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Professionalità digitali: come identificarle per potenziare l’innovazione nella Pubblica Amministrazione
Dalla nascita dell’ICT ad oggi le competenze nel settore del digitale sono evolute. Dove prima esisteva l’informatico (e nel web il “webmaster”) ora esistono differenti professionalità che concorrono alla nascita di prodotti e servizi di qualità. In questo seminario sarà analizzata la situazione europea, fornendo chiare indicazioni sulle modalità di identificazione e catalogazione delle professionalità secondo norme tecniche nazionali (UNI), nonché indicando le modalità per identificare le certificazioni legalmente valide per il settore.
Open data, trasparenza e pubblicità legale nel processo di gestione documentale
Qual è la differenza tra rilascio dei dati aperti e messa a disposizione online di dati pubblici in un portale? E tra condivisione dei dati e dati di tipo aperto? Ancora molta confusione purtroppo vige su questi argomenti e spesso si crede – erroneamente – che la pubblicazione online basti da sola a garantire la trasparenza delle azioni amministrative, a prescindere da come un documento sia stato pubblicato, da quale formato sia stato utilizzato e dal rispetto delle relative norme sulla privacy. Durante l’incontro si farà chiarezza sulla diversa valenza di questi concetti e sulle modalità per una corretta valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, che, come nel caso degli Open data, può diventare una risorsa strategica per le aziende.
Digitalizzazione e professioni: le competenze richieste dalla normativa
In base alle più recenti indicazioni normative, all’interno di ogni ente pubblico (o impresa) è necessaria la presenza e il coordinamento tra specifiche figure professionali che assicurino una gestione digitale di dati e documenti corretta e sicura: tra queste grande rilievo assumo il Responsabile della Conservazione digitale e il Responsabile del Trattamento dei dati. Durante l’incontro si discuterà delle competenze che queste figure professionali devono possedere, del loro ruolo, delle loro responsabilità e del rilievo che assumono in seno a ogni tipo di organizzazione.
ll Service Design Thinking nella PA: il coraggio di sperimentare e la svolta collaborativa
Quale ruolo possono avere le tecniche avanzate del service design nel progettare i servizi pubblici? In questo intervento a due voci, Eugenio Battaglia e Francesco Carollo (primo a prendere la parola nell'intervento audio) parlano di esperienze di riferimento, come quella del Government Service Design Manual made in UK e di quali tra i nuovi strumenti – focalizzati sulla collaborazione tra cittadino e PA – possono essere usato per completare questo corpo di conoscenze che sarà in grado di migliorare la qualità dei servizi locali e nazionali.
Competenze digitali specialistiche nella PA: il Web tra obblighi di pubblicazione e opportunità
Con questo incontro si cerca di focalizzare le priorità e le competenze necessarie per chi, dentro la pubblica amministrazione, oggi è necessariamente a contatto con i servizi online, con gli obblighi di pubblicità (Albo pretorio e trasparenza) e divulgazione di dati aperti (Open data) ma anche marketing (Social, blog ecc) . Divulgare attraverso il web le informazioni della pubblica amministrazione presuppone una grande competenza e conoscenza delle opportunità, limiti e costi che questo comporta.
Per questo oggi definirsi "manager della PA" non può prescindere dalla valutazione di tutto quello che comporta una scelta strategica: dalla comunicazione agli obblighi anticorruzione, per scegliere bene strumenti di lavoro occorre prima saper organizzare bene il lavoro interno. Il management della PA passa necessariamente dalle competenze digitali specialistiche dei decisori.
Competenze digitali e professioni del web
Il digital divide non è solo mancanza di possibilità di connessione, ma anche, e soprattutto, mancanza della conoscenza diffusa della Rete Internet e del suo uso consapevole e critico.
E' necessario il consolidamento e lo sviluppo delle competenze digitali dei cittadini e dei professionisti.
I profili di competenze sviluppati da IWA Italy con il suo Gruppo Web Skills Profiles rappresentano uno standard aperto e condiviso utile alla definizione di programmi formativi e di certificazione.
L'applicazione dell'Agenda Digitale del nostro Paese passa anche per le competenze digitali. Lo stato dell'arte e le prospettive nell'intervento di Pasquale Popolizio.
Programma il Futuro: come formare gli studenti al pensiero computazionale
La visione culturale dell'informatica, denominata "pensiero computazionale" sottolinea l'acquisizione da parte degli studenti di competenze informatiche di valore culturale generale, che insegnano a strutturare una attività in modo che sia svolta da un qualsiasi “esecutore”, che può essere certo un calcolatore ma anche un gruppo di lavoro all’interno di un'azienda o di una pubblica amministrazione.
Questa sessione doppia è indirizzata in modo specifico agli insegnanti ed intende illustrare a grandi linee il materiale didattico messo a disposizione dal progetto MIUR-CINI "Programma il Futuro" per lo svolgimento di questo percorso nelle scuole, svolgendo anche una parte esercitativa pratica.
Innovazione, complessità, nuovi paradigmi
Smart working: tra genere ed obiettivi concreti
Cosa sappiamo delle pratiche e dei risultati del cd smart working? Quale è la situazione in Italia e come potrebbe evolvere? Con quali vantaggi? Esistono pratiche da approfondire e "copiare"? Cosa ci fa più paura di un modo del tutto nuovo di lavorare? Ragioniamo con le esperte della materia, in questa sessione che parte da un'analisi dello stato dell'arte in termini di dati e analisi.
L’impatto dei modelli collaborativi digitali e le prospettive di convergenza tra Servizi Pubblici, No profit, Impatto sociale e For Benefit Business
La rapida ascesa dell’impatto della trasformazione digitale oggi abilita la penetrazione della rivoluzione interconnessa di internet in settori che fino a poco fa erano caratterizzati da scarso accesso di nuovi attori, forte regolamentazione e modelli di business consolidati. Oggi settori come il trasporto e la mobilità, la produzione manifatturiera, l’agricoltura, il turismo sono caratterizzati da forti cambiamenti e dall’ingresso di attori meno regolamentati. Questi modelli che fanno leva su risorse e competenze sottoutilizzate e spesso distribuite nei cittadini (ora sempre meno consumatori e sempre più produttori) hanno un evidente ruolo sociale di fatto dovuto al loro impatto. Ma quali sono i modelli di convergenza tra pubblico e privato? Tra no-profit, cooperativismo e for benefit business? Quali le nuove responsabilità dell’impresa?
Al termine della sessione, i partecipanti saranno in grado di:
- Conoscere i principali casi di studio dell'economia collaborativa abilitante il cittadino produttore;
- Conoscere e comprendere le principali frizioni tra piattaforme digitali e servizi collaborativi e industrie esistenti e come esse sono regolate e affrontate in alcuni contesti europei e mondiali;
- Conoscere i principali contesti di convergenza e coabitazione fra pubblico, sistemi cooperativi, e iniziativa privata, come questi possono essere utilizzati sul territorio e quali forme si rivelano più adatte in dipendenza dal contesto;
- Apprendere l'utilizzo di un semplice set di strumenti per rapidamente identificare le migliori forme sociali per i servizi collaborativi locali.