Censimento Istat sulle istituzioni pubbliche: iniziata la seconda fase della rilevazione
Dal 1° ottobre si è aperta – per le 13mila istituzioni pubbliche coinvolte – la seconda fase del 9° Censimento dell’industria e dei servizi. Fino al 20 dicembre i responsabili di ciascuna amministrazione saranno chiamati a compilare il questionario on line. Un’opportunità per il Paese per conoscere in che direzione sta andando la PA italiana e fare definitiva chiarezza su alcuni aspetti strategici dell’organizzazione e dell’innovazione del settore pubblico.
2 Ottobre 2012
Tommaso Del Lungo
Dal 1° ottobre si è aperta – per le 13mila istituzioni pubbliche coinvolte – la seconda fase del 9° Censimento dell’industria e dei servizi. Fino al 20 dicembre i responsabili di ciascuna amministrazione saranno chiamati a compilare il questionario on line. Un’opportunità per il Paese per conoscere in che direzione sta andando la PA italiana e fare definitiva chiarezza su alcuni aspetti strategici dell’organizzazione e dell’innovazione del settore pubblico.
Entra nel vivo la rilevazione del Censimento industria e Servizi 2011 dedicato alle istituzioni pubbliche. Dopo la chiusura della prima fase – terminata il 20 settembre scorso – in cui ogni istituzione pubblica ha dovuto aggiornare le informazioni di natura anagrafica della propria Unità istituzionale ed individuare un responsabile del coordinamento della rilevazione, nonché l’elenco delle unità locali con i nominativi di riferimento di ciascuna di esse, inizia ora la seconda fase.
Dal 1° ottobre, infatti, l’Istat fornirà a ciascun dirigente o funzionario incaricato del coordinamento della rilevazione un questionario più complesso, che si articola in due modelli:
- un modello per l’Unità istituzionale, con il quale si chiedono informazioni riferite all’istituzione nel suo complesso;
- un modello per le Unità locali, con il quale si chiedono informazioni riferite a ciascuna di esse.
Le risposte ai questionari di rilevazione dovranno fotografare la situazione esistente al 31 dicembre 2011, data di riferimento del Censimento.
La seconda fase inizia il primo ottobre 2012 e si conclude il 20 dicembre 2012. Sul sito http://censimentoindustriaeservizi.istat.it è disponibile la documentazione e l’accesso alla compilazione on line del questionario elettronico, che costituisce l’unica modalità di compilazione e restituzione ammessa.
I risultati verranno diffusi entro la seconda metà del 2013.
Gli obiettivi
Lo scopo della rilevazione è la definizione di un preciso quadro informativo statistico sulle peculiarità strutturali e organizzative del settore pubblico in Italia, focalizzando l’attenzione sui processi di modernizzazione. A tale scopo, l’Istat acquisisce informazioni tradizionali, ma anche dati relativi a nuove tematiche di interesse del settore, quali quelle relative all’amministrazione sostenibile, all’Ict e alle modalità di erogazione dei servizi sul territorio.
Il Censimento aiuterà, dunque, a comprendere quanto alcuni aspetti dell’innovazione normativa, organizzativa e tecnologica che hanno accompagnato le leggi di riforma degli ultimi anni si sono tradotte effettivamente in comportamenti e modelli organizzativi nuovi. Sapremo con chiarezza e in dettaglio quali sono ad esempio le innovazioni tecnologiche effettivamente introdotte, quante e quali risorse umane, finanziarie e strumentali vi sono dedicate e per quali obiettivi; o ancora quanti sono gli addetti all’ICT nelle amministrazioni, quali sono i servizi on line offerti sul territorio e come sono strutturati.
Il processo di informatizzazione delle amministrazioni è stato oggetto di provvedimenti di diversa natura, anche recentemente nell’ambito dell’iniziativa per l’Agenda Digitale, ma sin ad oggi la conoscenza dei fenomeni era decisamente carente.
I soggetti coinvolti
Sono circa 13mila le istituzioni pubbliche coinvolte nella rilevazione censuaria. Si tratta, in particolare, di tutti gli organi costituzionali e di rilievo costituzionale, le agenzie fiscali, le autorità amministrative, gli enti produttori di servizi economici, le Regioni e le Province autonome, gli enti locali e altre tipologie istituzionali quali le Camere di Commercio, gli enti regionali di sviluppo agricolo, i consorzi fra enti pubblici, le università e gli Enti e Istituzioni di ricerca, i collegi e gli ordini professionali.