La cultura manageriale come chiave di accesso ai concorsi pubblici

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Organizzato da FP CGIL Lombardia e FPA, un piano formativo di accompagnamento per partecipare al concorso pubblico per dirigente amministrativo in Lombardia. Al centro soft skill e comportamenti manageriali. Ne abbiamo parlato con Davide Viscardi, Segretario del Dipartimento Organizzazione di FP CGIL Lombardia

8 Ottobre 2020

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Patrizia Fortunato

Consultant Content Editor, FPA

Photo by Marvin Meyer on Unsplash - https://unsplash.com/photos/SYTO3xs06fU

Nel passaggio che stiamo vivendo dalla cultura dell’adempimento alla cultura del progetto per rispondere adeguatamente alle sfide poste dal nuovo scenario economico, sociale, sanitario, c’è la necessità di ripensare al ruolo della dirigenza all’interno della pubblica amministrazione. Tanto basta per comprendere perché per l’accesso alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni si dà priorità al possesso delle competenze trasversali, manageriali, relazionali e digitali.
La testimonianza di FP CGIL Lombardia ci appare significativa in quanto ha realizzato, in collaborazione con FPA, un piano formativo di accompagnamento per partecipare al concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n 10 posti di dirigente amministrativo nel ruolo della Giunta regionale della Lombardia. Un percorso di 7 webinar, avviato il 29 settembre e in chiusura il 9 ottobre, poco prima della prova pre-selettiva che è prevista per il 12 ottobre.

Per Davide Viscardi, Segretario del Dipartimento Organizzazione di FP CGIL Lombardaia, che in questa occasione abbiamo intervistato, aver scelto di improntare un corso che avesse al centro una tematica sulle soft skill e quindi sui comportamenti manageriali costituisce l’elemento aggiuntivo che lo differenzia dai corsi più classici.
“Abbiamo scelto di strutturarlo – afferma Viscardi – su materie la cui preparazione non è di tipo nozionistica, fondata sui testi, come il diritto costituzionale o la disciplina sul trattamento dei dati”. Di fatto le altre aree formative del percorso avviato riguardano proprio i “principi dell’innovazione e della digitalizzazione della pubblica amministrazione”, “tecniche, programmazione e pianificazione”, “gestione dei fondi strutturali e di investimento europei”.

L’altro motivo per cui il corso è stato così profilato è dato dalla preparazione di base molto elevata della platea dei candidati, già selezionata in partenza dato l’accesso al bando di concorso riservato a figure apicali della Regione Lombardia.
In un momento, come l’attuale, in cui prevale una modalità di lavoro agile, la scelta di strutturare il corso più su competenze in materia di gestione di gruppi diventa centrale, anche se – come sottolinea Viscardi – “non essendoci una normativa che definisce lo smart working per la pubblica amministrazione, si tratta di uno scenario dettato da fattori esterni, piuttosto che da scelte organizzative”.

“Questa vicinanza dell’organizzazione sindacale a chi tende ad entrare nel mondo della pubblica amministrazione – afferma Viscardi – si inserisce in scelte organizzative e politiche nazionali attuate da Funzione Pubblica CGIL”, che già da novembre scorso aveva avviato una nuova piattaforma di informazione e formazione, in collaborazione con FPA. “Non ci siamo improvvisati – continua Viscardi – anche se in Lombardia abbiamo una tradizione formativa consolidata, soprattutto sui singoli territori: Milano, Bergamo e Brescia”. È ovvio che trattandosi di un concorso che riguarda tutta la regione Lombardia, l’organizzazione del corso sia stata gestita dalla struttura regionale. Comunque, è la prima volta che si organizza un corso destinato a dirigenti e funzionari apicali, pur se in linea con le scelte politiche a livello nazionale.

C’è un altro aspetto del corso che Viscardi ritiene sia un elemento aggiunto offerto ai candidati, quello di avere avuto uno spazio interattivo riservato a domande e risposte in diretta. Questi momenti di interazione su piattaforma con altri partecipanti hanno permesso di ricevere dei commenti prima della chiusura del corso ed è stato riscontrato un ritorno molto positivo dalle 55 persone che vi hanno partecipato.

Abbiamo colto questo feedback da Lucilla Pirovano dello staff organizzativo (referente della formazione con Modena Clara), che ha personalmente seguito le dirette: “i lavoratori hanno apprezzato questo ruolo del sindacato di supporto a un’opportunità di carriera e di valorizzazione di anni di esperienza e competenze maturate dentro l’ente, così come hanno apprezzato che FP CGIL uscisse dal ruolo sindacale di tipo vertenziale”.

La cultura del project management deve essere la cultura diffusa dentro la pubblica amministrazione e questo i dipendenti pubblici iniziano a percepirlo, lo dimostra il fatto che al corso di preparazione per il concorso da dirigenti si sia iscritto anche chi, pur non accedendo al concorso, lo ha visto come opportunità di formazione di alto livello.

Non è da escludere che venga organizzato anche un corso per la prova selettiva, strutturato su un tipo di preparazione diversa, sulla base delle indicazioni che FPA, da anni a fianco della pubblica amministrazione, darà e che FP CGIL Lombardia è pronta ad accogliere.

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