Il digitale aiuta ad abbattere i silos ancora presenti all’interno della PA, primo passo per la creazione di nuovi servizi. Ma per questo occorrono competenze e una visione orientata al cittadino. Ne abbiamo parlato con Roberta Cocco, Assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano
12 Giugno 2019
Redazione FPA
Persone, servizi, trasversalità e pervasività del digitale, visto come una grande leva a supporto del lavoro delle diverse Direzioni comunali. Questi i temi al centro dell’intervento di Roberta Cocco, Assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano, intervistata da Carlo Mochi Sismondi negli Studios FPA/Olivetti a FORUM PA 2019.
Abbattere i silos
In che modo il digitale può aiutare ad abbattere i silos che troppo spesso ancora caratterizzano la pubblica amministrazione?
A Milano si è partiti con un grande progetto basato sull’interoperabilità dei dati per coinvolgere in modo assiduo e costante tutte le Direzioni dell’ente comunale nel piano di sviluppo digitale della città: “Il mio lavoro è un assessorato di servizio – ha spiegato infatti Roberta Cocco – il digitale non deve mai essere un fine ma un mezzo, un grande abilitatore per il lavoro degli altri”.
I dati, le informazioni presenti nelle diverse Direzioni sono stati quindi condivisi, messi a disposizioni di tutta l’amministrazione e sono diventati la base per lo sviluppo di nuovi servizi al cittadino.
Ne sono dimostrazione i tanti progetti realizzati in questi anni, come il primo progetto digitale end to end che è stato il pass on line (da oltre un anno è diventata digitale tutta la procedura per richiedere il pass per parcheggiare nella propria zona di residenza).
E ancora, la gestione on line dei bandi per la ricerca di nuovo personale, come lo scorso anno il bando per l’assunzione di nuovo personale per la polizia locale (“oltre 10.000 candidature gestite totalmente in digitale”), o le iscrizioni ai nidi e alle scuole dell’infanzia (“ad oggi quasi il 97% del totale vengono fatte digitalmente”).
Personale competente, servizi efficienti
Per garantire la trasformazione digitale non si può fare a meno di personale competente e preparato. E fortunatamente in questi ultimi anni la PA è diventata sempre più attrattiva, anche per i grandi manager e operatori di imprese private. Ma come fare a fidelizzare queste persone, spingendole a restare nella pubblica amministrazione?
“Sin da inizio mandato abbiamo fatto richiesta di competenze specifiche – spiega l’Assessora – per rimettere in moto la macchina interna e gestire al meglio progetti sviluppati e creati da fornitori esterni. E siamo rimasti colpiti dalle proposte che abbiamo ricevuto: persone che venivano da aziende private, con tante competenze”.
Personale che in questi mesi ha per esempio completato la migrazione completa del sito del Comune di Milano su una nuova infrastruttura scalabile, open source, razionalizzata affinché garantisca servizi davvero a misura di cittadino.
Per far restare queste persone, è opinione della Cocco che servano “lavori di soddisfazione e risultati concreti, senza dimenticare un grande piano di employer branding anche per la pubblica amministrazione. Ci sono tantissime città che stanno lavorando bene sul tema della trasformazione digitale e queste città vanno raccontate, anche e soprattutto per attrarre i giovani”.
Milano Mobile First
Competenze e servizi sono quindi le parole chiave che descrivono le linee d’azione dell’assessorato guidato da Roberta Cocco. Ma c’è un’altro concetto che spiega davvero le intenzioni con cui si sta muovendo il Comune di Milano. Citizen first? Concetto superato. A Milano si è deciso di mettere al centro il Mobile first. “Dobbiamo sforzarci – spiega la Cocco – di trasferire i servizi a portata di telefono mobile, perché è ormai verosimile pensare che quasi tutti i cittadini ne abbiamo uno in tasca. Se portiamo i servizi a portata di telefono allarghiamo anche i beneficiari di tali servizi”.
Un piano ambizioso alimentato anche dalla sperimentazione che il Team per la trasformazione digitale ha avviato sul territorio di Milano con l’app IO. “Un servizio straordinario, perché permette ai cittadini di essere disintermediati nella relazione con la propria PA, di avere uno sportello aperto 7 giorni su 7, di non fare code e di avere dall’altra parte dello schermo una PA disponibile ad offrire valore attraverso il digitale”.