Valle d’Aosta, ecco come la pandemia ha rafforzato le infrastrutture digitali

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L’arrivo della pandemia da Covid-19 ha richiesto uno sforzo infrastrutturale a tutti i territori affinché fossero garantiti i servizi essenziali. Ecco in numeri, il lavoro di Inva, la società in-house della Regione Autonoma Valle d’Aosta

13 Ottobre 2021

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Renato Linty

Direzione Infrastrutture e Servizi Tecnologici, Inva

Foto di Clem Onojeghuo on Unsplash - https://unsplash.com/photos/T7gi_cyrkdg

In Valle D’Aosta, negli ultimi sei anni, le infrastrutture per l’erogazione di servizi Cloud-based hanno registrato notevoli progressi. Con il progetto VDA Braodbusiness, una rete di dorsale in fibra ottica di circa 700 Km, la connettività a banda ultra larga è arrivata in tutte le sedi dei Comuni e delle Comunità di Montagna (Unités de Communes); e con la realizzazione del Data Center Unico Regionale, progetto avviato nel 2017 e concluso nel 2019, si sono create le condizioni abilitanti per portare su Cloud i servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione.

Quando è scoppiata la pandemia Covid-19, che ha profondamente trasformato l’erogazione dei servizi pubblici e le modalità di lavoro con l’introduzione dello Smart Working, la Regione si è quindi trovata in una situazione di relativo vantaggio in quanto disponeva di tutte le infrastrutture abilitanti per sostenere e gestire questa trasformazione.

Quello che si è reso necessario, in tale periodo, è stato semplicemente un potenziamento di tali infrastrutture con un aumento della capacità trasmissiva della rete Regionale e dei collegamenti verso il mondo Internet, un aumento della capacità di calcolo del Data Center Unico Regionale e dello spazio di archiviazione a disposizione.

In parallelo a tali attività di potenziamento dell’infrastruttura di base, sono stati avviati una serie di progetti al fine di permettere alla Pubblica Amministrazione di continuare ad operare anche nei periodi di restrizione legati alla pandemia.

Numeri dello smart working

Sono state attivate, nel corso del 2020 e inizio 2021, complessivamente 1270 VPN per permettere lo svolgimento di attività operative da remoto (Smart Working piuttosto che connessioni verso applicativi centrali). Tali connessioni, tuttora operative, sono così distribuite:

  • Dipendenti INVA: 180 VPN
  • Dipendenti Enti centrali e periferici: 1090 VPN

L’ambito territoriale di copertura del servizio ha compreso tutto il territorio regionale, mentre gli enti target sono costituiti dagli Uffici Amministrativi Regionali, i Comuni, le Unità di Comuni e l’Unità Sanitaria Locale.

Attualmente la distribuzione delle VPN attive può essere così sintetizzata:

  • Regione Autonoma della Valle d’Aosta: 610 VPN attive
  • Azienda USL della Valle d’Aosta: 320 VPN attive
  • INVA S.p.A.: 180 VPN attive
  • Comune di Aosta: 80 VPN attive
  • Enti locali territoriali: 80 VPN attive

Questa attività, che ha coinvolto pesantemente la struttura operativa di INVA, sia in termini progettuali che di erogazione del servizio di gestione e manutenzione dell’infrastruttura, ha permesso a tutti i clienti coinvolti di poter operare con continuità da remoto sui propri servizi.

Al contempo si è dovuto operare per potenziare anche i livelli di sicurezza dell’infrastruttura messa in opera. In tal senso le attività intraprese hanno riguardato:

  • Più sicurezza digitale

Per garantire una completa compliance con quanto previsto dalle disposizioni esistenti in ambito sicurezza dei dati e degli accessi, l’architettura dell’accesso VPN è stata così organizzata:

  1. gli utenti in lavoro agile utilizzano postazioni assegnate dall’Ente o, dove non disponibili, postazioni personali
  2. dalle postazioni è attivata una VPN in tunnel mode che termina sul firewall presente in Data Center. Vengono richieste le credenziali di accesso che corrispondono a quelle che l’utente utilizza per l’accesso ai servizi di rete (Active Directory). Per l’attivazione di questa VPN è installato sulle postazioni una specifica appliance software
  3. attivato il tunnel VPN l’utente lancia l’applicazione Remote Desktop RDP per connettersi alla propria postazione di lavoro in ufficio

Sono state quindi implementate delle specifiche regole di sicurezza per:

  1. limitare l’accesso ai sistemi VPN dai soli provider italiani, al fine di limitare la possibile superficie di attacco, con l’inserimento delle necessarie eccezioni per la sede regionale di Bruxelles
  2. permettere ad ogni utente di poter accedere esclusivamente alla propria postazione di lavoro fissa in ufficio.

La gestione di tale infrastruttura si è quindi concentrata nella meticolosa applicazione a tutti i dispositivi coinvolti degli aggiornamenti software di sicurezza indicati dai vari produttori.

  • Potenziamento della banda

I servizi di connettività dei principali Clienti sono stati potenziati ed ampliati per consentire agli Enti collegati alle reti gestite da INVA di far fronte alle esigenze di connettività nuova o supplementare determinate dall’emergenza COVID-19.

INVA ha potuto soddisfare pienamente, tramite la propria infrastruttura di rete, il notevole aumento della richiesta di banda, garantendo al contempo ottimi livelli di servizio anche in quelle situazioni di elevato carico dove altri operatori hanno sofferto maggiormente. La richiesta di banda supplementare è stata principalmente determinata dall’attivazione capillare dello Smart Working, dalla Didattica a Distanza (DAD) e Didattica Integrata Digitale (DID), e dall’aumento esponenziale dei servizi di videoconferenza.

Gli interventi sono stati effettuati a fronte di una condivisione dei dati di traffico di ogni singola linea con i vari Enti interessati, valutando l’incremento di banda necessario per sopperire alle nuove esigenze.

Mediamente gli interventi effettuati hanno visto incrementi di banda disponibile del 200%, passando da un traffico complessivo pre-pandemia di circa 6Gbs a punte di 15Gbs durante i periodi di massime restrizioni.

INVA è inoltre intervenuta, su richiesta della Regione, per attivare in tempi strettissimi un servizio di connettività dedicato presso l’Ospedale COVID-19 da campo allestito presso la Pepiniere d’Entreprises di Aosta. Grazie alle reti di INVA è stato possibile propagare direttamente la connettività Intranet dell’USL con un servizio a banda garantita e simmetrica pari a 100 Mbit/s. L’ospedale è stato inoltre dotato di connettività WIFI tramite una rete ad alte prestazioni allestita da INVA in collaborazione con la Protezione Civile.

Infine, anche la rete Wi-Fi pubblica regionale costituita da 600 Access Point distribuiti su tutto il territorio, è stata potenziata rendendola accessibile ai cittadini per tutto l’arco delle 24 ore, sospendendo le limitazioni precedentemente attive su tempo di navigazione giornaliero e traffico generabile e portando la capacità Internet aggregata della rete da 200 Mbps a 500 Mbps.

Al fine di agevolare le attività di Smart Working e la possibilità di continuare ad erogare servizi in continuità rispetto alla situazione pre-pandemia, INVA ha operato anche in ambito di infrastrutture di collaboration, ed in particolare:

  • Servizi Voip

Uno strumento fondamentale che è stato messo a disposizione degli utenti telefonici in occasione dell’emergenza COVID-19 è stata la possibilità, tramite sistemi VOIP in Cloud, di remotizzare presso le postazioni di lavoro “Smart”, gli interni telefonici dei propri uffici in maniera del tutto trasparente per gli utenti. Inoltre, tali sistemi hanno permesso di mettere a disposizione dei dipendenti sistemi di Chat e di chiamata Video facilmente utilizzabili per uno scambio immediato di informazioni e per i necessari confronti che in modalità Smart Working non potevano più essere effettuati in presenza.

L’infrastruttura telefonica che INVA ha messo a disposizione dei propri Clienti, attestata nel Datacenter Unico Regionale, attualmente conta complessivamente 1345 utenti dislocati su 49 sedi appartenenti a 17 enti o istituzioni diverse. Essa permette di erogare non solo il servizio di centralino e Contact Center telefonico, ma consente ad INVA di fornire il traffico e di gestire le numerazioni telefoniche (attivazioni, migrazioni, cessazioni). A queste numerazioni telefoniche possono essere assegnati un numero a piacimento di linee telefoniche in maniera dinamica in base alle esigenze contingenti.

Questa infrastruttura ha permesso, nelle prime fasi dell’emergenza sanitaria, di mettere a disposizione della Regione Autonoma Valle d’Aosta un Contact Center per la gestione delle misure straordinarie a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle attività economiche in soli tre giorni, implementando 10 code telefoniche servite da circa 50 operatori.

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