Calabria fuori dalla mappa degli stereotipi, grazie al POR 14-20

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La Regione Calabria racconta alla Redazione di FPA la sfida del nuovo ciclo di fondi europei. L’amministrazione calabrese coglie l’occasione della manifestazione per
descrivere e spiegare nel dettaglio i contenuti del POR Calabria Fesr-Fse
14-20. Un piano ambizioso ma realizzabile, concreto e misurabile, come ha avuto
modo di sottolineare il Presidente Oliverio durante il recente evento di lancio
del programma

19 Maggio 2016

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Redazione FPA

Un piano innovativo. In termini di visione, contenuti, comunicazione. Ecco cosa è il POR Calabria Fesr-Fse 2014-2020, il programma operativo regionale che punta, nelle parole del Presidente Mario Oliverio, a portare la Calabria fuori dalla mappa degli stereotipi.

E se Olivero ha spiegato negli scorsi mesi quale è il cambiamento chiave del nuovo POR – il passaggio dalla logica della spesa a quella dell’attuazione – durante il recente evento di lancio ha avuto modo di approfondire la questione: “Il messaggio di fondo – ha dichiarato – è che per recuperare la grave condizione di arretratezza economica e sociale la Calabria deve collocarsi nel quadro degli obiettivi europei di crescita sostenibile, intelligente, inclusiva. Su queste premesse, credo che dobbiamo guardare al nuovo POR come a un ambizioso ma realistico progetto di investimento per un futuro migliore e per rendere più attrattivo e competitivo il nostro territorio”.

Non un libro dei sogni, quindi. Ma una sorta di guida per la Calabria futura, fatta di scelte mirate e azioni specifiche, improntate tutte a una visione comune: la S3, la strategia di specializzazione intelligente, secondo cui ogni regione europea deve dimostrarsi capace di valorizzare i propri punti di forza e trasformarli in veri driver di sviluppo sostenibile. “Abbiamo voluto evitare strategie complicate e fantasiose – ha continuato Oliverio – che rischiano di rimanere inattuate e quindi prive di effetti per le famiglie e per le imprese. Il nostro POR persegue l’ambizione di essere un programma concreto e misurabile che affronta poche grandi questioni cruciali”.

Qualche esempio? Li racconta Paolo Praticò, dirigente generale del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria, raggiunto dalla redazione di Forum PA. “Il programma – spiega – ruota intorno al tema dell’innovazione. Sosteniamo l’innovazione per rafforzare la competitività delle nostre imprese e la qualità dei servizi per le persone, attraverso diverse linee di intervento. Un primo ambito riguarda la capacità innovativa del sistema produttivo tramite il finanziamento dei progetti di ricerca industriale, il sostegno all’acquisto di servizi qualificati, la nascita di nuove start up, il supporto al sistema per competere a livello internazionale. Un ulteriore contributo ai processi innovativi – continua – verrà dagli investimenti nel capitale umano, perché le competenze sono alla base di questi processi: interveniamo sull’alta formazione e sulla scuola. L’ultimo aspetto, forse il più ambizioso, riguarda la qualificazione della domanda pubblica, che può essere una straordinaria fonte di innovazione in tutti i settori di intervento del programma. Tutte queste misure ricadono all’interno della strategia di specializzazione intelligente, costruita con un confronto costante con tutti gli operatori del sistema produttivo, del sociale, della conoscenza. I primi bandi avviati – conclude Praticò – riguardano proprio questi temi: innovazione, scuola e università”.

Se siamo soltanto nella fase di avviamento e di start up del programma, però, secondo il Presidente Mario Oliverio è già accaduto qualcosa di fondamentale: “Quello che abbiamo fatto in questi mesi – ha spiegato durante l’evento di presentazione del POR – è stato un complesso e accurato lavoro di ridefinizione delle regole del gioco. Si tratta di una attività che si racconta con difficoltà perché sembra una materia da addetti ai lavori. Procedure, sistemi di controllo e monitoraggio, definizione di indicatori. Ma – ha sottolineato – il tempo che si impiega per la definizione delle regole di funzionamento dei fondi è tempo ben speso”. Perché serve a cambiare il modo di operare della pubblica amministrazione, in grado così di diventare più agile ed efficace.

E proprio per raggiungere questo obiettivo la Regione Calabria ha deciso di dotarsi di uno strumento in più, il PRA, il piano di rafforzamento amministrativo. Approvato negli scorsi mesi è lo strumento tramite cui realizzare meglio il POR passando nel concreto dalla logica dell’emergenza costante a quella della attuazione vera e propria. Tre i problemi chiave da superare: procedure troppo complicate, organizzazione poco efficiente, partenariato poco coinvolto. Così, proprio per risolvere le questioni citate, la Regione punta, per esempio, alla digitalizzazione totale delle procedure di gestione e controllo, a una sezione speciale della Stazione Unica Appaltante dedicata ai fondi europei, all’aggiornamento delle competenze e alla valutazione delle performance dei dirigenti, alla co-progettazione degli interventi e alla promozione di strumenti di eGov. Sullo sfondo il processo di riorganizzazione dell’intera macchina amministrativa in atto.

In tale prospettiva, inoltre, la Calabria presenta un importante punto di forza: il progetto di diffusione della banda ultra larga – connessione a 30 Megabit e 100 Megabit negli edifici pubblici – è, infatti, ormai in corso di completamento sull’intero territorio. Un tema di posizionamento rispetto al quale il Presidente Mario Oliverio ha sottolineato: “La costruzione della rete, quale infrastruttura abilitante per l’erogazione di nuovi servizi digitali, consentirà di perseguire la completa digitalizzazione dei processi amministrativi. Utilizzeremo l’agenda digitale non per rendere i tradizionali processi di scambio documentale più efficienti, ma per renderli inutili, per giungere a costruire un nuovo moderno sistema di rete che diventi istituzione economica, non solo infrastruttura tecnologica. Abbiamo già un primo esempio – ha concluso – le imprese per partecipare al bando promosso per finanziare l’acquisto di servizi innovativi, che abbiamo appena pubblicato, non avranno bisogno di mandare documenti in regione, si lavorerà esclusivamente on line”.

Infine anche sul piano della comunicazione la Calabria vuole innovare e cambiare. E ha già cominciato a farlo, con il nuovo portale, la presenza sui canali social attraverso la pagina Facebook dedicata al POR e il relativo account Twitter e, non da ultimo, la definizione della nuova strategia di comunicazione. Tutti temi centrali nella nuova rotta calabrese e che saranno affrontati durante gli incontri seminariali organizzati presso lo spazio dedicato alla Regione Calabria a FORUM PA 2016.

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