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L’accesso alla rete è un diritto: intervista a Eolo, l’azienda che connette anche i territori più lontani

Territori connessi: intervista ad Alessandro Favole (Eolo)
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La dichiarazione europea sui diritti e principi digitali della Commissione europea ha individuato nel concetto di cittadinanza digitale lo strumento chiave per realizzare, entro il 2030, una società basata su libere interconnessioni tra PA, imprese e cittadini. E il PNRR, con l’obiettivo di ridurre i divari di cittadinanza e permettere a scuole, ospedali e ai piccoli comuni di poter contare su una connessione internet veloce, investe 6,71 miliardi di euro per la realizzazione di reti a banda ultra-larga a copertura di tutto il territorio nazionale. Quali soluzioni e strategie possono esser messe a punto dalla PA nel rendere i propri servizi sempre più inclusivi e sostenibili? Ne abbiamo parlato con Alessandro Favole, Business Unit Director di EOLO

27 Aprile 2023

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Redazione FPA

L’emergenza pandemica ha reso evidente l’importanza di poter disporre di un accesso veloce, affidabile ma soprattutto capillare alla rete e alle infrastrutture digitali, al fine di poter usufruire di innumerevoli servizi, e più semplicemente di poter esercitare i propri diritti di cittadinanza nello spazio digitale. La dichiarazione europea sui diritti e principi digitali della Commissione europea ha individuato nel concetto di cittadinanza digitale lo strumento chiave volto a realizzare, entro il 2030, una società antropocentrica, sostenibile ma soprattutto basata su libere interconnessioni tra pubbliche amministrazioni, imprese innovative e cittadini. Tuttavia, il divario di accesso al libero esercizio di diritti legati alla cittadinanza digitale è ancora ampio. Quali soluzioni e strategie possono esser messe a punto dalla PA nel rendere i propri servizi sempre più inclusivi e sostenibili? Ne abbiamo parlato con Alessandro Favole, Business Unit Director di EOLO.

L’accesso a internet è un diritto

L’accesso ai servizi digitali è un tema spesso dato per scontato; tuttavia, in Italia genera ancora un enorme divario al punto da dividere il nostro Paese in due. Da qui la mission di Eolo, la prima telco italiana ad aver ottenuto l’importante riconoscimento della certificazione B Corp grazie al suo impegno nel garantire, attraverso la tecnologia FWA – Fixed Wireless Access, un accesso alla rete veloce e affidabile e rispettoso dell’ambiente, anche nelle zone d’Italia più difficoltose da raggiungere, per le particolari caratteristiche orografiche che le contraddistinguono. Nessun cittadino deve essere lasciato indietro nell’esercizio dei propri diritti e libertà, Alessandro Favole, Business Unit Director di EOLO in questa intervista ci tiene a sottolineare: “Abbiamo lavorato per portare la rete EOLO a connettere ogni giorno oltre 1,6 milioni di persone e 116.000 tra imprese, enti della pubblica amministrazione e professionisti e ad essere presente con i suoi ripetitori radio in più di 6.900 comuni italiani”.

Una connessione veloce anche in zone periferiche

Il PNRR ha previsto specifici interventi sulle reti a banda ultra-larga, con uno stanziamento di risorse pari a 6,71 miliardi di euro. Obiettivo: garantire entro il 2026 una connettività a 1 Gbps per circa 8,5 milioni di famiglie, imprese ed enti nelle aree periferiche e la copertura 5G su tutto il territorio. Dare a tutti la possibilità di ottenere agevolmente accesso ai servizi offerti dal digitale è possibile, spiega Favole, operando l’integrazione di due tecnologie fra loro complementari: FWA e fibra ottica. Allo stato attuale, EOLO riesce a garantire la velocità della banda ultralarga, raggiungendo i 200 megabit per secondo – Mbps per le utenze consumer e fino a 1 giga per le aziende, e continua a sviluppare soluzioni di miglioramento come il 5G FWA che consente di ottenere il massimo delle prestazioni di rete con il maggior ritorno possibile sull’investimento fatto.

La rete che accorcia le distanze

Fin dalla sua nascita EOLO ha lavorato per ricercare soluzioni a progetti complessi al fine di realizzare una digitalizzazione inclusiva all’interno del nostro paese, ma il contesto decisamente più sfidante in cui l’organizzazione si è trovata ad operare, dato anche l’alto carattere emergenziale, è stato senza dubbio delineato dalla fase di recente lockdown, quando i Comuni e le PA hanno chiesto il supporto di EOLO al fine di agevolare gli scambi di comunicazione tra gli ospiti delle RSA, estremamente vulnerabili e lontani da casa, e i propri affetti, resi difficili dalle precarie condizioni di rete. EOLO, grazie alla sua profonda conoscenza del territorio, è intervenuto prontamente al fine di garantire ai pazienti di queste strutture un contatto stabile e affidabile verso l’esterno.

Territori connessi: intervista ad Alessandro Favole (Eolo)

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