Premio Innova S@LUTE 2017: uno sguardo ai progetti candidati

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Dalla suite di serious games per la
(tele-)riabilitazione dei pazienti all’esoscheletro stampato in 3D utilizzato
al posto del tradizionale gesso. Dalla app che permette di ricevere le
prescrizioni farmaceutiche sul proprio smartphone a quella per la promozione di
corretti stili di vita tra i ragazzi. Dai corsi per superare il digital divide
in ambito sanità digitale alla logistica informatizzata per la gestione dei
farmaci. Sono alcuni dei 112 progetti candidati al Premio Innova S@LUTE 2017, i
cui vincitori verranno annunciati il 21 settembre durante la
manifestazione S@lute2017 (Roma, 20-21 settembre).

6 Settembre 2017

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Michela Stentella

Sono 112 le candidature arrivate alla call “Innova S@lute 2017”, aperta dal 22 giugno al 10 agosto scorsi sulla piattaforma on line FORUM PA Challenge. Una risposta entusiasta, se pensiamo che sono stati superati i numeri già alti della prima edizione: 112 soluzioni e progetti di innovazione nel campo della salute contro i 101 dello scorso anno (10% in più), proposti da enti e aziende dislocate in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale (Sud 31%, Centro 30% e Nord Italia 39%).

Ancora una volta si conferma il fatto che l’innovazione c’è, ma spesso è nascosta: per portarla allo scoperto basta dare voce ai soggetti pubblici e privati impegnati sui territori e offrire uno spazio di visibilità a chi si confronta ogni giorno con problemi (finanziari e organizzativi) e relative soluzioni. Il numero maggiore di progetti è stato presentato dalle strutture della sanità pubblica e privata, ma grande è stata anche la partecipazione di startup e piccole e medie imprese innovative. Sei gli ambiti del Premio: comunicazione con i cittadini e gli utenti; integrazione, medicina di prossimità e presa in carico degli anziani, dei cronici e delle fasce deboli; educazione alla salute e al wellbeing; innovazione nel campo clinico-sanitario; amministrativo-gestionale; infrastruttura di comunicazione e collaborazione tra strutture, professionisti e amministrazioni.

In attesa che la giuria di esperti individui i vincitori, ecco qualche progetto che segnaliamo senza giudizio di merito ma semplicemente per dare un’idea della varietà e originalità delle candidature arrivate:

  • Le tecnologie innovative per risparmiare risorse e garantire la qualità dell’assistenza e della cura. Il progetto “Bambini Liberi” dell’ospedale Santobono è la prima sperimentazione clinica in ambito pediatrico di un sistema che sostituisce il tradizionale “gesso” con un esoscheletro in plastica ABS stampato in 3D sulla base di calcoli strutturali mediante sistemi di scansione 3D dell’arto fratturato. Inside the breath, progetto di ricerca e pre-Industrializzazione dell’Università di Bari, vuole sviluppare un sistema diagnostico “smart”, che consenta di individuare la presenza di una determinata patologia attraverso un semplice soffio all’interno di un’apparecchiatura simile a uno spirometro. Mai più esami invasivi a tappeto, quindi, per individuare le patologie più diffuse.
  • Le tecnologie ludiche nei percorsi si invecchiamento attivo e riabilitativo. Il progetto REHABILITY utilizza una suite di serious games per la (tele-)riabilitazione fisica e cognitiva di pazienti neurologici ed è già utilizzato in diversi paesi in Europa e nel SE Asiatico; il progetto “Nonsi finisce mai di giocare” utilizza videogames interattivi (in genere sportivi) con la console WII per realizzare un trattamento di riabilitazione innovativo a cura di un’equipe multidisciplinare di fisioterapisti, medici ed educatori.
  • Progetti nati per facilitare la comunicazione medico-paziente, il sostegno ai malati, l’umanizzazione della cura, la trasparenza delle informazioni. Ecco il progetto Arteper la pratica medica e la cura che utilizza l’arte per migliorare le competenze utili alle professioni mediche e di cura collegate a capacità di osservazione, comunicazione ed empatia; “ Infotumori”, il portale che fornisce informazioni affidabili e scientificamente attendibili circa la prevenzione, le cause, la diffusione, i sintomi, la diagnosi e l’offerta terapeutico-assistenziale messa a disposizione dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, dalla prevenzione fino al percorso di follow-up di ogni patologia oncologica; il progetto “ Sanitàdigitale: istruzioni per l’uso”, che prevede corsi per superare il digital divide (prenotazioni online di esami e visite, gestione delle analisi di laboratorio, download di esiti e referti, pagamento online delle prestazioni, utilizzo di telemedicina, uso di WhatsApp, Skype e posta elettronica nel rapporto medico – paziente); Sm@rtRecall, un’unica piattaforma multicanale, che semplifica la relazione tra Asl e cittadini che devono prenotare/disdire/posticipare/pagare prestazioni sanitarie, nonché il lavoro degli addetti alla formazione di squadre di emergenza o comunque di gestione del processo di pronta disponibilità del personale medico-infermieristico; Disamorex, che attraverso la simulazione di una vera scatola di medicine, composta da bustine e foglietto informativo, ha lo scopo di sollecitare la consapevolezza delle donne sulle situazioni di rischio e si propone come un “salvavita” per le donne vittime di una qualche forma di violenza.
  • App per la condivisione di dati e di informazioni e per la creazione di reti, con l’obiettivo di ottimizzare i percorsi di cura e garantire risparmi ed efficienza nella risposta al paziente. Ecco Sanità kmzero che utilizza l’architettura del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale e la ricetta dematerializzata e permette di ricevere le prescrizioni farmaceutiche in formato digitale direttamente sul proprio smartphone; Carepy, che gestisce farmaci e terapie domiciliari attraverso un’applicazione per smartphone e tablet – connessa a un database di oltre 1.000.000 tra medicinali, parafarmaci e prodotti medicali, disponibile sui principali marketplace digitali – destinata ai pazienti e ai loro familiari; CLINICFOLDER, app multilingue per il monitoraggio sanitario dell’assistito ovunque si trovi che aiuta nella scelta della terapia e percorso assistenziale; ADI24, che nasce per essere di supporto agli operatori sanitari che operano per conto di strutture sanitarie pubbliche e private nell’erogazione di prestazioni a domicilio; ClickCare, che consente al cittadino di conoscere l’offerta dell’azienda sanitaria, utilizzando il proprio cellulare o altri device tecnologici, identificandosi (per genere, età, problematica) per utilizzare i servizi offerti.
  • Progetti di educazione alla salute. QwertAPP, per la promozione di corretti stili di vita e l’intercettazione del disagio dei pre-teen attraverso il mobile; MyCyFAPP*, l’app che, attraverso il gioco, fornisce indicazioni per un’alimentazione e uno stile di vita sani, aspetti fondamentali nella gestione della fibrosi cistica.
  • Progetto per una gestione efficiente e per la minimizzazione del rischio clinico. LogOs®, soluzione logistica informatizzata per la gestione del farmaco che parte dalla prescrizione ed arriva fino alla somministrazione al paziente; Medyx, un servizio per ricordare ai pazienti che vengono dimessi i farmaci ed il relativo dosaggio tramite alert che vengono inviati sul telefono fisso o cellulare tramite SMS, chiamare vocali e notifiche WhatsApp.
  • Soluzioni per una maggiore efficienza amministrativa/gestionale. CIMS:Cardinal Health Inventory Management Solution, soluzione logistica basata su tecnologia RFID (radio frequency identification device) per gestire efficientemente e tracciare i dispositivi medici in ambito cardiovascolare e farmaceutico all’interno dell’ospedale; Visitami, piattaforma digitale che permette alle persone di prenotare una visita con il proprio medico di famiglia ma anche medici libero professionisti; Sm@rtC6, sistema di timbratura digitalizzata, via telefono e app.
  • Progetti basati su infrastrutture che facilitano la comunicazione e collaborazione tra strutture, professionisti e amministrazioni. ADIGest, portale per la gestione dei Servizi di Assistenza Domiciliare Integrata, un unico strumento che permette di assolvere a tutti i compiti ricoperti dai vari stakeholder; Pharmawizard, piattaforma di servizi digitali su farmaci e salute, nata per soddisfare il bisogno dei cittadini/pazienti dalla scelta, all’acquisto fino alla gestione dell’armadietto e delle terapie; CareAdvisor, portale (di prossima apertura) e relativa app, con cui si vuole offrire all’utenza la localizzazione sul territorio degli enti che prestano assistenza, corredata dal giudizio di utenti registrati, i quali hanno già usufruito dei servizi resi dagli enti stessi.

Sono solo alcuni esempi. Tutte le soluzioni candidate sono visibili sulla piattaforma FORUM PA Challenge.

Il 21 settembre, durante S@lute2017, saranno comunicatie premiati i progetti vincitori. Tra tutte le 112 candidature pervenute, TEVA Italia (partner incondizionato dell’iniziativa) individuerà le soluzioni migliori per il premio speciale TEVA.

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