Siope+, si completa la digitalizzazione del colloquio ente-tesoriere

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SIOPE+ potrà migliorare la qualità dei servizi di tesoreria, favorendo l’ulteriore integrazione tra sistemi contabili degli enti e procedure di pagamento e supportando lo sviluppo di servizi di pagamento digitali. L’adozione di uno standard unico a livello nazionale può favorire l’eliminazione di eccessive personalizzazioni nel rapporto ente – tesoriere rendendo meno onerosa, per le banche l’erogazione di tali servizi, e più contendibile il relativo mercato

29 Novembre 2016

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Cinzia Simeone e Pasquale Ferro, Banca d'Italia

La possibilità di disporre di informazioni tempestive sui pagamenti e gli incassi degli enti pubblici costituisce il presupposto per il monitoraggio della finanza pubblica. A tale scopo, la Ragioneria Generale dello Stato ha affidato alla Banca d’Italia la realizzazione e la gestione del Sistema Informativo delle Operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE), avviato nel 2006 con l’obiettivo di verificare l’andamento dei flussi di cassa delle amministrazioni pubbliche e di supportare la costruzione tempestiva e coordinata dei conti pubblici.

SIOPE acquisisce le informazioni riguardanti le operazioni di cassa delle Pubbliche Amministrazioni “automaticamente”, dalle segnalazioni effettuate dai tesorieri che le eseguono, senza chiedere agli enti l’elaborazione di appositi dati e prospetti. Tale caratteristica ha contribuito in misura significativa a migliorare il monitoraggio e la trasparenza della finanza pubblica, consentendo, inoltre, di contrarre i tempi di redazione dei documenti sui dati di cassa e di accelerare il processo di digitalizzazione e armonizzazione delle procedure di bilancio degli enti.

A decorrere dal 2017 la rilevazione SIOPE sarà estesa a nuove categorie di enti (i Consigli regionali, le Istituzioni degli enti locali, i consorzi di enti locali e tutti gli enti regionali in contabilità finanziaria) e adotterà la codifica del piano dei conti integrato prevista dalla riforma contabile degli enti territoriali (circa 3.500 voci).

Dal SIOPE al SIOPE+

Dal 2015, con l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica per i fornitori delle amministrazioni pubbliche, il quadro informativo della spesa pubblica si è arricchito con l’istituzione della Piattaforma di Certificazione dei Crediti (PCC), la base dati della Ragioneria Generale dello Stato che riceve, censisce e controlla le fatture elettroniche emesse, mettendole a disposizione delle amministrazioni debitrici.

I dati sulle fatture presenti nella piattaforma PCC non consentono – in assenza di apposite segnalazioni da parte degli enti sui pagamenti effettuati – la verifica dei tempi di pagamento dei debiti commerciali, sottoposti a una speciale disciplina comunitaria, che prevede che gli stessi vengano estinti entro 30-60 giorni. Le segnalazioni dei tesorieri a SIOPE, concepite per un monitoraggio macroeconomico della finanza pubblica, sono effettuate, invece, su base aggregata e non contengono riferimenti alle fatture poste in pagamento.

In un quadro più in generale, la crescente esigenza di rendere più efficace e trasparente la finanza pubblica genera fabbisogni informativi sempre nuovi, legati, ad esempio, alla qualità della spesa e all’efficienza delle amministrazioni, alla trasparenza e alla confrontabilità dei conti pubblici, al rispetto della normativa sugli appalti.

Le novità di SIOPE+

In tale contesto, il progetto SIOPE+ introduce un’importante innovazione nella gestione delle informazioni utili al monitoraggio dei flussi finanziari pubblici. Inserendosi nell’ordinario iter di erogazione delle spese e di acquisizione delle entrate SIOPE+ avrà a disposizione il massimo livello di dettaglio informativo, contenuto nei documenti emessi dagli enti per contabilizzare pagamenti (mandati) e incassi (reversali).

A tal fine, il disegno di legge di bilancio, in fase di discussione parlamentare, ha previsto che le amministrazioni pubbliche siano tenute a ordinare incassi e pagamenti al proprio tesoriere o cassiere utilizzando esclusivamente ordinativi informatici emessi secondo lo standard definito dall’AgID e trasmessi per il tramite dell’infrastruttura SIOPE+. L’integrazione di tali dati con quelli in possesso dalla piattaforma PCC permetterà di monitorare i tempi di pagamento delle fatture, di fornire informazioni più generali sulla classificazione economica delle spese e, in prospettiva, di seguire il ciclo attivo e passivo delle PA nelle diverse fasi.

SIOPE+ conserva la caratteristica di acquisire informazioni “automaticamente”, liberando gli enti dall’obbligo di provvedere alla continua trasmissione di dati, che costituisce la principale criticità dell’attuale sistema di monitoraggio dei debiti commerciali e dei relativi tempi di pagamento e richiede la comunicazione, da parte di ciascuna PA, dei dati riferiti ai pagamenti eseguiti, tramite appositi canali trasmissivi previsti dal sistema PCC.

Il nuovo standard OPI

Presupposti per il funzionamento del sistema sono la dematerializzazione e la standardizzazione del colloquio tra AP e tesoriere, previsti dal disegno di legge di bilancio. A tal fine, l’AgID sta aggiornando le regole tecniche per l’emissione dell’ordinativo informatico di pagamento e incasso (OPI) per tener conto delle novità introdotte a tale proposito dal SIOPE+. Per rendere effettivo il monitoraggio dei tempi di pagamento dei debiti commerciali il nuovo standard OPI introduce un set di dati più ampio che comprende i riferimenti alla fattura in pagamento.

Agli enti che non fossero in grado di aggiornare i propri sistemi informatici in tempo per l’adozione OPI, saranno messe a disposizione gratuitamente le funzionalità necessarie per aderire al sistema (predisposizione dell’ordinativo informatico e trasmissione a SIOPE+).

I benefici attesi

Oltre che sulla qualità delle informazioni utili all’osservazione della finanza pubblica, SIOPE+ potrà avere impatti positivi anche sull’efficienza del sistema dei pagamenti pubblici: attraverso la completa dematerializzazione del colloquio ente-tesoriere potrà migliorare, in linea generale, la qualità dei servizi di tesoreria, favorendo l’ulteriore integrazione tra sistemi contabili degli enti e procedure di pagamento e supportando lo sviluppo di servizi di pagamento digitali. L’adozione di uno standard unico a livello nazionale può, inoltre, favorire l’eliminazione di eccessive personalizzazioni nel rapporto ente – tesoriere rendendo meno onerosa, per le banche l’erogazione di tali servizi, e più contendibile il relativo mercato.

Le prossime tappe

La realizzazione del progetto prevede un avvio sperimentale su un gruppo pilota di banche ed enti, e la partenza a regime di Regioni, province e Comuni dal gennaio 2018, attraverso un rilascio scaglionato nel corso dell’anno per le diverse categorie di enti. Gradualmente, attraverso successivi decreti del Ministero dell’economia e delle finanze, SIOPE+ sarà esteso a tutte le Amministrazioni pubbliche.

In una prima fase, l’intermediazione di SIOPE+ non dovrà incidere sulla natura del rapporto tra ente e tesoriere, per cui i controlli effettuati dall’infrastruttura gestita dalla Banca saranno prevalentemente “non bloccanti”; eventuali anomalie riscontrate nei dati saranno segnalate al mittente attraverso “warning” per la successiva regolarizzazione. Tale scelta rispecchia l’esigenza di privilegiare, soprattutto nella fase di avvio, l’efficienza operativa del nuovo sistema. Successivamente si potrà valutare, sulla base dell’esperienza maturata, se rendere alcuni di questi controlli “bloccanti”, al fine di elevare la qualità dei dati raccolti.

SIOPE+ è un progetto ad alta valenza innovativa che, in coerenza con lo spirito dell’agenda digitale, realizza un nuovo modello operativo per il sistema dei pagamenti pubblici, con rilevanti impatti sul modus operandi delle amministrazioni pubbliche. La complessità del disegno e la rilevanza degli obiettivi strategici di cui il progetto si fa portatore suggeriscono un attento monitoraggio delle fasi di implementazione e l’attivazione di ogni strumento utile a facilitare gli adempimenti in carico alle amministrazioni pubbliche e ai relativi tesorieri.

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