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Il progetto Sapienza Digital Library per il riuso dei documenti digitali: sfide e opportunità.
La Sapienza Digital Library è un progetto di ricerca nato da uno sforzo comune della Sapienza Università di Roma e del Consorzio interuniversitario CINECA. La digital library (sapienzadigitallibrary.uniroma1.it) al momento raccoglie 19 collezioni, composte da più di 11.000 risorse rappresentate da circa 500.000 oggetti. I materiali digitali raccolti abbracciano diverse tipologie di formato e testimoniano sia il respiro multidisciplinare dei contenuti, che il lavoro di cura digitale delle diverse organizzazioni della Sapienza: dipartimenti, biblioteche e musei. La Sapienza Digital Library custodisce e conserva i materiali digitali nel lungo termine, offrendo specifici servizi tecnologici di raccolta, archiviazione e disseminazione.
La conservazione digitale a lungo termine garantisce che tali materiali possano essere riusati, non solo nell'immediato presente, ma anche nel lontano futuro.
Il seminario dimostrerà come il progetto, avendo adottato misure specifiche in fase di creazione dei contenuti digitali e avendo seguito linee guida e standard internazionali ben consolidati in questo campo, sia in grado di essere interoperabile, sia con altri sistemi tecnologici, che con le esigenze legate al paradigma dei Linked Open Data. Terminata la fase sperimentale, l’offerta per gli utenti si estenderà in modo consistente, con le collezioni di libri delle biblioteche della Sapienza, digitalizzate nell’ambito del progetto Google Book.
Sapienza verso il Mobile
Il crescente utilizzo di smartphone e tablet, ha cambiato il modo attraverso il quale l’utente, fa ricerche o consulta documenti. La diffusione dei nuovi device, pone all’attenzione verso l’adeguamento dei contenuti. A tal proposito Sapienza si allinea con il nuovo trend grazie alla realizzazione del proprio portale in modalità responsive, cioè un sito capace di adattarsi a tutti i formati, per mezzo di un sistema, in grado di riconoscere il tipo di device utilizzato, e grazie allo sviluppo di un chiosco ufficiale di Ateneo volto a contenere e distribuire contenuti multimediali.
E-learning e MOOC nuove frontiere dell’innovazione per la formazione
Stato dell’arte del servizio E-learning offerto da Sapienza Università di Roma.
Considerare la tecnologia come risorsa fondamentale per lo sviluppo delle nuove metodologie didattiche e di apprendimento.
Caratteristiche principali dell’E-learning moderno rivolte verso i contenuti, la fruibilità, e l’interattività docente-studente.
SAPIEXPO, il marchio Sapienza per Expo 2015
In occasione di Expo 2015 Sapienza ha creato il marchio SapiExpo, patrocinato dall’Esposizione Universale stessa e dal Comitato Scientifico dell’Expo, con lo scopo di rappresentare le proprie eccellenze, ma anche, e soprattutto, di promuovere la propria futura attività di ricerca nei numerosi ambiti connessi al food e alla sostenibilità, secondo il concetto guida dell’Esposizione “Feeding the Planet. Energy for Life”.
SapiExpo è quindi un progetto che si articola su numerosi eventi ed iniziative iniziati a febbraio 2014, che mira a creare un “tavolo di lavoro permanente” tra accademia, impresa, territorio e cittadini per favorire il confronto su una serie di temi importanti quali la promozione del modello alimentare Mediterraneo, con tutto ciò che rappresenta in termini di educazione ad uno stile di vita “biologicamente” corretto, la valorizzazione delle tradizioni e della cultura eno-gastronomica, la sicurezza alimentare (security and safety), la prevenzione delle malattie cronico-degenerative, l’innovazione (con la ricerca, la tecnologia e l’impresa) dell’intera filiera alimentare, i nuovi modelli di packaging sostenibile, innovativi paradigmi economici basati sulla ruralità e l’agricoltura 2.0.
In questo contesto diventa essenziale coniugare i temi proposti per EXPO2015 con quelli previsti nell’ambito di Horizon 2020, proponendo ricerche innovative che possano rispondere alle sfide sociali proposte in ambito europeo e agli obiettivi della strategia EU2020.
COVA: monitoraggio e valorizzazione dei beni archeologici minori
Il progetto COVA, sviluppato dallo spin off WSense, nasce per la valorizzazione dei monumenti minori, attraverso la ricostruzione virtuale del monumento con una tecnica fotografica semplice, economica, ma efficace che produce un modello tridimensionale.
La disponibilità dei modelli 3D è la premessa per realizzare visite interattive da remoto attraverso Internet o applicazioni di realtà aumentata che rendano la visita in situ più ricca ed avvincente.
COVA ha recentemente lanciato un progetto di crowdfunding sulla piattaforma Eppela relativa alla storica Salara di Bologna, antico magazzino del sale.
Al termine della campagna, che avrà la durata di 40 giorni, sarà rilasciato un modello di realtà virtuale e un’applicazione di realtà aumentata per la Salara di Bologna, la ricostruzione digitale dell’antico magazzino consentirà da un lato di monitorarne lo stato di conservazione e dall’altro ne restituirà la fruizione ad un pubblico più ampio, consentendo la valorizzazione dell’opera stessa.
My Campus L’università che vorrei – Premiazione dei vincitori
Con l’iniziativa My Campus La Sapienza ha voluto promuove il diretto coinvolgimento degli studenti nell’implementazione di soluzioni finalizzate ad un concreto miglioramento della fruizione dei servizi da parte della Community Sapienza.
I progetti ammissibili riguardavano proposte innovative e digitali inerenti qualsiasi ambito tecnologico e innovativo, con particolare attenzione al design di prodotti e servizi ad alto tasso di usabilità e di accessibilità, all’empowerment dei cittadini/studenti, a nuove strategie di sensibilizzazione e promozione del benessere sociale, a nuove metodologie di partecipazione dei cittadini, alle soluzioni ICT (Information and Communication Technologies).
I 3 progetti vincitori saranno premiati con € 6.250,00 e la possibilità di sviluppare concretamente il progetto anche in connessione con IBM, Fondazione Eli Lilly e Centro Infosapienza.
Con questa iniziativa Sapienza vuole promuovere all’interno della sua comunità una strategia di innovazione sociale e di coinvolgimento dei suoi utenti, con l’intenzione di ricevere “dal basso”, direttamente dai suoi principali e più importanti fruitori, stimoli e suggerimenti per migliorarsi e migliorare la vita di comunità, in un costante processo di co-creazione di contenuti e servizi.
Biblioteche aperte: l’accesso unificato ai servizi per un nuovo approccio condiviso in rete
La rivoluzione digitale in corso incide sui servizi culturali delle biblioteche della Sapienza, protagoniste nella accelerazione delle trasformazioni al fine del miglioramento della efficienza dei servizi e della semplificazione del rapporto con i cittadini, e in particolare con gli studenti della Sapienza.
Si intende presentare un progetto che ha i seguenti obiettivi:
– semplificare il sistema di autenticazione degli studenti consentendo agli studenti di utilizzare credenziali unificate per l’accesso ai servizi delle biblioteche, come già avviene per gli altri servizi (e-mail studenti, wi-fi, moodle, etc.);
-riutilizzare le informazioni anagrafiche degli studenti al momento dell’iscrizione all’università;
– gestire parte delle informazioni relative alla carriera per profilare i servizi utente;
– viceversa, utilizzare parte delle informazioni relativa alla “situazione utente” per creare degli alert sulla carriera dello studente.
– Utilizzare il badge studenti come titolo di accesso alle biblioteche dell’Ateneo.
Il software utilizzato dalle biblioteche è Sebina Open Library (SOL), della Data Management Spa. Sapienza ha un sistema di autenticazione e di gestione delle carriere didattiche denominato Infostud.
Un accesso unificato ai servizi per gli studenti, dunque, è parte di un progetto ampio di evoluzione verso un nuovo approccio condiviso in rete, per uno sviluppo della cultura e della creatività dei giovani cittadini durante il loro percorso di formazione.
MASTRO-STUDIO: accesso ai dati mediato da ontologie
L’accesso ai dati mediato da ontologie è un nuovo paradigma che ha le seguenti caratteristiche:
1) pone la semantica (ontologia) di un sistema informativo al centro del sistema;
2) collega in modo formale (mediante mapping) l'ontologia con le fonti di dati (documenti, archivi elettronici, basi di dati, ecc.) presenti nel sistema informativo;
3) consente l'accesso alle informazioni del sistema sulla base della ontologia.
I vantaggi di un sistema di questo tipo sono molteplici: alle informazioni si accede avviene mascherando totalmente l'utente da problemi del tipo: dove sono le informazioni che cerco? Come sono strutturati i dati che mi interessano? Come faccio a mettere insieme dati che sono gestiti da applicazioni diverse? Il tutto avviene senza la necessità di ristrutturare o re-ingegnerizzare le applicazioni attuali. Infatti, la soluzione tecnica proposta si fonda sul concetto di integrazione virtuale, che convive con le strutture informatiche pre-esistenti, ed è perciò non-invasiva rispetto alle applicazioni ed alle infrastrutture ICT operanti nel sistema operazionale dell’organizzazione.
Lo scopo di questo seminario è illustrare e dimostrare il sistema MASTRO-STUDIO, che è uno dei pochi sistemi a livello internazionale atto a gestire il paradigma dell’accesso ai dati mediato da ontologie. MASTRO-STUDIO è in grado di supportare l’utente nella definizione dell’ontologia e dei mapping, e di offrire il servizio di rispondere alle query poste sulla base dell’ontologia. Ragionando sull’ontologia stessa e sui mapping, il sistema è in grado di riformulare la query e di ottenere il risultato espresso nei termini familiari all’utente. La dimostrazione del sistema si basa su alcune applicazioni già sviluppate in ambito pubblica amministrazione.
La gestione informatica dei documenti come strumento di qualità e di trasparenza: il caso della Sapienza
Si analizzano le modalità con cui la Sapienza ha avviato i processi di accreditamento della qualità della propria offerta formativa rivedendo e migliorando la gestione informatica dei propri flussi documentari, allargando l’uso del sistema di registrazione, classificazione e fascicolazione, realizzando corsi di formazione per il personale sia nell’ottica di formare figure competenti di alto profilo sia con l’obiettivo di allargare le conoscenze di base di tutti gli utenti del sistema di gestione documentale. Si concentrerà l’attenzione sulla rilevanza del fascicolo digitale inteso non solo come fascicolo informatico ai sensi dell’articolo 41 del Codice dell’amministrazione digitale, ma anche come strumento di organizzazione e ordinamento della documentazione amministrativa e di lavoro per le strutture e i responsabili del procedimento. La fascicolazione digitale costituisce infatti lo strumento cruciale per affrontare gli obblighi sulla formazione di archivi digitali che le regole tecniche approvate con dm 3 dicembre 2013 impongono a partire dal luglio 2015. La corretta applicazione di un sistema di classificazione e della conseguente fascicolazione dei documenti richiede tuttavia lo sviluppo di linee guida che tengano conto della natura specifica della produzione documentaria di ciascun ente e struttura.
Soluzioni Cloud Based per le PA: Disaster Recovery e Business Continuity
Aruba, società leader in Italia per i servizi Web ha ampliato dal 2011 la sua offerta con servizi Cloud proponendo Public e Private Cloud, Object Storage, servizi managed e un programma dedicato ai partner. Questi servizi sono forniti non solo per le PMI e grandi azienda ma anche per le PA.
Seguendo la necessità di avere servizi flessibili ed economici da un lato, e la possibilità di utilizzare una tecnologia robusta e consolidata, il Cloud Computing rispecchia la maggior parte delle esigenze di quelle Pubbliche Amministrazioni che richiedono di investire in servizi ICT seguendo un modello che perfettamente si adatta alle richieste delle amministrazioni e dei loro utilizzatori.
Evoluzione, flessibilità, economicità permettono un approccio dinamico al servizio Cloud da parte delle Pubbliche Amministrazioni che necessitano di risparmio ed al contempo di un servizio strutturato che gli permetta di adeguarsi agli aggiornamenti normativi in materia, senza importanti investimenti iniziali snellendo le procedure.
Il Cloud di Aruba nasce sulla base di sempre crescenti esigenze da parte di utilizzatori che richiedono ridondanza dei dati, accessibilità e continuità del servizio garantita; è una finestra sui servizi che le amministrazioni quotidianamente forniscono ai cittadini affidando la propria infrastruttura a mani esperte. Aruba ha una grande esperienza nella gestione dei data center in cui sono ospitati le infrastrutture virtuali, disponendo di un network europeo di data center proprietari (Italia e Repubblica Ceca) e partner (Francia, Inghilterra, Germania) in grado di ospitare più di 60.000 server.
Attenzione: L'iscrizione al workshop va necessariamente confermata presso lo stand Aruba 15 minuti prima dell'inizio del Workshop stesso.