Le smart city sono “sistemi di sistemi”. Per governarle ci vogliono infrastrutture e servizi che abilitino la co-progettazione

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Nel disegno dello sviluppo della Smart City, un ruolo fondamentale viene ricoperto dalle aziende che erogano i servizi basilari della città: illuminazione, trasporti, rifiuti, ecc. Abbiamo chiesto a Francesco Profumo oggi Presidente di IREN che parteciperà al convegno del 17 ottobre pomeriggio “Gestione più efficiente dei servizi essenziali: multiutilities a confronto” di raccontarci qual è la visione di una multiutility smart e come questa visione entra in relazione con il tema più ampio della Smart City.

23 Settembre 2013

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Francesca Battistoni

Nel disegno dello sviluppo della Smart City, un ruolo fondamentale viene ricoperto dalle aziende che erogano i servizi basilari della città: illuminazione, trasporti, rifiuti, ecc. Abbiamo chiesto a Francesco Profumo oggi Presidente di IREN che parteciperà al convegno del 17 ottobre pomeriggio “Gestione più efficiente dei servizi essenziali: multiutilities a confronto” di raccontarci qual è la visione di una multiutility smart e come questa visione entra in relazione con il tema più ampio della Smart City.

Lei è uno dei maggiori evangelizzatori del concetto di smart city nel nostro Paese. Quale è la visione che ci racconterà a Smart City Exhibition 2013, questa volta dal punto di vista delle aziende che erogano servizi fondamentali alle città?

Nel concetto stesso di Smart City risiede la visione di territorio come “sistema di sistemi”,un luogo in cui si intersecano ciò che chiamiamo globale e ciò che percepiamo come locale e che si definisce grazie alle forme di specializzazione e di interconnessione che riesce a promuovere e incoraggiare.
Le Multiutilities rivestono un ruolo fondamentale nel proprio territorio, non solo come fornitori di servizi, ma come abilitatori e facilitatori di questo “sistema di sistemi”.
A partire dal territorio, va costruito e incoraggiato un legame sinergico tra le istituzioni, le realtà industriali, piccole e grandi, gli attori accademici, il mondo della ricerca e dell’innovazione.
La necessità di interconnessione richiede la volontà di promuovere uno sviluppo sostenibile attraverso l’introduzione di componenti smart, dove per smartness si intende la capacità di far interagire il mondo virtuale dei dati con le infrastrutture fisiche, le reti e i servizi. Un’interazione che offre al cittadino la possibilità di trasformarsi da fruitore ad attore e al territorio la possibilità di costruire occasioni di crescita, anche in termini occupazionali.
Il miglioramento della qualità della vita è, infatti, l’obiettivo fondamentale sotteso ai valori della sostenibilità ambientale, economica e sociale che Iren promuove attraverso i suoi servizi, le attività di ricerca e sviluppo e di innovazione, volte a migliorare sia i servizi, sia i processi aziendali, aumentando la capacità dell’azienda di analizzare e prevedere i fenomeni, sviluppando la consapevolezza interna ed esterna e quindi la responsabilità delle proprie azioni. 

Che tipo di servizi/soluzioni intelligenti bisogna pensare per aumentare la qualità dei servizi erogati?

Se con smartness intendiamo la capacità di comprensione e previsione di fenomeni complessi, possiamo delineare il ruolo di una data-driven company, ossia di un’azienda le cui scelte sono guidate da un’attenta analisi dei dati che essa stessa produce in maniera capillare e che raccoglie, in una continua interazione, dai propri interlocutori, interni ed esterni. Dati che accrescono la trasparenza, la consapevolezza e la responsabilità aziendale, così come quella individuale e collettiva.
In questa logica è importante pensare a linee di azione orientate alle esigenze del cliente e del territorio: dalla deburocratizzazione dei processi alla dematerializzazione dei documenti, dallo sviluppo di servizi e tecnologie innovative in ambito energetico e ambientale, al potenziamento delle infrastrutture di rete e di comunicazione (es. smart grid, smart metering, strumenti di telelettura e telegestione), per lo scambio di dati provenienti dalle reti e dai clienti; dalla promozione di una maggiore consapevolezza sulla produzione e distribuzione delle risorse naturali, all’analisi delle dinamiche di mercato e dei consumi energetici.
La promozione di servizi user-centered designed, anche attraverso progetti pilota che consentono un’analisi di medio/lungo termine dei modelli di comportamento, permette di favorire la crescita non solo dei consumers ma anche dei prosumers, in grado di contribuire alla sostenibilità, allo sviluppo e agli obiettivi dell’Europa 2020.
Lo scambio e l’analisi dei dati, nell’intreccio azienda-cliente-territorio, permette di costruire modelli previsionali, di sviluppare sistemi adattativi, di promuovere processi di decision-making complessi, di progettare una comunicazione chiara e trasparente verso i cittadini.

Su cosa si fonda la sostenibilità di un’azienda multiutility oggi?

Bisogna agire sui diversi livelli della catena di produzione, distribuzione e di recupero e riciclo delle risorse energetiche, in una prospettiva che integra la dimensione ambientale a quella sociale ed economica .
La sostenibilità ambientale vuole essere anche economica, perché l’ottimizzazione dei processi di produzione, distribuzione e vendita dell’energia, insieme ai servizi e alle tecnologie innovative che favoriscono l’efficienza energetica, riducono i consumi di risorse naturali e contribuiscono a diminuire l’impatto ambientale, sono parte di un modello che si definisce sostenibile.
La sostenibilità è sostenibilità sociale perché pone al centro il cliente, che diventa fonte di nuove ed innovative strategie di business, nella progettazione di servizi che lo conducano sempre più a diventare soggetto consapevole dei propri bisogni presenti e futuri e delle proprie azioni di consumo.  Nuove strategie di business di cui il cittadino-cliente diventa co-progettista.

Quanto conta la gestione delle multiutilities per la smartness di una città?

Influendo su sfere così rilevanti della nostra vita, le multiutilities possono giocare un nuovo ruolo e assumere una moderna connotazione se orientano le proprie strategie e la gestione per supportare il territorio nella co-progettazione di una città intelligente, definendo un piano di sviluppo, le priorità di intervento, l’integrazione e il coordinamento delle tecnologie, la costruzione del sistema di scambi e interazioni di dati, il tutto per continuare ad adeguare i propri servizi alle esigenze dei cittadini e delle imprese.
In questo orientamento le reti e le infrastrutture possono essere costruire e gestite per essere anche “sensori” dei bisogni del territorio e delle comunità e, attraverso le tecnologie ICT, diventare strumenti abilitanti per definizione dei piani di sviluppo e delle priorità di intervento.

 
Il convegno “Gestione più efficiente dei servizi essenziali: multiutilities a confronto” metterà a confronto le esperienze di utilities che hanno introdotto nella loro operativita’ soluzioni intelligenti che hanno cambiato la qualità del servizio erogato e le performance della città stessa. Vi aspettiamo a Smart City Exhibition!

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