Tecnologia in aula, cinque modi per collaborare meglio

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La tecnologia come strumento di collaborazione è la risorsa che muove la nostra economia verso il futuro. Ecco cinque suggerimenti per garantire che la tecnologia favorisca la collaborazione in aula per migliorare la qualità dell’insegnamento

30 Settembre 2016

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Carla Conca Sales Manager Visual Instruments di Epson Italia

Secondo un rapporto pubblicato da EdTechX, il principale evento internazionale per il mondo dell’education, solo il 2% del settore della formazione a livello mondiale è digitalizzato. Infatti, nonostante i finanziamenti alla scuola siano cresciuti nel tempo, non riescono ancora a coprire in maniera completa tutti i bisogni. La formazione continua è però diventata la norma ed è indispensabile investire nelle tecnologie adatte a garantire che gli studenti e il personale ne traggano il massimo vantaggio.

Grazie alla stretta collaborazione con le scuole per portare la tecnologia collaborativa nelle aule, Epson partecipa attivamente alla preparazione degli studenti a un ambiente sempre più digitalizzato e aiuta gli insegnanti con strumenti semplici da usare. L’utilizzo della tecnologia è sicuramente un vantaggio, ma ciò che offre il vero valore aggiunto è il modo in cui consente l’interazione e la collaborazione tra insegnanti e ragazzi. La maggior parte dell’innovazione viene dalla collaborazione ed è il futuro dell’economia.

Di seguito cinque piccoli suggerimenti per garantire che la tecnologia favorisca la collaborazione in aula, al fine di migliorare la qualità dell’insegnamento.

1) Investire in tecnologia collaborativa

La formazione non è solo conoscenza, ma anche apprendimento attraverso la collaborazione. Molte persone si stanno rendendo conto di quante limitazioni pongano le tecnologie di apprendimento che non sono incentrate sull’interazione e sulla collaborazione. Noi ci fidiamo della tecnologia collaborativa, ad esempio dei videoproiettori interattivi, perché abbiamo visto con i nostri occhi come favoriscono la relazione tra studenti e insegnanti nell’ambiente di apprendimento.

Lo hanno anche confermato molti docenti che li hanno utilizzati in prima persona, come Livia Petrone della scuola elementare di Villanova di Bernareggio: “Grazie a questa svolta digitale i ragazzi possono sviluppare più velocemente una propria autonomia di lavoro, diventando degli interlocutori attivi, anche tramite l’utilizzo di strumenti come i videoproiettori, che diventano un compagno con cui dialogare, divertirsi e imparare”

2) Rendere produttivo l’investimento

Le scuole non devono più acquistare dispositivi aggiuntivi per facilitare l’interazione. Molte delle tecnologie di oggi utilizzano il Wi-Fi/Bluetooth per connettersi ad altri dispositivi. In questo modo le persone possono partecipare alle attività direttamente dal proprio smartphone o computer, possono condividere facilmente i file oppure inserire note sui documenti e tutto ciò che serve a realizzare un apprendimento flessibile e collaborativo. Non appena la modalità “Bring Your Own Device” (BYOD) diventerà una realtà diffusa anche nelle aule italiane, la flessibilità sarà solo uno dei vantaggi. Le scuole riusciranno così a trasformare quello che è sempre stato considerato un motivo di distrazione in uno strumento di apprendimento e ciò sarà senz’altro un’ottima soluzione.

3) Porre l’attenzione sulle persone che utilizzano la tecnologia, anziché sulla tecnologia stessa

Un recente rapporto dell’OCSE sull’integrazione della tecnologia nell’apprendimento fa riferimento ai corsi online come prezioso alleato per gli insegnanti attenti a una formazione basata sulla ricerca, sulla risoluzione dei problemi e sul lavoro di gruppo.

La risposta degli insegnanti che li utilizzano quotidianamente nelle aule è chiara: sono d’accordo nell’affermare che di per sé la tecnologia non è una soluzione, ma consente loro di adattare i corsi alle esigenze specifiche dei loro studenti, aumentando l’interattività e creando lezioni incentrate sullo studente, anziché sul docente.

4) Rivedere gli approcci precedenti

L’innovazione e la digitalizzazione servono a cogliere nuove opportunità per rivedere il modo in cui si è sempre operato e la formazione non fa eccezione. La Commissione Europea sta sostenendo appieno l’innovazione e la tecnologia per il futuro dell’economia europea e iniziative di formazione orientate alla tecnologia sono considerate fondamentali per ridare impulso a molti settori.

5) Dare agli studenti la possibilità di adattarsi all’ambiente lavorativo del futuro

L’innovazione e la digitalizzazione stanno apportando enormi cambiamenti sul posto di lavoro e le competenze dovranno adattarsi con un ritmo altrettanto rapido.

Se oggi gli studenti devono stare al passo con l’evolversi delle competenze necessarie per il futuro, domani dovranno avere anche la capacità di farsi carico del proprio apprendimento individuale e del proprio sviluppo personale. Ma non dovranno farlo autonomamente. Sempre più scuole si stanno rendendo conto dei vantaggi della tecnologia come strumento di collaborazione: una risorsa che muove la nostra economia verso il futuro.

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