SENIOR Ca’ d’argent: un nuovo modello di assistenza territoriale per gli over 75 a rischio di isolamento sociale

Home Sanità SENIOR Ca’ d’argent: un nuovo modello di assistenza territoriale per gli over 75 a rischio di isolamento sociale

Il progetto “SENIOR Ca’ d’argent”, sviluppato dall’Azienda Sanitaria Locale CN2 di Alba e Bra, si propone di testare nuovi modelli assistenziali e facilitare l’accesso ai servizi socio-sanitari per la popolazione degli over 75 delle aree rurali e montane transfrontaliere franco-italiane. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste questo progetto, riconosciuto e premiato nella categoria “Salute e benessere” del Premio “PA sostenibile 2023” promosso da FPA e ASviS

6 Settembre 2023

F

Patrizia Fortunato

Redazione FPA

Foto di Eduardo Barrios su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/P5c4cgJgg3g

È con l’obiettivo di sviluppare un nuovo modello di assistenza territoriale in risposta alle esigenze specifiche di una popolazione vulnerabile, come quella degli over 75 a rischio di isolamento sociale e con difficoltà di accesso alle cure mediche e alle attività preventive, che è nato il progetto “SENIOR Ca’ d’argent”, dell’Azienda Sanitaria Locale CN2 di Alba e Bra. Lo abbiamo scoperto in occasione della sesta edizione del Premio “PA sostenibile 2023” promosso da FPA e ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, con l’obiettivo di valorizzare esperienze, soluzioni e progetti realizzati da amministrazioni, associazioni e start up, per promuovere e sostenere il raggiungimento dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) dell’Agenda ONU 2030. Vincitore per la categoria “Salute e benessere” del “Premio PA sostenibile 2023”, “il progetto è frutto del lavoro di un gruppo di persone con professionalità diverse e ha messo in evidenza l’importanza del ruolo dell’Infermiere di Famiglia”.

“L’introduzione di modelli assistenziali innovativi ha permesso alle persone ultrasessantacinquenni di migliorare e mantenere il livello di autonomia con interventi a carattere sociale e sanitario”: lo ha evidenziato Luisella Canta, coordinatrice delle Professioni Sanitarie Pianificazione Ricerca e Formazione S.C. Direzione Professioni Sanitarie dell’ASL CN2, durante la cerimonia di Premiazione a FORUM PA 2023.

Il progetto è nato dalla collaborazione con il territorio: il Consorzio Socio Assistenziale Alba-Langhe-Roero, l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISTC), il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) dell’Università degli Studi di Genova, il Comune di Cortemilia, APRO Formazione e il Centro Struttura Universitaria di Igiene e Scienze motorie dell’Università degli Studi di Torino.

Piano sperimentale e attività svolte

“SENIOR Ca’ d’argent” rientra tra i progetti del Piano Integrato Tematico “ProSol – PROssimità SOLidale: giovani, donne, anziani in salute e attivi nei territori alpini”, finanziato dal Programma Interreg ALCOTRA Francia-Italia, e offre l’opportunità di testare nuovi modelli assistenziali e facilitare l’accesso ai servizi socio-sanitari per le popolazioni delle aree rurali e montane transfrontaliere franco-italiane. L’iniziativa, coordinata dalla Struttura Progetti, Ricerca e Innovazione, ha visto alla base del progetto un virtuoso approccio multidisciplinare.

L’Azienda Sanitaria Locale CN2, soggetto attuatore di Regione Piemonte, ha inaugurato il 13 luglio 2022 un appartamento didattico presso la Casa della Salute di Cortemilia, dedicato agli anziani fragili con patologie croniche che vivono nell’Alta Langa, in particolare nei comuni di Cortemilia e dintorni (Benevello, Borgomale, Bosia, Castino, Cossano Belbo, Cravanzana, Feisoglio, Gorzegno, Levice, Mango, Niella Belbo, San Benedetto Belbo, San Giorgio Scarampi, Torre Bormida). L’appartamento è stato allestito con soluzioni digitali innovative, in modo da permettere agli anziani di sperimentare tecnologie e arredi che favoriscano l’autonomia e la sicurezza.

Un campione di 54 soggetti over 75 ha partecipato a uno studio randomizzato per la durata di un periodo di 10 mesi, frequentando 1 volta a settimana (a gruppi di 11) l’appartamento (dalle ore 9 alle 14, pranzo incluso) e prendendo parte a varie attività di prevenzione secondaria condotte da Infermieri di Famiglia e Comunità in collaborazione con l’Educatore sociale: presa in carico della persona, valutazione dello stato di salute con particolare attenzione all’aderenza terapeutica e alla rilevazione di alcuni parametri vitali, attività fisica adattata, alfabetizzazione digitale, attività di ortoterapia e incontri con specialisti ASL.

I criteri di inclusione della popolazione target sono: età > 75 anni, con fragilità definita (misurata tramite la Clinical Frailty Scale – CFS), assenza di deterioramento cognitivo (misurato tramite la scala Short portable mental status questionnaire – SPMSQ), consenso informato e consenso al trattamento dei dati, nonché arruolamento nel Piano di cronicità da parte del proprio medico di base.

Il progetto prevede anche la sperimentazione di strumenti di teleassistenza per mantenere i partecipanti in contatto con l’équipe anche a domicilio. I partecipanti sono stati, pertanto, suddivisi in modo casuale in due gruppi di 27 soggetti ciascuno, uno dei quali ha ricevuto un rinforzo tramite tele-Assist una volta a settimana (via Smart-STB, un decoder installato sulla TV), al fine di verificare i cambiamenti statisticamente significativi negli stili di vita e in alcuni parametri vitali tra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo.

Sviluppo delle competenze e impatto della soluzione

Il progetto “Senior” è adattabile a territori poco serviti dai servizi sanitari con elevato numero di anziani e patologie croniche. L’obiettivo è raggiungere un pubblico sempre più ampio e questo richiede lo sviluppo di competenze da parte di tutti i soggetti coinvolti nel percorso assistenziale. Si sta esplorando l’opzione di coinvolgere un terapista occupazionale per suggerire possibili adattamenti alle abitazioni degli anziani e aumentare la loro sicurezza, lavorando sulla prevenzione dei rischi nel domicilio, coinvolgendo anche operatori sanitari e caregiver.

In sintesi l’obiettivo principale del progetto è:

  • Preservare l’autonomia degli anziani attraverso un percorso di cura centrato sulla persona.
  • Creare una rete tra ASL, comune, medici di medicina generale, infermieri di famiglia e associazioni del territorio; un modello organizzativo territoriale per ottimizzare il sostegno agli anziani che vivono a casa, garantire l’assistenza domiciliare, e offrire opportunità di consultazione a distanza.
  • Sviluppare nuovi prodotti e servizi per l’assistenza sanitaria preventiva, che includano attività motorie, interventi di supporto emotivo, programmi di educazione alimentare, ecc. Una sfida del progetto è proprio quella di dimostrare l’interesse e il valore aggiunto della prevenzione rispetto alla cura. L’adozione di stili di vita salutari può ridurre l’assunzione di farmaci, le ospedalizzazioni e quindi generare risparmi significativi per il sistema sanitario e contestualmente un miglioramento della qualità di vita.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!