Informatica sarà Lei! Innovare superando le disuguaglianze di genere

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Innovare la società e l’economia italiana non può prescindere dal chiudere il divario di genere ancora così presente e trasversale. Le ICT e l’innovazione scientifico – tecnologica rappresentano un settore prioritario da cui partire, su cui il paese avrebbe bisogno di definire una vera e propria Agenda Digitale di Genere: questo il messaggio conclusivo che è stato condiviso dalle organizzazioni tra le più qualificate e attive in Italia su questi temi, che hanno partecipato a Venezia all’evento di networking Informatica Sarà Lei. Agenda Digitale e differenze di Genere: verso politiche inclusive di innovazione tecnologica e sociale, lo scorso 27 novembre.

13 Gennaio 2016

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Maria Sangiuliano

Promossa da Università Ca’ Foscari- Scuola Interdipartimentale in Servizio Sociale e Politiche Pubbliche e Commissione per le Pari Opportunità della Regione del Veneto in collaborazione con ECWT (European Centre for Women and Technology), l’iniziativa ha ospitato un ricco e vivace dibattito a partire dalla condivisione di esperienze concrete e strumenti, messi a punto in progetti regionali, nazionali ed Europei, ora racchiuse in un report liberamente scaricabile a questo link .

Tre sono le aree di policy identificate come determinanti per politiche di innovazione inclusive.

Formazione alle competenze digitali

Le ragazze iscritte alle classi di laurea in informatica rappresentano solo il 20% del totale degli immatricolati nelle stesse discipline, laddove invece la loro presenza supera il 60% nelle aree sanitarie, sociali ed umanistiche. Scuola ed Università insieme alla società civile e con il supporto delle imprese ICT possono fare molto per incoraggiare le più giovani a considerare le professioni ICT come interessanti e stimolanti per il proprio futuro. Anche la riqualificazione delle donne adulte attraverso le e-skills può rappresentare un’area strategica per potenziare l’occupabilità femminile. Tra gli altri strumenti e opportunità sono stati presentati in anteprima il video Informatica Sarà Lei, ricco di modelli di ruolo e fonti di ispirazione alle più giovani, e l’evento European Celebration of Women in Computing che il 25-26 Aprile a Bruxelles offrirà un’occasione di networking importante alle ragazze e laureande interessate a cogliere le opportunità di mobilità internazionale ampiamente presenti nel mercato del lavoro del digitale.

Startup ed ecosistemi digitali

È noto come anche tra gli imprenditori digitali in Europa le donne siano una esigua minoranza pari solo al 19% del totale: cloud computing, internet delle cose, applicazioni mobili sono settori che rivoluzionano il modo di vivere del presente e del futuro ed entro i quali l’iniziativa imprenditoriale e la creatività possono trovare fertili spazi di applicazione. Il dibattito ha mostrato le evidenze di come le donne startupper ancora incontrino ostacoli in questi settori, sia per la presenza diffusa di stereotipi che le identificano come non adatte alla leadership e al mondo delle tecnologie, sia per un ancora limitata attivazione e sensibilizzazione degli ecosistemi digitali che offrono supporto alle startup. Iniziative come come WeHubs, il primo network europeo di donne imprenditrici nel web nell’ambito di StartUP Europe stanno facendo un lavoro pionieristico per avanzare in questi settori.

Città e Comunità Intelligenti

Smart cities inclusive delle diversità, di genere e non solo, sono il punto di convergenza nel quale servizi pubblici, mobilità sostenibile, gestione e pianificazione dello spazio pubblico e dei modelli di consumo energetico si integrano e fanno leva sulla partecipazione, l’attivazione civica e l’innovazione sociale dal basso per utilizzare le nuove tecnologie al fine di aumentare la qualità della vita e affrontare le sfide demografiche e del cambiamento climatico che caratterizzano il nuovo millennio. Le/i partecipanti all’incontro hanno sottolineato l’importanza di agire a questi livelli attraverso ricerca, cambiamento dei modelli di governance, condivisione e apertura dei dati e co-design delle nuove tecnologie partendo dall’inclusività come caposaldo, tenendo presenti le differenze che attraversano la cittadinanza, per non fare delle smart cities delle nuove ‘cittadelle digitali’. Network europei come il Cluster su Citizen Focus nell’ambito di della European Innovation Partnership for Smart Cities and Communities sono attivi in questa direzione.

* Maria Sangiuliano è consulente progettazione europea e referente del punto di contatto italiano ECWT per Università Ca’ Foscari; senior researcher presso European Centre for Women and Technology.

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