La città è smart quando condivide: risorse, idee, esperienze

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C’è un filo sottile che collega le esperienze che si stanno sviluppando con successo in molte città in tutti i continenti: è il paradigma dello sharing delle risorse. La città è più intelligente, più efficiente, più facile da vivere quando si diffondono soluzioni nuove per accedere ai servizi, alle cose, alle idee. È questo uno dei temi forti di Smart City Exhibition 2013, che si svilupperà in modo trasversale in molteplici sessioni per stimolare le città italiane a spingere l’acceleratore in questa direzione.

24 Luglio 2013

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Claudio Forghieri*

C’è un filo sottile che collega le esperienze che si stanno sviluppando con successo in molte città in tutti i continenti: è il paradigma dello sharing delle risorse. La città è più intelligente, più efficiente, più facile da vivere quando si diffondono soluzioni nuove per accedere ai servizi, alle cose, alle idee. È questo uno dei temi forti di Smart City Exhibition 2013, che si svilupperà in modo trasversale in molteplici sessioni per stimolare le città italiane a spingere l’acceleratore in questa direzione.

C’è un filo sottile che collega le esperienze che si stanno sviluppando con successo in molte città in tutti i continenti: è il paradigma dello sharing delle risorse.

La città è più intelligente, più efficiente, più facile da vivere quando si diffondono soluzioni nuove per accedere ai servizi, alle cose, alle idee.

È questo uno dei temi forti di Smart City Exhibition 2013, che si svilupperà in modo trasversale in molteplici sessioni per stimolare le città italiane a spingere l’acceleratore in questa direzione.

La condivisione delle risorse non è un fenomeno nuovo, specie in una regione come l’Emilia Romagna dove le cooperative sono parte integrante della storia e dell’economia locale. Ma la rete e la diffusione degli apparati mobili e dei sensori consentono oggi di inventare soluzioni completamente nuove in tutti i campi:

  • il lavoro, dove la diffusione di iniziative di co-working sta creando le condizioni per un ulteriore salto di qualità per i sempre più numerosi lavoratori della conoscenza e dove la nascita dei Fab Lab e l’avvento delle stampanti 3D sta dando vita ad una nuova generazione di tecno-creativi;
  • la mobilità, che vede la diffusione di applicazioni e modelli di business sempre più efficaci per condividere i mezzi privati di trasporto, ottenendo così al contempo una riduzione dei veicoli fermi lungo le strade e una forma di sostegno economico per i proprietari;
  • gli spazi – da quelli privati, che grazie ad applicazioni come AirBNB rendono redditizie le stanze non utilizzate delle case – a quelli pubblici, oggetto di rivisitazioni, appropriazioni ed usi creativi e produttivi, come nel caso degli orti urbani; anche campi e tetti delle scuole e dei capannoni vengono condivisi, per impiantare cooperative solari che producono energia e ridistribuiscono utili e opportunità;
  • le idee e le informazioni, che grazie alla rete circolano in modo sempre più fluido dando vita a iniziative di crowdsourcing e influenzando in modo decisivo le scelte di milioni di user in tutto il mondo, basti pensare alla potenza di sistemi di rating come Tripadvisor.

Di questi temi si parlerà a Bologna coinvolgendo sempre, quando possibile, i protagonisti.

Avremo così la testimonianza di Nigel Jacob, direttore dell’ufficio per la New Urban Mechanics di Boston, dove l’amministrazione sostiene lo sviluppo di idee e applicazioni in grado di modificare completamente il modo con cui i cittadini partecipano all’erogazione dei alcuni servizi divenendone parte integrante.

Le comunità locali e la cittadinanza attiva come motore dell’innovazione saranno al centro di un’altra sessione, che fra i vari ospiti internazionali vedrà la presenza di Juan Pablo Espinosa, uno degli uomini chiave nello sviluppo dell’Agenda Digitale della città ecuadoregna di Quito. Proprio lì, a settembre, si svolge la Conferenza delle città digitali ispano americane, alla quale Smart City Exhibition è stata invitata a raccontare la situazione italiana.

Si parlerà anche di welfare e del ruolo degli anziani nelle comunità locali, esplorando tutto ciò che si può fare con la domotica grazie alla presenza di molteplici progetti internazionali che hanno sviluppato soluzioni innovative, come Giraf Plus o la casa domotica realizzata dalla Fondazione Don Gnocchi. Sono iniziative che, una volta uscite dalla fase sperimentale, sono in grado di rendere un territorio più attrattivo e qualificato per chi già ci vive, o addirittura di attrarre persone da fuori. Discuteremo quindi anche di politiche di branding urbano e di come le città competono fra loro a colpi di idee e politiche innovative per attrarre talenti, turisti e investimenti. In tutto ciò anche la valorizzazione “digitale” del patrimonio culturale riveste una importanza decisiva, e per questo motivo la manifestazione ospiterà una sessione espressamente dedicata alla presentazione di buone pratiche di questo genere.

L’ambiente sarà al centro di vari appuntamenti, a partire dalla sessione congiunta con SAIE dedicata al lato energetico del mondo delle costruzioni. Ma si parlerà anche di clima, in un Open Day delle comunità resilienti organizzato insieme al Comune di Bologna e di accountability ambientale insieme alla rete delle città che aderiscono ad Agenda 21.

Le tecnologie saranno presenti in modo trasversale in gran parte degli approfondimenti tematici. Della loro funzione di strumenti abilitanti si parlerà in una sessione speciale che vedrà come protagoniste le imprese del settore ICT e, soprattutto, le utilities.

Infine la gestione manageriale e la sostenibilità economica delle iniziative per la smart city. È uno dei temi più delicati in questo momento. Confronteremo la prospettiva internazionale dei Politecnici di Torino e di Milano, della SDA Bocconi e studiosi come Nicos Komninos – che ha partecipato a tutti i principali progetti europei del settore – con ciò che esce dal percorso virtuoso avviato dall’Osservatorio ANCI Smart City, una iniziativa che coinvolge ormai tutte le città più impegnate su questi temi che proprio a Bologna si incontreranno per la presentazione del primo vademecum italiano sulla materia. Uno strumento frutto di un lavoro condiviso che finalmente indica passo per passo come operare a livello locale per costruire le città del futuro.  


*Claudio Forghieri, Direttore Scientifico Smart City Exhibition

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