Spaghetti Open Data è al quarto raduno: saremo a Trento, dal 6 all’8 maggio #SOD16

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4 Maggio 2016

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Matteo Brunati

Come gli ultimi tre anni, la comunità italiana di Spaghetti Open Data torna a riunirsi per il classico raduno annuale di tre giorni, e quest’anno lo fa a Trento, dal 6 all’8 maggio.

Abbiamo avuto il supporto di diverse istituzioni locali, che ci hanno fornito gli spazi dove riunirci (Consorzio dei comuni trentini, la Provincia e il Comune di Trento tra gli altri) con la formula già testata gli ultimi anni:

  • Venerdì 6 terremo una conferenza in cui aggiornarci a vicenda sulle cose più importanti che sono successe nell’ultimo anno nel mondo degli Open Data;
  • Sabato 7 faremo civic hackathon: produrremo insieme qualcosa di concreto. A differenza degli hackathon “normali”, il civic hackathon di SOD16 non si concentra solo sulla produzione di software, ma anche su analisi di leggi e normative o azioni di monitoraggio civico. Qualunque persona interessata al tema può esserne protagonista, anche se non sa programmare;
  • Domenica 8 faremo una giornata di formazione per la comunità. Sarà accessibile anche a principianti assoluti, e il suo obiettivo è rendere tutti in grado di “fare delle cose con i dati” – una cosa molto pratica, insomma.

Ospite d’eccezione nella giornata del 6 maggio sarà Wendy Carrara, project manager dell’ European Data Portal, il portale che fa da coordinamento e riferimento per le iniziative Open Data in Europa, ed è il punto di aggregazione per gli Open Government Data su scala europea.

Il programma del raduno è stato organizzato dalla comunità, completamente in forma autogestita: è davvero molto variegato, proprio come lo è la comunità stessa. E’ impossibile sintetizzarne alcune parti senza perdere di vista l’insieme: si va dalle anticipazioni sulla ricerca Open Data 200, il primo studio sistematico sulle imprese italiane che utilizzano Open Data nelle loro attività, all’intervento per riprendere le fila del FOIA italiano del mattino di venerdì, alla formazione di domenica per approfondire i dettagli di interessanti iniziative di governance per migliorare i processi dietro la pubblicazione di Open Data oltre la scala del singolo comune, come ComunWeb.

Senza dimenticare l’intervento sul progetto OpenDemanio, che sarà sempre durante la sessione plenaria del venerdì mattina.

Chi siamo noi di Spaghetti Open Data

L’accesso ai dati, in particolare a quelli prodotti dalla pubblica amministrazione, comunemente chiamato “Open Data” o “Dati Aperti” è un argomento discusso ormai da diverso tempo in tutto il mondo: possiamo dire che anche in Italia è diventato un tema cruciale per lo sviluppo del digitale e della società.

La mailing-list “Spaghetti Open Data” continua ad essere un luogo di discussione e di confronto per tutti quelli interessati al mondo dei dati, ma soprattutto rimane un punto di aggregazione per tutte quelle persone che vogliono fare anche qualcosa con i dati, condividendo esperienze e riflessioni per migliorare la propria consapevolezza su quello che accade attorno a questo tema sempre più presente nelle nostre vite. Arrivati a poco meno di 1.500 persone, è affascinante come questa comunità continui a crescere e a cambiare nel tempo. Una comunità unica nella diversità di provenienza dei suoi aderenti, come raccontava Alberto Cottica anni fa: ci sono dipendenti pubblici, politici, giornalisti, ricercatori sia in campo umanistico che scientifico, imprenditori, studenti, sviluppatori software, attivisti …

Siamo tutti cittadini digitali: mai come oggi è fondamentale porsi la domanda sul significato e sulle implicazioni di questo ruolo, sia come “cittadini”, che nelle implicazioni del significato di “digitale”. Non è un caso che domande simili siano presenti anche negli ultimi approfondimenti di questi giorni pubblicati in vista dell’edizione 2016 di ForumPA, come nell’articolo “Quale cittadino digitale vogliamo? Proviamo a rispondere a #forumpa2016” da cui cito un estratto:

“E allora non basta fare “fine tuning” dell’esistente, proporre una innovazione incrementale in grado di migliorare quello che già abbiamo, bisogna immaginare una nuova PA disruptive, usando un termine in voga nei contesti aziendali, di una innovazione genetica, distruttiva. E alla base di questa rivoluzione copernicana ci deve essere proprio il rapporto tra la PA e i cittadini e le imprese: non più da considerare come meri destinatari dell’azione pubblica ma come partner di un nuovo modo di gestire il bene comune. Non più, quindi, portatori di bisogni o di problemi ma anche di soluzioni e di competenze.

E’ proprio questo l’assunto di base dal quale siamo partiti a metà 2010 con la nascita di Spaghetti Open Data: non volevamo solo immaginare il ruolo del cittadino consapevole, ma provare ad esserlo, e non lo volevamo fare da soli. La Pubblica Amministrazione e la cittadinanza non devono per forza vivere solo ruoli contrapposti: per questo la presenza nella mailing-list di persone provenienti dall’interno della “macchina” della PA sono sempre state utili per ripensare ruoli e posizioni, in uno scambio continuo in cui tutti noi diventiamo più consapevoli.

Se vorrai seguire quello che faremo al raduno, il consiglio è tenere d’occhio l’hashtag #SOD16: gli eventi sono sempre aperti a tutti quelli che vorranno partecipare, così come la nostra comunità di spaghettari.

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