D’Amico (Miur): “Formazione docenti, si cambia. Ecco il nuovo modello”

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La nuova formazione in ingresso è stata progettata come punto di partenza per i neoassunti che accompagni tutta la carriera e lo sviluppo professionale del docente ed è caratterizzata da modelli innovativi di attuazione, orientati all’innovazione digitale e al «bilancio delle competenze»

19 Febbraio 2016

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Davide D'Amico, Miur, dirigente ufficio formazione, Direzione generale per il personale scolastico

Il Miur ed in particolare la Direzione generale per il personale scolastico, in vista dell’ingresso degli oltre 86.000 docenti previsti dal piano straordinario assunzioni de “La Buona Scuola” (L.107/2015), ha progettato un nuovo modello di formazione per i neoassunti, sperimentato già lo scorso hanno su circa 28.000 docenti. Quest’anno saranno circa 90.000 i docenti che parteciperanno al percorso formativo in tutta Italia. Come si può ben immaginare, l’intervento formativo è di dimensioni notevoli, e rappresenta una vera sfida a livello organizzativo. Anche osservando altri contesti internazionali, non si ritrovano esperienze formative di questa portata numerica.

Il nuovo modello è nato dalla necessità di costruire le basi per un sistema di formazione che sia fortemente interconnesso con lo sviluppo professionale del docente e la definizione di «standard di competenze» disciplinari e trasversali ( Teachers’ Standards). Inoltre, il modello prevede una misurazione continua e granulare della qualità percepita dai docenti e della qualità di processo del percorso formativo.

La nuova formazione in ingresso è stata progettata come punto di partenza per i neoassunti che accompagni tutta la carriera e lo sviluppo professionale del docente ed è caratterizzata da modelli innovativi di attuazione, orientati fortemente all’innovazione digitale, al «bilancio delle competenze», privilegiando attività laboratoriali e di ricerca-azione e stimolando continue riflessioni e produzione di documentazione sulla didattica.

L’innovazione nel nuovo modello formativo

L’iniziativa mira a valorizzare la professione del docente attraverso una formazione sul campo centrata su un progetto formativo che coniuga le competenze del docente (Bilancio delle competenze iniziale) con i bisogni della scuola . È articolato su quattro fasi sequenziali per un totale di 50 ore di attività, così suddivise:

  • incontri propedeutici e di restituzione finale (6 ore);
  • almeno 4 laboratori formativi, attività laboratoriali per piccoli gruppi (12 ore);
  • peer to peer (formazione tra pari), momenti di reciproca osservazione in classe (12 ore);
  • formazione on-line (costruzione di un portfolio formativo digitale) (20 ore).

a. Incontri propedeutici e di restituzione finale

Questa fase prevede due incontri della durata di tre ore ciascuno realizzati a livello provinciale con un numero massimo di partecipanti pari a 250 docenti.

Nel primo incontro, propedeutico alla partenza del percorso formativo, l’ufficio scolastico regionale, in collaborazione con gli ambiti territoriali, illustra ai docenti come sarà strutturata l’iniziativa, quali sono gli obiettivi e cosa ci si aspetta dai neoassunti docenti, in un momento in cui la scuola sta cambiando.

Nel secondo incontro, organizzato a conclusione del percorso formativo, si vuole invece fare il punto sulle iniziative svolte, su eventuali punti di forza e di debolezza, al fine di migliorare continuamente l’intera azione formativa.

Successivamente, i docenti si devono iscrivere ad una piattaforma informatica, realizzata in collaborazione con INDIRE. Questa piattaforma on line è una vera innovazione digitale nella formazione dei neoassunti e rappresenta uno strumento di accompagnamento per il docente nelle diverse fasi del periodo di prova.

In particolare “l’applicazione web” consente di guidare il docente nella costruzione del:

  • bilancio iniziale delle competenze attraverso un percorso di autovalutazione;
  • portfolio formativo orientato a far emergere la “professionalità nel contesto”( biografia dell’insegnante, progettazione e riflessione didattica, materiali didattici);
  • bilancio finale delle competenze.

Inoltre, attraverso la somministrazione di questionari strutturati, consente il monitoraggio granulare di ogni fase del processo, in termini di efficacia (il completamento delle attività) qualità e utilità percepita dal docente in formazione .

In pratica, nel pieno rispetto della privacy, ogni fase del percorso è monitorata attraverso l’analisi delle attività svolte in piattaforma, il feedback dei docenti neoassunti, dei tutor, dei Dirigenti scolastici e degli Uffici scolastici regionali.

b. Il Bilancio delle competenze e i laboratori formativi

Il Bilancio di Competenze è l’attività che avvia il percorso formativo del docente neoassunto. L’obiettivo è consentire al docente neoassunto di collegare le esperienze svolte in precedenti ambiti professionali e personali, per fare il punto sulle competenze possedute e su quelle da potenziare.

A questa fase farà seguito l’elaborazione di un Patto formativo, condiviso con il tutor e il dirigente scolastico, che ha l’obiettivo di individuare alcuni impegni e percorsi formativi finalizzati a per migliorare la propria professionalità nel contesto della scuola in cui si opera.

L’attività guidata per la realizzazione del Bilancio di Competenze è finalizzata, a far riflettere il docente rispetto ad alcune delle complesse funzioni che è chiamato a svolgere durante il proprio lavoro e a caratterizzare ambiti di miglioramento.

Il Bilancio delle Competenze è realizzato interamente su piattaforma digitale ed è stato progettato in collaborazione con INDIRE e con l’Università di Macerata anche facendo riferimento alle best practice internazionali, ed in particolare quella Canadese e Francese.

Le macro aree su cui il docente deve riflettere sono:

1. Area delle competenze relative all’insegnamento – didattica

a) Organizzare le situazioni di apprendimento

b) Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo

c) Coinvolgere gli studenti nel loro apprendimento e nel loro lavoro

2. Area delle competenze relative alla partecipazione scolastica – organizzazione

d) Lavorare in gruppo tra insegnanti

e) Partecipare alla gestione della scuola

f) Informare e coinvolgere i genitori

3. Area delle competenze relative alla propria formazione – professionalità

g) Affrontare i doveri e i problemi etici della professione

h) Servirsi delle nuove tecnologie per le attività progettuali, organizzative e formative

i) Curare la propria formazione continua.

Il docente, sulla base dei bisogni espressi nel suo bilancio delle competenze coniugati con quelli della scuola in cui presta servizio, partecipa a 4 laboratori formativi (di 3 ore ciascuno) sulle seguenti aree trasversali:

a. nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica;

b. gestione della classe e problematiche relazionali;

c. valutazione didattica e valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);

d. bisogni educativi speciali;

e. contrasto alla dispersione scolastica;

f. inclusione sociale e dinamiche interculturali;

g. orientamento e alternanza scuola-lavoro;

h. buone pratiche di didattiche disciplinari.

In questo modo vengono scambiate esperienze tra gli stessi docenti che vi partecipano. Il Formatore/facilitatore facilita l’avvio di discussioni costruttive tra i docenti e favorisce la realizzazione di reti/comunità professionali.

Inoltre il neoassunto dovrà necessariamente partecipare ad un laboratorio sui bisogni educativi speciali e sul digitale, in quanto si ritiene fondamentale che ciascun docente abbia una conoscenza di base su queste tematiche.


c. Peer to peer

Per ogni neoassunto, il dirigente scolastico nomina un tutor. Questa figura è un docente con esperienza, all’interno della scuola che ha il compito di accompagnare il neoassunto durante tutto il periodo di prova e di formazione.

In particolare, è prevista una specifica attività di formazione/osservazione reciproca di 12 ore, così suddivisa:

  1. il docente neoassunto osserva il tutor durante un’ attività didattica in classe;
  2. il docente tutor e il neoassunto riflettono insieme sul modo di fare didattica, sulla progettazione e sulla realizzazione dei contenuti (portfolio formativo);
  3. il docente tutor osserva il neoassunto durante un’attività didattica in classe, realizzata sulla base della precedente fase di riflessione;
  4. il docente tutor e il neoassunto si incontrano e si scambiano opinioni sull’esperienza.

L’osservazione reciproca ha l’obiettivo di condivisione le conoscenze implicite ed esplicite, di favorire lo scambio di esperienze, attraverso una relazione in cui il tutor è sullo stesso piano del neoassunto ( formazione tra pari).


d. Formazione on-line e e-portfolio

Il portfolio permette ai docenti di documentare e mostrare il proprio modo di pensare e realizzare l’insegnamento in maniera fortemente connessa alla situazione in cui esso avviene e la sua realizzazione aiuta i docenti a riflettere sulla propria attività didattica.

La piattaforma on-line consente al docente di costruire il proprio portfolio formativo tramite:

a) la descrizione del proprio curriculum professionale;

b) l’elaborazione di un bilancio di competenze, all’inizio del percorso formativo;

c) la documentazione di fasi significative della progettazione didattica, delle attività didattiche svolte, delle azioni di verifica intraprese;

d) la realizzazione di un bilancio finale e la previsione di un piano per il suo sviluppo professionale.


La formazione coinvolgerà quest’anno oltre 127.000 persone fra docenti, tutor, dirigenti scolastici, formatori, altro personale.

Oltre 4,5 i milioni di euro sono stati stanziati nel 2016 per la formazione dei neoassunti docenti.

Gli insegnanti avranno inoltre a disposizione un forum di discussione per lo scambio di materiali ed esperienze. Infatti sito dell’Indire i dirigenti scolastici, i tutor e i docenti potranno reperire notizie e informazioni di carattere generale, oltre ad una serie di strumenti di accompagnamento.

Questo percorso rappresenta una vera sfida per il Sistema istruzione del nostro Paese e può costituire la base di partenza per un nuovo sistema integrato per lo sviluppo professionale dei docenti, che potrebbe essere esteso anche a tutti i dipendenti pubblici con piccoli aggiustamenti. Appuntamento quindi a fine agosto, quando verranno pubblicati in un rapporto gli esiti di questo complesso intervento formativo perché per migliorare il sistema è anche necessario misurare e rendicontare le attività svolte.




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