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Mobilità sostenibile: “Viterbo Comune virtuoso” in un racconto per immagini

Viterbo e mobilità elettrica: come diventare un comune "virtuoso" in tempi record
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Viterbo è il primo Comune che ha meritato l’appellativo di “Comune virtuoso” riuscendo ad accedere al Piano della mobilità elettrica messo a disposizione da Enel X. In tempo record sono stati installati i primi 34 punti di ricarica ad uso pubblico previsti dal Protocollo di Intesa. Ecco un racconto per immagini di questa città che punta alla mobilità a zero emissioni anche come elemento di promozione turistica

7 Settembre 2021

Viterbo è il primo Comune che ha meritato l’appellativo di “Comune virtuoso” riuscendo ad accedere al Piano della mobilità elettrica messo a disposizione da Enel X rispettando tutti i requisiti richiesti e che in tempo record è riuscito a installare i primi 34 punti di ricarica ad uso pubblico previsti dal Protocollo di Intesa, per un totale di 42, grazie alla proficua collaborazione con le principali Istituzioni locali, quali l’UNITUS Università degli Studi della Tuscia ed il Tribunale di Viterbo.

Viterbo e mobilità elettrica: come diventare un comune "virtuoso" in tempi record

Per soddisfare i requisiti è necessario che il Comune presenti una delineata organicità dell’infrastrutturazione nel Piano urbano della Mobilità che coinvolga i maggiori enti locali (Università, Tribunali, musei e altri poli di interesse) particolarmente strategici, dimostri una marcata celerità e snel­lezza amministrativa nella gestione dell’intera procedura, favorisca l’incentivazione per l’utilizzo delle infrastrutture, fruisca dell’intero portafoglio di soluzioni Enel X, vigili sul rispetto dell’accessibilità alle infrastrutture e infine riesca ad avviare il processo di elettrificazione della propria flotta.

Obiettivo comune tra Enel X e la Città di Viterbo è contribuire al miglioramento della qualità dell’aria in aree di particolare interesse naturale e paesaggistico, promuo­vendo la mobilità a zero emissioni con la possibilità al tempo stesso di ammirare il patrimonio paesaggistico sfruttando il tempo necessario per una ricarica.

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