ll tablet in sanità è iPad: al via l’utilizzo sperimentale dei nuovi terminali al Niguarda di Milano e al Gemelli di Roma

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Cresce l’utilizzo dei tablet nell’ambito della sanità italiana. Di recente hanno preso il via due progetti presso l’ospedale Niguarda di Milano e il Policlinico Gemelli di Roma, basati sull’iPad, che sembra essere il modello preferito dai medici.

24 Marzo 2011

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Cresce l’utilizzo dei tablet nell’ambito della sanità italiana. Di recente hanno preso il via due progetti presso l’ospedale Niguarda di Milano e il Policlinico Gemelli di Roma, basati sull’iPad, che sembra essere il modello preferito dai medici. Infatti, se già iPhone, iPod Touch e tablet basati su altre piattaforme vantano diverse applicazioni mediche, con il nuovo modello di casa Apple (l’iPad 2 presentato lo scorso 2 marzo e disponibile in Italia a partire dal 25) le nuove funzionalità introdotte (più potenza di calcolo, grafica migliorata e una doppia fotocamera anteriore e posteriore) rendono il device ideale per applicazioni in campo medico, tra cui le visite in remoto e la videoconferenza. 

Sul fronte dei progetti in tal senso attivi in Italia, segnaliamo iClinic, avviato all’ospedale Niguarda di Milano e sviluppato su piattaforma iPad, con una soluzione applicativa messa a punto da Connexxa, una software house italiana. Grazie al sistema, i medici possono accedere da qualsiasi punto dell’ospedale (dal letto del paziente, come dall’ambulatorio) a tutti i dati relativi ad un paziente, dagli esami diagnostici alle immagini radiologiche. Lo scorso dicembre è stata avviata una fase di sperimentazione dotando l’ospedale di 5 tablet e a breve dovrebbe partire la seconda fase del progetto che prevede l’estensione a tutto il Blocco Sud (450 posti letto) con l’utilizzo di 70 iPad, per arrivare infine all’applicazione in tutto l’ospedale.

Segue gli stessi obiettivi anche il progetto SiPad, partito da alcuni mesi presso alcuni reparti del policlinico Gemelli di Roma – tra cui quello di Cardiologia – e che consiste nell’introdurre il tablet Apple nel Sistema Informativo dell’ospedale, fornendo in una prima fase 20 dispositivi agli operatori sanitari. “Per ora – ha affermato il professor Filippo Crea, Direttore del Dipartimento di Medicina Cardiovascolare – stiamo usando l’iPad nel giro-visite solo per leggere tutti i dati clinici relativi al paziente, come per esempio l’andamento temporale delle sue analisi del sangue. L’obiettivo a breve termine è però di usare il tablet anche per inserire nuovi dati nella cartella clinica elettronica del paziente e per guardare referti come lastre o risonanze.”

FONTE: Wireless4Innovation

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