La Commissione Europea punta a raddoppiare il mercato elettronico in tre anni

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Se il commercio elettronico rappresentasse il 15% del commercio al dettaglio e se gli ostacoli al mercato interno fossero eliminati, i risparmi per i consumatori potrebbero toccare i 204 miliardi di euro, ossia l’1,7% del PIL europeo. Tuttavia i consumatori e le imprese sono restii ad usare senza remore i servizi on-line a causa di una serie di problemi più o meno gravi come le sacrsa conoscenza delle regole applicabili, la scarsa trasparenza delle offerte, i costi delle transizioni o delle spedizioni e così via.

12 Gennaio 2012

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Redazione FORUM PA

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Se il commercio elettronico rappresentasse il 15% del commercio al dettaglio e se gli ostacoli al mercato interno fossero eliminati, i risparmi per i consumatori potrebbero toccare i 204 miliardi di euro, ossia l’1,7% del PIL europeo. Tuttavia i consumatori e le imprese sono restii ad usare senza remore i servizi on-line a causa di una serie di problemi più o meno gravi come le sacrsa conoscenza delle regole applicabili, la scarsa trasparenza delle offerte, i costi delle transizioni o delle spedizioni e così via.

Questo il dato di partenza dell’iniziativa lanciata oggi dalla Commissione europea per la realizzazione di una roadmap che dovrebbe portate il mercato del commercio elettronio a raddoppiare nei prossimi tre anni.

La roadmap si inserisce nel quadro dell’Agenda Digitale europea (pilastro 1: mercato unico del digitale) e presenta 16 azioni concrete intese a raddoppiare entro il 2015 la quota del commercio elettronico nelle vendite al dettaglio (attualmente pari al 3,4%) e quella dell’economia di internet nel PIL europeo (attualmente inferiore al 3%).
Si tratta di creare un ambiente più propizio allo sviluppo di un mercato unico dinamico, affrontando i problemi che lo ostacolano e favorendo nel contempo gli investimenti nella connettività senza fili e nelle infrastrutture fisse di nuova generazione, consentendo lo sviluppo dei servizi informatici distribuiti in remoto (cloud computing).

Il potenziale del commercio elettronico e dei servizi on-line potrebbe rappresentare fino al 20% dell’occupazione e della crescita dei prossimi cinque anni. L’accesso a beni e servizi per le persone geograficamente isolate o svantaggiate risulterà agevolato, cosa che contribuirà alla coesione del territorio europeo.

FONTE: Commissione Europea

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