Il Fascicolo sanitario elettronico alla ULSS 19 Adria. Parte la sperimentazione

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La Regione Veneto ha assegnato all’Azienda ULSS 19 di Adria la sperimentazione di un progetto per la definizione del modello di gestione dei dati clinici degli assistiti attraverso l’attivazione di un sistema informatizzato in rete con i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

11 Febbraio 2010

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C.B.

Articolo FPA

La Regione Veneto ha assegnato all’Azienda ULSS 19 di Adria la sperimentazione di un progetto per la definizione del modello di gestione dei dati clinici degli assistiti attraverso l’attivazione di un sistema informatizzato in rete con i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

Si dovrà sviluppare un sistema che consenta l’interazione costante tra medici di famiglia e Ulss 19 per l’aggiornamento e la disponibilità in tempo reale delle informazioni clinico-amministrative riguardanti la popolazione assistita,  nel rispetto delle norme della sicurezza e privacy.
Potranno essere messi in rete prescrizioni, referti, lettere di dimissione ed altri documenti che andranno a costituire il fascicolo sanitario personale di ogni cittadino, cui potrà accedere solo un operatore autorizzato.
 

Come funziona
Ogni medico di famiglia potrà, dal proprio ambulatorio ed usando la propria cartella clinica, prescrivere esami e visite specialistiche per un proprio assistito, trasmettendoli via rete all’Azienda Sanitaria.
Dopo l’esecuzione di queste prestazioni, sarà compito dell’Ulss 19 immettere in rete i referti in modo che i medici di famiglia possano, in maniera molto semplice e in tempi brevi, visionare i  documenti e aggiornare progressivamente l’archivio clinico digitale di ogni assistito.
Nella realizzazione dell’iniziativa l’Azienda Ulss 19 è supportata dal Consorzio Arsenàl.IT che ha il compito di definire le specifiche di natura tecnologica affinché tale sistema possa essere esteso a tutto il territorio regionale.
 

I vantaggi
Fabio Perina, Direttore Amministrativo dell’Azienda ULSS 19,  spiega che il primo risultato sarà una maggiore tempestività nell’erogazione del servizio. "La trasmissione digitale dei referti consentirà ai medici di attivare rapidamente le terapie necessarie ed eviterà il lavoro ora necessario nell’acquisizione dei dati, offrendo un’informazione più completa sul quadro clinico del paziente. E’un progetto – continua – che permette di garantire la continuità assistenziale e di creare un archivio che conterrà l’intera storia sanitaria di ogni cittadino e potrà essere continuamente aggiornato. Il fascicolo sanitario personale, attraverso la condivisione del dato clinico da parte degli operatori autorizzati, consentirà di porre il cittadino al centro dei processi di diagnosi e cura”.

La fase sperimentale del progetto, che nel territorio dell’Ulss 19 riguarda 57 medici di famiglia, si concluderà a fine 2010.

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