Smarter Cities…secondo IBM
Il Programma delle Nazioni Unite per gli Insediamenti Umani nel suo report “State of the world’s city 2011” è stato chiaro: le città ospitano la maggior parte della popolazione mondiale. E il trend è in ascesa, i centri urbani continuano a crescere, consumare e inquinare in proporzione. Intervenire sulle città, riuscire a renderle più efficienti, sicure e produttive vorrebbe dire quindi migliorare la qualità della vita di milioni di persone. Ed è per questo che IBM, sorretta dalla sua visione dello “Smarter Planet”, da più di tre anni sta investendo sul programma “Smarter Cities” in tutto il mondo. In Italia ha già toccato più di cento città, siglando dodici protocolli strategici, avviando diversi progetti di innovazione e consolidando una comunità di circa 40 città in partnership con FORUM PA.
17 Ottobre 2012
Redazione FORUM PA
Il Programma delle Nazioni Unite per gli Insediamenti Umani nel suo report “State of the world’s city 2011” è stato chiaro: le città ospitano la maggior parte della popolazione mondiale. E il trend è in ascesa, i centri urbani continuano a crescere, consumare e inquinare in proporzione. Intervenire sulle città, riuscire a renderle più efficienti, sicure e produttive vorrebbe dire quindi migliorare la qualità della vita di milioni di persone.
Ed è per questo che IBM, sorretta dalla sua visione dello “Smarter Planet”, da più di tre anni sta investendo sul programma “Smarter Cities” in tutto il mondo. In Italia ha già toccato più di cento città, siglando dodici protocolli strategici, avviando diversi progetti di innovazione e consolidando una comunità di circa 40 città in partnership con FORUM PA.
Il contesto in cui le città operano diventa sempre più sfidante non solo per complessità, ma anche perchè subisce costanti evoluzioni, per cause spesso esogene dalla volontà o dai desideri della comunità interessata. Pertanto, nel dialogo con una città e la sua Amministrazione è necessario di volta in volta sapere interpretare le esigenze del presente, guardando al futuro ed ascoltando i bisogni dei cittadini, per poter ottenere la loro soddisfazione e consenso e nel contempo ottimizzare risorse economiche limitate.
Appunto come offrire di più, in termini di qualità e personalizzazione, con meno…questa è la grande sfida delle città italiane e non solo. Come l’IT può venire incontro a questo proposito, avviando un processo di innovazione capace di ripagarsi in tempi brevi? Intervenendo in modo prioritario in aree critiche capaci di liberare risorse è secondo noi possibile. Queste aree sono: l’elusione ed evasione, per recuperare denaro; la gestione oculata degli asset (identificare il patrimonio, le sue caratteristiche, gestirlo e manutenerlo correttamente può significativamente abbattere i costi); lo sviluppo di nuovi servizi, ritagliati sulle caratteristiche della città può permettere nuove entrate.
Si tratta quindi di riuscire a bilanciare le 3 leve, in accordo con gli obiettivi della città.
Questo però non basta, è necessario saper anche guardare ai fenomeni che si stanno manifestando e che già tracciano la rotta di nuovi cambiamenti. La città sta divenendo uno spazio più ampio rispetto ai meri confini dell’Amministrazione Comunale lasciando il passo al Sistema Urbano. Le aree metropolitane sperimentano un forte deficit infrastrutturale, in particolare per quanto concerne la mobilità, non solo urbana, il degrado di ampi quartieri nelle periferie storiche, le trasformazioni dei modelli abitativi. I sistemi di città piccole e medie richiedono invece di essere meglio strutturati nella loro articolazione multiregionale, rafforzando le relazioni di complementarità e sinergia tra i singoli centri e le connessioni con le reti globali.
Inoltre, è ormai un dato di fatto che le pubbliche amministrazioni comunali con meno di 5.000 abitanti dovranno raggrupparsi e tali aggregazioni dei piccoli comuni dovranno, entro quest’anno, mettere in comune almeno tre delle nove funzioni fondamentali indicate dall’art.19. Le Regioni, inoltre, saranno chiamate a un vero e proprio riordino del territorio.
E’ evidente che in questa situazione l’infrastruttura tecnologica risulterà fondamentale per facilitare l’integrazione dei servizi e più banalmente anche solo lo scambio di informazioni tra gli stessi enti. Una serie di servizi e funzioni potranno anche essere erogati in modalità cloud determinando risparmi economici diretti, grazie all’utilizzo di apparati tecnologici, e indiretti derivati dalla riduzione di attività tecnica/tecnologica di formazione e aggiornamento del personale.
Centrale, nel sistema urbano, resta la “Governance”, ovvero la capacità di seguire a livello territoriale come le indicazioni vengano interpretate e tradotte in servizio per il cittadino. A supporto della governance si collocano tutti quei sistemi o motori di intelligence in grado di misurare, interpretare, pianificare e anticipare i fenomeni, come l’IBM Intelligent Operations Center for Smarter Cities, una nuova soluzione studiata per aiutare le città, di ogni dimensione, ad ottenere una visione complessiva delle informazioni dislocate nei diversi dipartimenti e nelle agenzie che lavorano per la città stessa. Grazie all’applicazione di modelli analitici avanzati ai processi delle attività amministrative locali – gestiti attraverso un unico punto di comando centrale – le città saranno in grado di prevedere i problemi, rispondere alle situazioni di crisi e gestire al meglio le risorse.