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Simona Vellani: “Non possiamo pensare di non sfruttare quanto la tecnologia ci può dare”

Simona Vellani: “Non possiamo pensare di non sfruttare quanto la tecnologia ci può dare”
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L’intervista di Gianni Dominici a Simona Vellani, Marketing Director di Pure Storage. L’emergenza sanitaria ci ha portato sicuramente a riconsiderare l’importanza dell’interazione sociale e la necessità di gestire al meglio la cosiddetta “fatica da schermo”. Occorre quindi costruire per il futuro un sistema ibrido, dove a una recuperata interazione “in presenza” si dovrà affiancare un’esperienza digitale migliorata

23 Febbraio 2021

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Redazione FPA

Simona Vellani: “Non possiamo pensare di non sfruttare quanto la tecnologia ci può dare”

L’emergenza sanitaria ha sicuramente posto tutte le organizzazioni di fronte ad una situazione nuova dal punto di vista lavorativo, favorendo la digitalizzazione per lavorare in smart working e spingendo, in questo come in altri campi, a ripensare le modalità di interazione. Questi mesi, quindi, sono stati il volano della trasformazione digitale, specialmente nella PA, ora però occorre prepararsi al prossimo futuro che sembrerebbe andare verso un modello ibrido tra interazione in presenza e lavoro in digitale.

In questa puntata Gianni Dominici intervista Simona Vellani, Marketing Director di Pure Storage, che ci offre la sua visione basata su una lunga esperienza aziendale ed internazionale. Partiamo proprio da una constatazione di scenario internazionale: anche in paesi culturalmente diversi dall’Italia, come quelli dell’Europa del nord, la risposta alla pandemia ha richiesto un profondo sforzo da parte di tutti, specialmente nel confrontarsi sulla gestione dei problemi emersi in questi mesi.

“Abbiamo sempre prestato attenzione alle esperienze dei clienti, ma eravamo molto focalizzati sul prodotto” esordisce Vellani, parlando proprio della necessità di confronto con altre realtà per andare incontro ai problemi emersi durante la pandemia. In questi mesi invece “ci siamo reinventati come soggetto collettore di esperienze legate all’utilizzo della tecnologia” continua Vellani, a riprova di quanto fondamentale sia stato per le organizzazioni andare oltre il semplice trasferimento nozionistico in tema digitale.

“Bisogna ora migliorare la qualità delle relazioni in digitale”, spiega Vellani, sottolineando come, essendo la realtà a richiederlo, sia ormai impossibile ritardare ulteriormente un aggiornamento delle competenze, così come una nuova modalità di comunicazione. Soprattutto quando si parla di PA, “non possiamo pensare di non sfruttare quanto la tecnologia ci può dare” conclude Vellani, puntando su mobilità del dato, cloud computing e intelligenza artificiale.

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