“Abitare sicuri”: a Bolzano si sperimenta un nuovo sistema di tele-assistenza

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È partito il primo ottobre scorso il progetto Abitare Sicuri – Sicheres Wohnen, primo risultato concreto dell’accordo strategico siglato tra IBM, la città di Bolzano e il TIS innovation park alla fine del 2009. Per 6 mesi a Bolzano si sperimenterà su 30 persone anziane un sistema di tele-monitoraggio e tele-assistenza messo a punto da IBM e Dr. Hein GmbH (azienda impegnata di ausili e soluzioni tecnologiche in sanità). Obiettivo del progetto è migliorare la qualità della vita delle persone anziane, consentendo loro una maggiore indipendenza e integrazione nella società, grazie a una sanità più intelligente e permettendo, al tempo stesso, il contenimento della spesa pubblica attraverso l’uso di tecnologie più accessibili e poco invasive.

7 Ottobre 2010

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Redazione FORUM PA

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È partito il primo ottobre scorso il progetto Abitare Sicuri – Sicheres Wohnen, primo risultato concreto dell’accordo strategico siglato tra IBM, la città di Bolzano e il TIS innovation park alla fine del 2009. Per 6 mesi a Bolzano si sperimenterà su 30 persone anziane un sistema di tele-monitoraggio e tele-assistenza messo a punto da IBM e Dr. Hein GmbH (azienda impegnata di ausili e soluzioni tecnologiche in sanità). Obiettivo del progetto è migliorare la qualità della vita delle persone anziane, consentendo loro una maggiore indipendenza e integrazione nella società, grazie a una sanità più intelligente e permettendo, al tempo stesso, il contenimento della spesa pubblica attraverso l’uso di tecnologie più accessibili e poco invasive.

In pratica il sistema (sviluppato anche con il supporto tecnologico di Eurotech, Huawei e PPM) raccoglie informazioni relative agli anziani, alla loro salute e all’ambiente domestico che li circonda e li trasmette a una centrale di controllo. Si basa su una rete di sensori zigbee integrati, che trasmettono dati grazie a un’architettura tecnologica basata su Websphere Application Server, DB2 e MQ Telemetry Transport per la messaggistica. Le informazioni raccolte vengono così visualizzate su un cruscotto nella sala di controllo e veicolate su dispositivi mobili Android ad un operatore via e-mail, sms o twitter.

La soluzione consente l’interazione diretta con il paziente, al quale vengono forniti suggerimenti e assistenza su una serie di attività, tra cui istruzioni sugli esercizi fisici da svolgere. Se necessario, inoltre, un team dedicato del Dipartimento dei Servizi Sociali di Bolzano viene allertato sulla base dei dati raccolti e può intervenire di persona.

"Il 22,6% dei cittadini di Bolzano ha più di 65 anni e vuole restare il più a lungo possibile nella propria casa. Il progetto, primo nel suo genere in Alto Adige, sviluppato dal Comune di Bolzano con IBM e i partner coinvolti nell’iniziativa, permette agli anziani di farlo, e garantisce ai famigliari che i loro cari siano a casa sicuri e tranquilli.” ha detto Michela Trentini, Direttore Ufficio Pianificazione Sociale del Comune di Bolzano.

"La soluzione innovativa sviluppata per Bolzano fa parte della strategia di IBM, che mira a sfruttare le tecnologie disponibili in modo più intelligente. E’ ciò che noi chiamiamo smarter town, migliorare la qualità della vita per tutti i cittadini, in un modo economicamente efficiente", ha detto Maria Cristina Farioli, Business and Innovation Director di IBM Italia.

FONTE: IBM

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