittadinanza, affinché questi possano avere maggiori possibilità per ricollocarsi nel mondo del lavoro”.

La consultazione pubblica

L’Agenda Digitale del Lazio si apre alla partecipazione di tutte le categorie di destinatari a cui è rivolta: cittadini, imprese ed Enti Locali. È online quindi una consultazione pubblica per inviare commenti, suggerimenti, idee, proposte. Parallelamente al processo partecipativo online, la Regione organizzerà iniziative pubbliche, incontri online e in presenza, per diverse tipologie di destinatari, volte a stimolare la partecipazione attiva al processo di consultazione e definizione dell’Agenda Digitale. L’obiettivo è rendere l’Agenda Digitale uno strumento dinamico, attraverso aggiornamenti annuali del documento che integreranno le proposte ricevute.

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