Innovazione è co-progettazione: un approfondimento del progetto Smart Lab Comune di Milano – Concilia 4.0
Si è tenuto il 18 novembre a Milano, presso gli uffici del Comune, il workshop di co-progettazione dei servizi di welfare del Quartiere Isola Garibaldi. Tra i partecipanti, Roberto Munarin, Direttore Area Lavoro e Formazione del Comune di Milano, e Mariano Corso, Direttore Scientifico P4I e membro del Comitato Scientifico Smart Lab Concilia 4.0. Ecco gli spunti di riflessione emersi dall’incontro
3 Dicembre 2019
Marina Bassi
Project Officer Area Ricerca, Advisory e Formazione FPA
Lo scorso 18 novembre è stata una giornata dedicata alla co-progettazione dei servizi di welfare per i membri dell’Alleanza a cui è rivolto il progetto Smart Lab Comune di Milano Concilia 4.0.
Il workshop è stato organizzato in due momenti: in prima battuta, è stata restituita ai partecipanti la panoramica dello stato di attuazione dello Smart Working in Italia a cura di Mariano Corso (P4I), soprattutto in considerazione della recente pubblicazione dell’Indagine 2019 a cura dell’Osservatorio per lo Smart Working; a seguire, ai partecipanti è stato chiesto di provare a immaginare servizi alla comunità con la metodologia del Value Proposition Canvas, ideato per l’occasione da P4I.
In prima analisi è stato raccontato dai partecipanti come lo Smart Working stia perdendo gli aspetti tipici dell’atteggiamento mondano verso l’innovazione dei tempi e degli spazi dedicati al lavoro (questo è quanto emerge dall’Indagine 2019 sullo Smart Working resa pubblica lo scorso 30 ottobre), facendoci trovare oggi davanti a una nuova metodologia organizzativa orientata al lavoro.
Il livello di maturazione dello Smart Working è cresciuto sensibilmente nel 2019, portando il numero complessivo di smart workers a 570.000, 90.000 in più dell’anno precedente. Tra le considerazioni che possono essere fatte preliminarmente ritroviamo sicuramente una positiva velocità di diffusione dello Smart Working, tenendo a mente in particolar modo la nascita recente dell’approccio organizzativo, sebbene la strada sia ancora lunga per l’ingegnerizzazione.
Buoni risultati anche nelle PA (tendenzialmente PA centrali) che se non garantiscono nella maggior parte dei casi risposta pronta alle esigenze emergenti e scadenze, avviano in ogni caso processi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sempre più frequentemente. L’attenzione al benessere della persona diventa attenzione per l’organizzazione stessa.
I benefici
Tra i benefici maggiori riscontrati quest’anno infatti riconosciamo anche l’auto engagement, ossia un senso di crescente responsabilizzazione della risorsa umana che riconosce nell’autonomia affidatagli la fiducia del datore di lavoro.
La giornata è stata occasione utile, altresì, per interrogarsi sul futuro del quartiere Isola-Garibaldi, alla luce in particolar modo della piattaforma di welfare territoriale progettata da Eudaimon.
La piattaforma, in fase di rilascio nelle prossime settimane, costituirà un punto di incontro virtuale tra gli erogatori dei servizi (membri dell’Alleanza attualmente legati al progetto Concilia 4.0 o futuri, insieme ad altre aziende del quartiere interessate a dare un contributo) e i beneficiari, partite Iva, dipendenti micro, piccole e medie imprese localizzate all’interno del quartiere Isola-Garibaldi, dipendenti aziende e società facenti parte dell’Alleanza.
Quali servizi? La giornata del 18 novembre ha costituito un momento utile per provare a immaginare alcune delle ipotesi possibili, partendo dall’analisi di casi studio concreti presenti nel quartiere.