Competenze digitali, trasversali e professionali per la PA: il secondo podcast della rubrica “5 Stazioni” di FPA e ACI

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Nuova puntata in podcast per la rubrica “5 Stazioni” di FPA e ACI – Automobile Club d’Italia. Quali sono le competenze di cui oggi ha bisogno la PA? Ne abbiamo parlato con Luigi Francesco Ventura, Direttore Centrale Direzione Risorse Umane e Organizzazione di ACI e con Sauro Angeletti, Direttore Ufficio per l’innovazione amministrativa, lo sviluppo delle competenze e la comunicazione, Dipartimento della Funzione Pubblica. In studio per FPA il Direttore generale Gianni Dominici ed Elvira Zollerano, Responsabile FPA Digital School

24 Novembre 2021

Photo by Felipe Furtado on Unsplash - 2zDXqgTzEFE

Ascolta “ACI 5 Stazioni – Competenze digitali, trasversali e professionali per la PA” su Spreaker.

Quali sono le competenze di cui oggi ha bisogno la PA? Quanto e come le competenze digitali e trasversali sono considerate fondamentali per il futuro del nostro settore pubblico? Il PNRR ci dà finalmente la possibilità di investire con forza nella formazione dei dipendenti pubblici, ma in che modo?

Ne abbiamo parlato in questa nuova puntata in podcast della rubrica “5 Stazioni” di FPA e ACI – Automobile Club d’Italia, insieme a Luigi Francesco Ventura, Direttore Centrale Direzione Risorse Umane e Organizzazione di ACI, e Sauro Angeletti, Direttore Ufficio per l’innovazione amministrativa, lo sviluppo delle competenze e la comunicazione, Dipartimento della Funzione Pubblica. In studio per FPA il Direttore generale Gianni Dominici ed Elvira Zollerano, Responsabile FPA Digital School.

Ecco alcuni spunti emersi. Puoi riascoltare la puntata anche sui nostri canali di podcasting, ci trovi su SpreakerSpotify, Podchaser, Deezer e Podcast Addict.

Il contesto: la PA che abbiamo oggi e l’importanza della formazione

La ricerca annuale di FPA sul pubblico impiego restituisce la fotografia di una PA ai minimi storici per numero di dipendenti pubblici: nel 2020 erano poco più di 3,2 milioni, quasi -1% rispetto all’anno precedente. L’età media è di 50 anni, con differenze sostanziali tra i diversi comparti, gli over 60 rappresentano il 16,3% del personale complessivo, mentre gli under 30 appena il 4,2%. Davanti a questi numeri, è fondamentale uno sforzo costante in termini di aggiornamento e accrescimento delle competenze dei dipendenti. Dobbiamo pensare di assumere giovani con nuove competenze e dobbiamo pensare di investire sull’aggiornamento delle persone che già lavorano nella PA.

Dobbiamo controbilanciare le competenze predominanti, che sono ancora oggi di natura esecutiva, generalista e burocratica, con una formazione che punti su competenze nuove. Ma quali? Le competenze di cui abbiamo bisogno oggi sono: Competenze digitali, individuate sulla base del Syllabus “Competenze digitali per la PA” del Dipartimento Funzione Pubblica; Competenze trasversali, come empatia, problem solving, flessibilità, capacità di fare squadra, gestione dei conflitti, comunicazione efficace; Competenze professionalizzanti.

“Anche in ACI c’è una netta prevalenza per le laurea amministrative e giuridiche, quando invece serve presidiare temi scientifici”, ha sottolineato Luigi Francesco Ventura, Direttore Centrale Direzione Risorse Umane e Organizzazione di ACI, aggiungendo: “Ci siamo mossi però in modo attento su competenze digitali e trasversali anche prima della pandemia, attuando percorsi di formazione complessi e sperimentazioni sul lavoro agile. Serve ora attivare un ampio panorama di soft skills”.

Le competenze dei dipendenti pubblici nel PNRR e per il PNRR

Il rafforzamento delle competenze rappresenta un elemento centrale nel PNRR. Nello specifico, il tema delle competenze dei dipendenti pubblici assume un ruolo centrale nella Missione 1 del Piano e nel capitolo dedicato alla prima delle “Riforme orizzontali”, appunto quella dedicata alla PA. L’investimento prevede risorse per 489,9 milioni di euro e ha come obiettivo rafforzare le competenze del personale nella PA attraverso un approccio innovativo.

“La pandemia è stato un gigantesco acceleratore, anche sul tema dell’organizzazione – ha detto Luigi Francesco Ventura – se non ci si rende conto di quanto il sistema organizzativo faccia la differenza si rischia di non cogliere a pieno gli obiettivi. Parlando di competenze immaginiamo una struttura che punta molto sui centri di competenza, sulla possibilità di avere momenti identificati, non necessariamente legati a un luogo fisico, che possano consentire il knowledge management all’interno dell’azienda. Prevediamo percorsi di formazione per omogeneizzare le competenze digitali dei dipendenti, ma anche sugli altri aspetti di gestione innovativa della gestione del lavoro, dal coaching alla formazione manageriale”.

Nuove strategie per le competenze dei dipendenti pubblici

“Stiamo ipotizzando una serie di interventi per conseguire obiettivi di formazione e di sviluppo delle competenze che sono in parte comuni a tutte le amministrazioni pubbliche, come quelle relative alla transizione amministrativa e digitale, e per soddisfare anche obiettivi specifici delle singole amministrazioni”, ha spiegato Sauro Angeletti, Direttore Ufficio per l’innovazione amministrativa, lo sviluppo delle competenze e la comunicazione, Dipartimento della Funzione Pubblica.

“Serve una pianificazione dell’attività di formazione che esca dalla logica del mero adempimento, in questo senso si inserisce il PIAO”, ha aggiunto Angeletti spiegando poi in dettaglio le parole chiave su cui si basa questo nuovo documento, il Piano integrato di attività e organizzazione, che tutte le amministrazioni dovranno presentare entro il 31 gennaio 2022.

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