Tour de France dell’innovazione: l’idrogeno che aiuta le aree verdi di Pau

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Il Tour de France (dell’innovazione) è alla ricerca dei progetti innovativi sulle tracce della corsa ciclistica più famosa al mondo. Oggi siamo a Pau, per scoprire in che modo si unisce la sostenibilità con l’economicità.

20 Luglio 2019

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Daniele Rizzo

Content Manager FPA

C

Maurizio Costa

Content Officer FPA

Tappa 13 - Pau

La seconda gara a cronometro, questa volta individuale, si è svolta a Pau, una ridente cittadina alle pendici dei Pirenei. Di questa catena montuosa abbiamo già parlato nello scorso articolo: questa volta dedichiamoci al verde cittadino, una caratteristica sempre più importante per le città di tutto il mondo.

Secondo il Green Cities Index, la classifica delle città più verdi del pianeta, gli spazi verdi delle città (parchi, aree naturali o giardini creati dall’uomo) sono più di quanto pensiamo. Roma, ad esempio, è decima al mondo per percentuale di aree verdi; Vienna, Madrid e, la prima della classe, Praga, compongono il podio.

Verde pubblico è sinonimo di salubrità, meno inquinamento e rispetto per l’ambiente. È notizia di qualche giorno fa che a Parigi i cittadini stanno cercando di coprire tutte le aree finora occupate dall’asfalto e dal cemento con piante e fiori: così, i basamenti degli alberi diventano più colorati e la città più vivibile.

Rimanendo in Francia e alla suddetta Pau, il clima particolarmente mite e umido della città ha permesso a 750 ettari del territorio comunale di diventare verde pubblico. Sequoie giganti, piante esotiche e palme cinesi compongono questo panorama verde. Molti giardini pubblici, inoltre, sono abbelliti da cascate e fontane, tanto che molti turisti riconoscono questi giardini tra i più belli d’Europa.

In questo contesto è passato il Tour de France, tra l’altro ospite abitudinario di queste zone. E, sempre in questo contesto, è nato il progetto di cui andremo a parlare, che unisce l’occasione di possedere un determinato tipo di risorse naturali alla bravura di averle sfruttate al meglio per il bene della cittadinanza.

Autobus a idrogeno

A Pau, infatti, sono stati introdotti degli autobus a idrogeno molto particolari. Se, da un lato, questi mezzi sono a emissioni zero per l’ambiente, dall’altro, l’idrogeno che verrà utilizzato per alimentare questi autobus verrà preso direttamente dalle risorse che vengono estratte nei dintorni di Pau. Un metodo perfetto, dunque, per far incontrare efficienza e sostenibilità.

Anche in Italia troviamo mezzi di questo tipo: a Torino, infatti, è stato introdotto il primo autobus a idrogeno, sperando di vederne molti altri nelle nostre città.

Il resoconto della tappa

La cronometro di Pau ha confermato le sensazioni della vigilia: quest’anno Alaphilippe va troppo forte per essere considerato solamente come colui che sta tenendo la gialla in vista delle montagne. E dopo la vittoria di ieri, con cui è riuscito addirittura a guadagnare 14 secondi su Geraint Thomas, anche il Team Ineos avrà cominciato a fare i conti con la realtà: strappare la maglia al campione francese sarà verosimilmente molto più complicato del previsto.

Alaphilippe è riuscito a battere corridori decisamente più forti su questo tipo di terreno, come appunto Thomas, Uran, quarto con 36 secondi di ritardo, Porte, quinto a 45 secondi, e un sorprendente ma neanche troppo De Gendt, terzo a 36 secondi. Male invece Bernal, che ha chiuso con 1 minuto e 36 secondi di ritardo, Landa, arrivato con 1 minuto e 45, e soprattutto Quintana, che ha terminato la sua gara con 1 minuto e 51 secondi di ritardo dal primo.

Dunque la classifica del Tour de France che precede l’ascesa al Tourmalet vede ancora sorprendentemente in prima posizione Alaphilippe, che quasi tutti davano per spacciato già ieri ma che si troverà invece a difendere la maglia gialla anche oggi, sulle pendenze impegnative di questa prima salita hors catégorie del Tour.

Oggi è dunque un po’ il giorno della verità: se dovessero esserci attacchi nel finale e se il francese della Deceuninck-Quick Step dovesse mantenere invariato il suo vantaggio (o comunque perdere poco), allora per gli aspiranti vincitori del Tour si farà dura davvero.

Ascolta il podcast del commento della tappa

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Il commento di Marco Baldi.

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