Sviluppare competenze utili per il lavoro

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La metodologia della “classe capovolta” offre enormi possibilità dal punto di vista didattico e soprattutto sul fronte dell’integrazione. Ecco un’esperienza di applicazione allo sviluppo di competenze per il lavoro, dalla leadership alla pratica corretta della competitività

1 Aprile 2016

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Fulvio Benussi, Docente di Diritto ed economia, Liceo Carlo Tenca di Milano

Nell’anno scolastico in corso con il Percorso di cittadinanza digitale e interculturale [i] è stata attivata la Convenzione di ricerca scientifica tra l’Università degli studi di Milano e il Liceo Carlo Tenca [ii] che prevede collaborazioni con soggetti esterni [iii] e l’introduzione di nuovi strumenti tecnologici e metodologie didattiche innovative. L’attività, anche se agli inizi [iv] , ha già permesso di sperimentare in varie classi del primo biennio del Liceo delle scienze umane a orientamento economico la metodologia della Flipped classroom, cioè della “classe capovolta”. Si tratta di una nuova metodologia didattica che ribalta tempi e luoghi della formazione. Consiste nell’invertire il luogo dove si segue la lezione, a casa propria invece che a scuola, con quello in cui si studia e si fanno i compiti, a scuola anziché a casa. Se consideriamo che immediatamente dopo una lezione tradizionale di 50 minuti [v] , gli studenti ricordano circa il 70% di quanto presentato nei primi 10 minuti, e il 20% del contenuto presentato negli ultimi 10 minuti [vi] , risulta evidente la potenziale efficacia della Flipped classroom [vii] . La modalità Flipped classroom praticata al Liceo Carlo Tenca ha avuto anche il non trascurabile effetto collaterale di favorire notevolmente sia gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento che gli studenti immigrati con problemi linguistici che hanno potuto fruire delle lezioni multimediali in tempi liberamente determinati e nella tranquillità domestica.

Questa metodologia ha inoltre ampliato il tempo che è stato possibile dedicare alle attività in classe: esercitazioni di gruppo e in laboratorio, dibattiti tra studenti ( debate club), ecc. Gli argomenti proposti nel debate club hanno riguardato questioni socialmente vive approcciate mediante l’analisi di video e servizi giornalistici utili per confrontare le culture dei Paesi di provenienza delle famiglie e degli studenti stranieri, per riflettere sulla realizzazione della Costituzione nel quotidiano e per potenziare le competenze di cittadinanza dei ragazzi.

Per le attività esercitative in laboratorio abbiamo ideato e sperimentato: proposte di lavoro per lo sviluppo di competenze [viii] di literacy [ix] e numeracy, proposte per confrontare culture diverse e per sviluppare competenze nella lettura e comprensione di articoli di data journalism e consentire lo sviluppo di capacità nell’effettuare attività di fact checking [x] .

Occasionalmente anche i dataset reperiti negli open data di alcune amministrazioni pubbliche sono stati utilizzati per l’elaborazione di infografiche utili per illustrare fenomeni economici.

La visione della realtà produttiva dei nativi digitali

I nativi digitali prima dell’ingresso nella scuola secondaria hanno solitamente avuto soprattutto esperienze della realtà mediate dalla tecnologia. In passato, i ragazzi costruivano i loro giochi manualmente e organizzavano giochi con fasi rigorosamente scandite. Questa differenza ha determinato che prima di parlare di produzione industriale svolgessimo un’attività propedeutica esperienziale e non virtuale di produzione: agli studenti, presso le loro abitazioni, è stato chiesto di produrre una torta [xi] . Nella successiva fase di debriefing [xii] si sono potute così approfondire e discutere: la scansione delle fasi di lavorazione, i costi delle materie prime e dei fattori produttivi impiegati, le diverse mansioni svolte dai soggetti coinvolti, ecc. Dopo avere illustrato i concetti di efficacia ed efficienza abbiamo poi ripensato all’esercitazione svolta per riflettere sulle modalità per migliorare l’ efficienza del processo produttivo senza perdere in efficacia: con miglioramenti nelle modalità di acquisto, con la reingegnerizzazione del processo produttivo per esempio sostituendo, dove possibile, di lavorazioni svolte in sequenza con lavorazioni svolte in parallelo, ecc. [xiii]

Sviluppo di competenze utili per il lavoro

Per abituare i ragazzi a modalità operative più simili a quelle reali, cioè a quelle praticate in azienda abbiamo coinvolto studentesse e studenti ad utilizzare la piattaforma di Q&A Piazza [xiv] . Tale servizio consente di gestire domande e risposte e di collaborare all’apprendimento e nell’esecuzione di proposte di lavoro di gruppo. Per favorire il coinvolgimento degli studenti è stata proposta loro una competizione che abbiamo chiamata “Torneo delle Case” [xv] Lo svolgimento di tale competizione prevedeva l’assunzione di responsabilità nella ripartizione dei compiti, la capacità di mantenere nel tempo il coordinamento e di riunire i contributi elaborati dai vari membri del gruppo in più documenti che andavano successivamente assemblati e inviati al docente via mail come unico prodotto complessivo del gruppo. Grazie alla piattaforma virtuale nella valutazione è stato possibile tenere conto sia della qualità del prodotto, sia delle capacità organizzative del gruppo ed è anche stato possibile, scorrendo i Post inviati durante l’attività, valutare il reale contributo alla performance di gruppo di ogni singolo membro del team.

Nella successive fasi di debriefing è stato possibile analizzare con gli studenti le analogie tra il funzionamento del gruppo di studenti al lavoro su Piazza e quello di un reale gruppo di lavoro aziendale.

E’ stato così possibile introdurre concetti nuovi a partire dall’esperienza vissuta in prima persona dai ragazzi:

  • Il concetto e le modalità di esercizio della leadership in un gruppo,
  • l’importanza dell’organizzazione per il raggiungimento dell’esito finale valutata in termini di efficacia ed efficienza operativa, ad esempio si è valutata la coerenza delle scelte effettuate in vista di un’oculata ripartizione dei compiti fondata su specifiche competenze dei componenti del gruppo,
  • l’utilità della competitività, insita nelle proposte di lavoro dei Tornei delle Case svolti in laboratorio, che portavano ad un confronto su velocità e precisione nella performance dei gruppi e che è risultata essere un formidabile stimolo ad un impegno del singolo gruppo in vista dell’obiettivo comune.

Le attività proposte tradizionalmente a scuola hanno la specifica caratteristica di essere “monotasking”, a scuola si tende ad esigere la massima concentrazione degli studenti su un unico compito assegnato.

La fase di debriefing del Torneo delle Case ha favorito una riflessione relativa al fatto che in ambito lavorativo lo svolgimento di una sola attività per volta e senza distrazioni è un lusso estremamente raro. Nell’esercitazione con Piazza i ragazzi si sono confrontati con un’attività multitasking: infatti, anche dopo l’attribuzione dei sotto-compiti ai singoli era costantemente necessario mantenere il contatto e il coordinamento, per via telematica, con gli altri membri del gruppo.

L’assenza prevista di una studentessa ad una successiva lezione, dove si sarebbe continuata “una partita” del Torneo delle Case, ha portato a riflettere su come la tecnologia può consentire attività di groupware, prescindendo dalla presenza in un unico luogo fisico dei membri del gruppo: la ragazza ha infatti partecipato da casa, cioè da remoto, all’attività.

Un’evoluzione del Torneo delle case è stata quella di inserire una sorta di capitale da gestire per lo svolgimento dell’attività. Si è infatti attribuito ad ogni gruppo una dotazione iniziale di tempo per la richiesta di eventuali consulenze tecniche al docente. Per ogni eventuale richiesta di consulenza al gruppo veniva scalato un tempo di 3 minuti dal capitale assegnato all’inizio. Ciò ha implicato la necessità di decidere volta per volta se chiedere, e “pagare”, l’intervento di consulenza al docente oppure se impegnarsi e trovare autonomamente le risposte ai propri dubbi in Internet. Per aumentare l’autonomia dei ragazzi a riguardo erano state proposte loro esercitazioni propedeutiche sull’uso dei motori di ricerca per il reperimento di documentazione, demo e tutorial (solitamente reperiti su Youtube) e si erano proposte riflessioni sull’attendibilità delle fonti e sulla qualità di quanto rinvenuto.



[i] Visionando la versione integrale del progetto appare immediato il riferimento alla Strategia per la Crescita Digitale presente nell’Agenda digitale italiana. Molti sono anche i riferimenti alla Legge 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti e agli obiettivi che, secondo tale norma, la scuola è invitata a perseguire (http://www.agid.gov.it/agenda-digitale/competenze-…, http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/07/15/…)

[ii] Vedere: http://www.liceotenca.gov.it/progetto/percorso-di-…. Il responsabile della ricerca scientifica per l’Università è la Prof.ssa Paola Parravicini (professore associato confermato) mentre responsabile della convenzione per il Liceo Carlo Tenca è l’autore di questo articolo.

[iii] Con la Scuola collaborano a questo progetto Docenti dell’Università statale di Milano e un giornalista

[iv] la durata prevista della convenzione è di tre anni prorogabili.

[v] J. Hartley, I. K. Davies, “Note-taking: A critical review”, Programmed Learning and Educational Technology, 1978, 15, 207, citato in: W. J. McKeachie, Teaching Tips. Strategies, Research, and Theory for College and University Teachers , 9th Ed., Lexington, MA: D. C. Heath and Co., p. 56

[vi] l’efficacia della lezione passando da una situazione “di monitoraggio in un contesto di ricerca” a classi reali nella scuola secondaria superiore può avere un esito ancora peggiore a causa delle frequenti interruzioni delle stesse. Infatti le lezioni a Scuola sono spesso intercalate dalla lettura di circolari o di comunicazioni del Dirigente scolastico, da comunicazioni di altri studenti, ecc. Inoltre alle classi vengono spesso proposte in successione numerose lezioni relative alle diverse discipline calendarizzate in una stessa giornata con una possibile ulteriore flessione di efficacia nella memorizzazione di quanto spiegato.

[vii] Nello specifico abbiamo proposto i contenuti relativi alla flipped classroom distribuendo via, via agli studenti i video con commento sonoro a cura del docente delle presentazioni digitali delle lezioni che tradizionalmente si svolgevano in classe. Veniva comunque sempre reso disponibile anche il file in formato pdf della presentazione illustrata nei video

[viii] A seguito di una sperimentazione pluriennale, svolta al liceo Carlo Tenca di Milano, le metodologie didattiche e gli strumenti tecnologici impiegati per formare gli studenti alle competenza di cittadinanza si sono evolute e affinate e nell’anno scolastico 2014-’15 tali attività didattiche ideate e sperimentate con i ragazzi sono state proposte e premiate dall’Agenzia Nazionale Giovani e all’UPI (Unione delle Province Italiane) in relazione al Bando relativo all’Iniziativa BE@CTIVE. La ricerca intendeva raccogliere le esperienze più rilevanti realizzate sul territorio italiano ed europeo in materia di politiche giovanili per la promozione della cittadinanza 2.0 http://www.upinet.it/4407/politiche_giovanili/iniz… . Le numerose proposte didattiche da noi inviate sono state apprezzate e alla Scuola è stato assegnato il premio The Best school .

[ix] Per questa attività abbiamo utilizzato oltre a testate on-line europee ed estere anche copie digitali dei quotidiani cartacei forniti alla Scuola con il progetto “il quotidiano in classe” promosso promosso dall’ Osservatorio Permanente Giovani – Editori

[x] il fact checking deriva dalla tradizione del giornalismo professionale: è un metodo empirico per dimostrare se dichiarazioni e fatti sono attendibili. Si fonda sulla raccolta e il confronto di fonti diverse e consente di ottenere un superamento oppure una conferma ai propri dubbi sulla veridicità del fatto considerato

[xi] Per controllare la propria attività agli studenti è stata consegnata una griglia dove dovevano raccogliere dati economici e sulla procedura seguita per svolgere il processo produttivo richiesto. I dati raccolti sono stati poi utilizzati in fase di debriefing

[xii] Il debriefing è la valutazione finale di un processo, è la fase di riflessione con tutta la classe sull’esercitazione svolta.

[xiii] Il commento di una studentessa alla fine della lezione è stata: “non avrei mai pensato che le aziende controllassero così attentamente tutte queste cose…”

[xiv] Piazza è utilizzato da docenti di prestigiose Università come Stanford, UC Barkeley, Princeton, Harvard, ecc.

[xv] Il Torneo delle Case è una competizione presente nella serie di romanzi fantasy di Harry Potter, ideata dalla scrittrice J. K. Rowling

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