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Xavier Heymans – Responsabile internazionale del progetto PloneGov

 

Il progetto plone.gov nasce come "spin off" del più vasto progetto plone. Potrebbe descriverci brevemente le modalità e le finalità con cui è nato?

5 Dicembre 2007

Articolo FPA
Docos

Xavier Heymans – Responsabile internazionale del progetto PloneGov

 

Il progetto plone.gov nasce come "spin off" del più vasto progetto plone. Potrebbe descriverci brevemente le modalità e le finalità con cui è nato?

Milioni di Paesi, città ed autorità locali nel mondo, almeno 100 mila di queste in Europa, si trovano ad affrontare le stesse sfide di e-Government. Quindi perché non unire le loro forze? E’ questo l’assunto di base di PloneGov, un progetto nato nel 2005 come iniziativa di cooperazione tra governi locali svizzeri, spagnoli e belgi. Sin dai suoi esordi PloneGov è andato raccogliendo interesse ed allargandosi rapidamente fino a raggiungere attualmente circa 55 organizzazioni in 4 differenti continenti. Il progetto è tuttora aperto ed in cerca di nuovi partecipanti. Lo scopo di Plone Gov è condividere gli sforzi e le applicazioni esistenti tra pubbliche amministrazioni al fine di ottenere numerosi benefici come: una riduzione dei costi per i contribuenti riguardo la funzionalità dell’e-Government, l’erogazione più rapida di servizi di alta qualità, una maggiore capacità di andare incontro alle necessità dei cittadini, lo sviluppo collaborativo dei servizi di e-Gov e la possibilità di eliminare i costi per le licenze software e di agevolare la condivisione ed una maggiore indipendenza dai fornitori di servizi IT grazie al sostegno reciproco e alla pubblicazione del codice sorgente sotto licenze aperte GNU GPL (GNU General Public License).

Un progetto vasto di open source per l’amministrazione pubblica, dovrebbe riuscire a catturare l’attenzione dei decisori politici. Come è stato accolto dai Governi a livello internazionale?

PloneGov ha ricevuto due riconoscimenti internazionali ed è stato finalista agli European e-Government Awards 2007. Il 13 Giugno durante una cerimonia tenutasi nel Municipio della città di Parigi PloneGov si è aggiudicato il Grand Prix du jury des Lutèce d’Or 2007", il principale riconoscimento francese per i progetti open source, dimostrando la qualità di lavoro del progetto ed incoraggiandoci a proseguire su questa strada. Inoltre lo scorso novembre, su raccomandazione del consorzio degli European eGovernment Awards 2007, PloneGov si è aggiudicato la "Good Practice Label 2007" dalla Comunità Europea. Trattandosi di un progetto nuovo, molte sono le sfide ancora da affrontare, compresa quella di trovare un modello sostenibile per finanziare attività di cooperazione internazionale, di gestione e di diffusione.

Open source non è sinonimo di gratuito, implementare Plone avrà comunque dei costi, soprattutto per le piccole realtà dove sono i veri vantaggi dunque?

Tutte le applicazioni sviluppate da PloneGov sono rese disponibili gratuitamente sul sito web dedicato. Le autorità pubbliche interessate a prendere parte al progetto hanno la possibilità di contattarne i coordinatori, ed anzi sono caldamente invitate a farlo. Ogni amministrazione ha la facoltà di implementare autonomamente le applicazioni di PloneGov, oppure può rivolgersi ad un partner privato (generalmente una piccola o media impresa) in grado di fornirle servizi, addestramento o uno sviluppo specifico. Come le dicevo prima, oltre ad una maggiore indipendenza dai fornitori di servizi IT, i vantaggi di PloneGov riguardano l’aumento di coerenza dell’applicazione con le esigenze degli utenti, la promozione di siti web collaborativi e l’uso delle più recenti tecnologie senza l’obbligo di costi di licenza.

Dal punto di osservazione internazionale come il suo, come giudica le posizioni prese dal nostro paese in materia di open source?

Come altre nazioni europee, l’Italia sta scoprendo il potenziale vantaggio dei software open source per quanto riguarda l’innovazione e la competitività. Il rapporto Flossimpact, pubblicato dalla Commissione Europea, evidenzia che l’open source potrebbe raggiungere quota 32% del totale dei servizi IT entro il 2010. Questi servizi rappresentano la base per un nuovo e fiorente ecosistema economico che ha generato migliaia di piccole e medie imprese in Europa. L’Open Source apre opportunità in nuovi campi di attività e tra questi anche nell’e-Government consentendo al settore pubblico di trarre beneficio dall’innovazione, dall’economia di scala e dalla standardizzazione e sostenendo, allo stesso tempo, lo sviluppo di servizi forniti da piccole e medie imprese locali. Tutte queste nuove opportunità e il loro impatto sull’efficienza del settore pubblico, purtroppo, sono ancora sconosciuti alla gran parte dei decisori pubblici e dei politici. In Italia, ma anche nel mondo.

Il software open source è qualcosa che andrebbe tutelato e diffuso a livello normativo o a diffonderlo basta la forza dei vari progetti?

Sebbene necessarie le leggi vengono attuate in genere troppo tardi e dopo un processo doloroso. Nel settore IT il vantaggio competitivo è direttamente connesso alla velocità di azione. Quindi penso che la domanda corretta da porre sia: "Quali azioni sono necessarie per velocizzare l’adozione e lo sviluppo di progetti open source internazionali?" La soluzione verrà quando si affronteranno gli anelli deboli della catena di valore, ossia quegli elementi problematici comuni a tutti i grandi progetti collaborativi a cui prendono parte centinaia di individui, imprese e amministrazioni. In questo senso una tra le debolezze chiave è quella del coordinamento: la gestione, la pianificazione della strategia, la promozione delle soluzioni. Questo è proprio il cuore dell’attività di Zea, l’ente no-profit che coordino e che raggruppa una rete di piccole e medie imprese.

Chi dovrebbe farlo e chi dovrebbe finanziarlo?

Trattandosi di iniziative che potrebbero portare grandi ricadute in ambito di servizi pubblici i finanziamenti dovrebbero essere a carico o di enti no-profit o fondazioni private, ma anche e soprattutto delle istituzioni pubbliche, in particolare tutti gli organismi che si occupano di sviluppo economico. Nel 2007, con risorse estremamente limitate, PloneGov ha vinto un riconoscimento e due nomination internazionali. Mettere insieme persone per un comune obiettivo è un nuovo tipo di expertise necessaria per trarre pieno vantaggio del potenziale dell’open source. Il primo Paese che finanzierà in modo strutturale queste attività assumerà probabilmente una posizione di leadership in questo nuovo campo.

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