Smart Benchmarking 2018: il percorso di Cremona verso l’innovazione sostenibile

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Realizzare progetti
innovativi puntando sulla partnership pubblico-privato. Questa la strada scelta
da Cremona, come emerge dal Report “Smart Benchmarking: Cremona città
dell’innovazione sostenibile” presentato il 4 dicembre scorso.

12 Dicembre 2018

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Paola Musollino

Innovazione, partnership pubblico-privato, consolidamento e sviluppo delle relazioni territoriali e ripensamento di luoghi e infrastrutture della città sono i quattro concetti chiave per descrivere l’azione dell’amministrazione cremonese negli ultimi anni. È quanto emerge dal percorso di accompagnamento Smart Benchmarking, realizzato per il Comune di Cremona da FPA e presentato lo scorso 4 dicembre durante l’evento “Smart Benchmarking: Cremona città dell’innovazione sostenibile”.

Il percorso analizza, attraverso focus group territoriali e analisi di dati e indicatori, i punti di forza e di debolezza della città cremonese. A Cremona, a partire dal giugno scorso, una serie di incontri hanno coinvolto l’amministrazione comunale e gli esponenti della vita socio-economica cittadina, con l’obiettivo di valutare l’impatto delle politiche pubbliche sul territorio e, in tal modo, indirizzare meglio l’azione politica e la definizione di opportune strategie e piani di intervento. Il Report finale Smart Benchmarking: Cremona città dell’innovazione sostenibile raccoglie i migliori progetti messi in campo dall’amministrazione cremonese, tracciando le principali linee della visione strategica della città. La presentazione è stata quindi l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti finora in termini di innovazione: risultati positivi, come dimostra anche il miglioramento della posizione di Cremona nel ranking ICity Rate 2018 presentato il 17 ottobre scorso (la città è 16^ nella classifica generale rispetto al 23° posto dello scorso anno), che misura il grado di smartness e di innovazione sostenibile nelle città italiane.

“Tra le principali innovazioni emerse a Cremona – ha spiegato Daniele Fichera, Senior Consultant, Urban Innovation FPA – c’è la sensorizzazione delle reti di servizio pubblico e della città, realizzata grazie anche alle partnership virtuose con i gestori dei servizi. Una scelta attuale perché, con l’implementazione delle infrastrutture di comunicazione e lo sviluppo tecnologico di sensori e nuove applicazioni in grado di trattare quantità enormi di dati, va aprendosi una nuova fase nel percorso di digitalizzazione della città. In pratica, le reti funzionali (energia, gas, acqua, TPL, illuminazione) sono in condizione di divenire sempre più “intelligenti”, e quindi più efficaci ed efficienti, mentre l’ecosistema urbano può essere sempre più monitorato in tutti i suoi aspetti (gestione dei rifiuti, qualità dell’aria, sicurezza, traffico, patrimoni pubblici, ecc.)”.

Una città vive e si sviluppa nella misura in cui è capace di produrre e attrarre attività, iniziative, risorse, progetti, persone e idee. Perché questo avvenga è importante che non solo chi la amministra ma l’intera comunità abbia una visione, un’idea, del futuro della città, che tenga conto delle sue caratteristiche e individui le opportunità che le si offrono.

Nel caso di Cremona la visione strategica è quella di uno sviluppo equilibrato e sostenibile che si configura come evoluzione dei tradizionali punti di forza (sociali e produttivi) della città e del suo territorio di riferimento. Una visione che si traduce nei quattro concetti chiave dell’innovazione, delle partnership, delle relazioni territoriali e del ripensamento di luoghi e infrastrutture della città.

L’insieme delle iniziative avviate ed i primi consistenti risultati raggiunti in questi anni testimoniano la capacità di tradurre in concreta operosità questa visione. Le ripercorriamo insieme attraverso l’analisi di 5 ambiti che tratteggiano il profilo della futura città di Cremona, una smart sustainable responsive city:

L’innovazione dei servizi funzionali. Nel ranking ICR 2018 Cremona conferma il posizionamento nella fascia più elevata per la mobilità sostenibile (18^ posizione) e sale di livello accedendo alla fascia di eccellenza per gli indici relativi all’energia (dalla 29^ alla 19^ posizione) e alla gestione dei rifiuti (dalla 34^ alla 13^ posizione). Grazie anche alle partnership virtuose con i gestori dei servizi e ad un’efficace opera di sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini Cremona può effettivamente definirsi una realtà di avanguardia nell’innovazione (sostenibile) dei servizi funzionali, tra cui:

  • Promozione raccolta differenziata (porta a porta, tariffa puntuale)
  • Nuova illuminazione pubblica (tecnologia led, sensori, connessione in rete)
  • Sviluppo ciclabilità (infrastrutture, servizi, comunicazione)

Una governance innovativa, partecipata e trasparente per una città sicura. Cremona conferma la propria posizione nella fascia medio-alta negli indicatori relativi alla partecipazione civile e trasparenza e alla sicurezza e legalità (entrambi modificati rispetto al 2017) e realizza, inoltre, una crescita molto significativa nel rinnovato indicatore di trasformazione digitale passando dalla 28^ alla 14^ posizione.

La caratterizzazione di Cremona non è dunque solo quella di essere molto attiva nell’adozione di nuove tecnologie e strumenti, ma di farlo secondo una logica «aperta» nel duplice senso della ricerca di integrazione tra i diversi sistemi e del coinvolgimento attivo della cittadinanza.
Tra le azioni “emblematiche”:

  • Servizi on line (accessibilità, trasparenza; es. estratto conto del cittadino, Sportello Telematico)
  • Nuove tecnologie per la sicurezza urbana (videosorveglianza evoluta)
  • Piano Cremona digitale (infrastrutture, piattaforme, servizi)

Il consolidamento dell’inclusione sociale, attrattività e crescita del capitale umano. Posizione di eccellenza negli indicatori relativi alla inclusione sociale, che colloca Cremona nella fascia più elevata della graduatoria dei capoluoghi italiani (17^ posizione) e quello nella fascia medio-alta per gli indicatori relativi a istruzione e capitale umano (27^ posizione). Realizza, inoltre, un significativo progresso nell’attrattività culturale e turistica passando dalla 39^ alla 25^ posizione della classifica di ambito.

Tra i progetti di maggior rilievo:

  • Welfare Comunitario (progetto «Fare Legami»)
  • Offerta formativa di alta qualità (Cremona Food lab e altri insediamenti universitari)
  • Promozione sistema museale (Museo del Violino, Welcome chinese, ed altre iniziative per l’attrazione del turismo culturale)

Un’economia solida che promuove l’innovazione. Cremona è inserita in un territorio tradizionalmente solido produttivamente (grazie al peso dei comparti industriale e agricolo) che ha tuttavia subito pesantemente l’impatto della crisi della fine dello scorso decennio registrando una riduzione del valore aggiunto di quasi un quinto in termini reali. La capacità di creare «coalizioni» intorno a progetti concreti è uno dei tratti distintivi dell’amministrazione degli ultimi anni che concorre a spiegare le capacità di ripresa mostrate dalla città. Tra gli esempi di sinergie messe in campo troviamo:

  • Distretto Culturale Liuteria (mantenere attivo il centro storico; creare sinergie tra attività produttive, università, centri di ricerca)
  • Alternanza Scuola-Lavoro (guardare ad esperienze internazionali per rafforzare il rapporto tra sistema produttivo e formativo coinvolgendo ragazzi e famiglie)
  • CRIT- Polo Innovazione Digitale ed altri centri per ricerca e innovazione

La riqualificazione del territorio per far crescere la vivibilità. Alcune scelte strategiche finalizzate ad affrontare, in un orizzonte di medio periodo, le criticità strutturali che caratterizzano il territorio, evidenziate da valori elevati di alcuni indicatori quali quelli riferiti ai risultati del monitoraggio della qualità dell’aria (mentre sono estremamente positivi quelli relativi all’acqua) e alla quota di suolo consumato (anche se si evidenzia una significativa dinamica di riduzione del valore pro capite), sono rappresentate dai seguenti interventi:

  • Diffusione del teleriscaldamento, organizzazione della mobilità sostenibile, tutela delle acque
  • Promozione della fruizione della qualità naturale del territorio (PLIS, Parco del Po e del Morbasco)
  • Riduzione del consumo di suolo, riqualificazione degli spazi urbani (Variante PGT, rifunzionalizzazione di immobili e aree edificate)

Diversa è, invece, la collocazione nell’indice relativo al verde urbano dove, grazie all’elevata quota di superficie tutelata, la città ottiene un punteggio molto positivo.

“Questo rapporto – hanno affermato il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e Maurizio Manzi, Assessore alle Risorse, all’Innovazione e alla Digitalizzazione del Comune di Cremona – ci dice due cose: prima di tutto che Cremona in questi anni ha fatto importanti passi avanti come città intelligente e l’ha fatto come vero e proprio sistema. Secondo, che Cremona ha ancora tanto lavoro da fare per migliorare alcuni parametri e mantenere alto il livello di altri. Questo rapporto ci indica dunque la direzione da mantenere. Come Comune siamo fortemente impegnati nel metodo e nel merito, anche continuando ad innovare la pubblica amministrazione per avvicinare sempre di più l’Ente ai cittadini e alle imprese, rendere più facile e più veloce l’accesso ai servizi, digitalizzando prodotti e processi. Il ringraziamento va a FPA per l’intenso lavoro e a tutti i soggetti che in questi mesi hanno lavorato e ragionato con noi su questi temi importanti che sono temi di sviluppo e di futuro”.

In allegato il Report “Smart Benchmarking: Cremona città dell’innovazione sostenibile” presentato lo scorso 4 dicembre

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