“Feel Florence”: guardare al futuro del turismo, tra dati, sicurezza, partecipazione e sostenibilità

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Il settore del turismo sta subendo, ormai da un anno, i pesanti effetti delle misure di sicurezza adottate per rispondere alla pandemia. In un contesto così difficile, il Comune di Firenze ha messo online, nel luglio scorso, la piattaforma di Smart Tourism “Feel Florence”: un modo per guardare al futuro, introducendo nuove soluzioni e nuovi strumenti in un settore che presentava, già prima dell’emergenza, forti criticità nelle città interessate dai grandi flussi turistici. La piattaforma è stata selezionata tra i progetti finalisti dei “Premi Agenda Digitale 2020”

18 Febbraio 2021

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Michela Stentella

Content Manager FPA

Photo by Karsten Winegeart on Unsplash - https://unsplash.com/photos/dXADKgbNfyM

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Dal luglio scorso è online “Feel Florence”, piattaforma di smart tourism sviluppata dal Comune di Firenze, ma estesa a tutti i 42 Comuni dell’area metropolitana. Obiettivo del progetto, nato in ambito PON Metro – Piano Operativo Nazionale città metropolitane 2014-2020, era infatti di realizzare uno strumento integrato per la promozione di iniziative, contenuti e informazioni turistiche dal territorio, risolvendo così il problema della frammentazione di canali, banche dati, contenuti digitali e applicazioni nate nel corso degli anni non solo a livello comunale, ma anche su iniziativa di enti diversi. Insomma, uno strumento per condividere, a livello metropolitano, la progettazione e la presentazione dell’offerta turistica, e collegato anche a VisitTuscany, la piattaforma regionale toscana sul turismo. Ma non solo…

Regolare i flussi turistici: una prospettiva indispensabile nel post-emergenza  

L’idea su cui si basa “Feel Florence” è nata prima dell’emergenza Covid, quando il flusso turistico nelle città d’arte come Firenze interessava milioni di persone e per il capoluogo fiorentino si parlava di oltre 18 milioni di visitatori l’anno. L’obiettivo era, quindi, anche razionalizzare, distribuire e decentrare i flussi di turisti, dotando la app di funzionalità per informare e indirizzare le persone nelle zone meno affollate e proponendo esperienze turistico-culturali alternative. Poi c’è stata la pandemia e tutto è cambiato, come sappiamo, portando su tutto il settore turistico i pesanti effetti delle misure di sicurezza adottate per rispondere all’emergenza.

Ma è proprio nella prospettiva della ripresa post-pandemia che uno strumento di questo tipo può rivelarsi strategico per la ripresa, come sottolinea Cecilia Del Re, Assessora ambiente, innovazione tecnologica, sistemi informativi, del Comune di Firenze: “Abbiamo lavorato in modalità resiliente per ridefinire ed estendere l’utilizzo del portale e della app Feel Florence nella fase dell’emergenza e del post pandemia. Strumenti nati per delocalizzare i flussi e promuovere zone meno note della città in chiave turistica, con contenuti organizzati per guidare i flussi su itinerari insoliti, che assumono nel contesto attuale anche la funzione di contribuire al distanziamento tra i visitatori: un elemento che sarà fondamentale per organizzare i flussi al momento della ripartenza della macchina turistica. Una macchina che è necessario rimettere in moto e ripensare, da un lato intervenendo nell’immediato sostenendo gli operatori nell’affrontare la situazione di crisi, dall’altro cambiando il modello di un settore che presentava già forti criticità a livello di sostenibilità per le città interessate dai grandi flussi turistici”.

In sostanza, se inizialmente il monitoraggio dei flussi e l’orientamento dei turisti rispondevano a un’esigenza di vivibilità della città, ora si rivelano strumenti fondamentali per la sicurezza e la tutela della salute pubblica, e potrebbero risultare strategici per la ripresa del settore turistico.

Analisi di dati sempre più accurate

La piattaforma è interconnessa con alcuni sistemi di raccolta e gestione dati già presenti nella città di Firenze, in particolare la rete WiFi cittadina, con oltre 2.000 hotspot. Si sta lavorando per integrare anche il sistema di video-sorveglianza cittadino, che con le sue oltre 1.000 telecamere in altrettanti spazi pubblici consentirà analisi dati sempre più elaborate, dalla rilevazione del traffico ai più innovativi dati di counting sui flussi pedonali (nel pieno rispetto della privacy ed in continuo raccordo con il DPO di area metropolitana). Infine la Smart City Control Room cittadina, in cui confluiscono tutti i flussi dati sul counting di persone e veicoli, che saranno monitorati costantemente e integrati con altre fonti, in modo da ottimizzare la gestione dei servizi pubblici cittadini.

Proprio basandosi su tutti questi dati, l’amministrazione comunale ha potuto avviare un processo di analisi delle presenze nei diversi luoghi della città, molto utile nei diversi momenti di emergenza Covid, a supporto della decisione di chiusura o riapertura di determinate attività, parchi, giardini, piazze.

Grazie alla interconnessione tra il sistema di counting evoluto che il Comune di Firenze sta realizzando e la piattaforma FeelFlorence, la app riuscirà ad indicare le fasce stimate di presenze nei diversi luoghi di interesse della città e a proporre all’utente mete meno affollate rispetto a quelle in cui si trova, mostrandole su mappa. Si tratta della funzione chiamata SaltalaFolla, particolarmente complessa e delicata, che evolverà nel tempo anche in relazione all’elaborazione di dati storici, che abiliteranno funzionalità di predizione.

Un modello di redazione diffusa

Tornando alla funzione più prettamente legata alla promozione e all’informazione di accoglienza turistica, una delle caratteristiche centrali di “Feel Florence” è quella di permettere una gestione distribuita dei processi di raccolta e aggiornamento delle informazioni (in modo da realizzare preziose sinergie) da parte di molti redattori distribuiti su più Enti. Il territorio fiorentino sta sperimentando, così, un modello multilivello per la gestione delle banche dati utili alle funzioni di informazione, accoglienza e promozione turistica. Gli operatori IAT (Informazione e Accoglienza Turistica) inseriscono e aggiornano le informazioni e, attraverso un insieme di API, i contenuti sono resi disponibili ai diversi canali – sito, app e altre piattaforme informative (VisitTuscany e MakeTuscany per esempio) – ma anche sotto forma di open data.

Il territorio ha partecipato attivamente al progetto di redazione diffusa, garantendo visibilità e engagement anche per i Comuni più piccoli, partendo dalle descrizioni più generali per arrivare ad itinerari ed esperienze. Qualche esempio nelle pagine dedicate a Empolese Valdelsa e Montalbano o alle Colline di Lastra a Signa.

Uno strumento flessibile, profilato e “partecipato”

La piattaforma è pensata non solo per i turisti, ma per tutti i city user (cittadini, residenti anche temporanei, studenti). Le informazioni raccolte possono essere distribuite alle diverse categorie di utenti sulla base di una profilazione legata alle informazioni fornite al momento del primo accesso alla app.

Il progetto ha voluto, inoltre, coinvolgere fin dalla fase di sviluppo tanti soggetti diversi: per un mese circa 700 beta tester hanno provato la app, prima che venisse resa disponibile sugli store online. Molte e significative proposte di miglioramento dai beta-tester sono state raccolte e messe in atto, per ottimizzarne la fruibilità e i contenuti. Eccone alcune: l’invito a inserire contenuti su concerti e musica (ovviamente con tutte le attuali limitazioni), l’attenzione alla qualità delle immagini e ai font della app per garantire leggibilità o, ancora, l’invito a promuovere percorsi ciclabili e green.

L’obiettivo, ora, è continuare a migliorare la piattaforma, grazie a nuovi suggerimenti che arriveranno da tutti gli attori coinvolti nella sua implementazione. Tra questi, anche un gruppo di Guide Turistiche e Tour Operator selezionati che – grazie al progetto “City of Florence Guides & TourOperators”, promosso dal Comune di Firenze – hanno la possibilità di formulare le loro proposte, visualizzabili direttamente sul sito e sull’app.

Promuovere una città e un territorio sostenibili

Il focus su “Firenze sostenibile” è il primo che compare sul sito e sulla app di Feel Florence, proprio a sottolineare la centralità di questi temi. All’interno di questa sezione si trovano la campagna #Enjoy&RespectFlorence, alcune proposte di partecipazione attiva per la conservazione del decoro urbano o per la promozione del verde pubblico, oltre a una serie di suggerimenti e best practices, rivolte sia ai cittadini che ai turisti, come Firenze plastic free o strumenti per la mobilità lenta ed eco-sostenibile.

L’obiettivo è coinvolgere turisti, city users o residenti alle buone pratiche da seguire per vivere Firenze in modo sostenibile e partecipare attivamente ad azioni di protezione e salvaguardia dell’ambiente. Tutte attività svolte tipicamente da cittadini residenti, per cui la app diventa, come già accennato, anche uno strumento per il tempo libero dei residenti, per far conoscere meglio la città ai propri abitanti.

Promuovere il turismo all’interno della propria città è, infatti, un aspetto fondamentale in un momento in cui gli spostamenti sono fortemente limitati ed è centrale per sostenere la ripartenza del settore. Ecco perché “Feel Florence” ospita al momento tante iniziative finanziate nell’ambito del recente bando per il sostegno al settore del turismo, che si concentrano sulla valorizzazione della città, della sua storia, dei percorsi meno noti (iniziative segnalate nella sezione “Firenze insolita, sostenibile e innovativa”), in grado di attrarre anche i cittadini attraverso esperienze e itinerari originali e insoliti, o in chiave outdoor, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, all’ecologia, all’educazione dei più giovani, ai percorsi “green”, alla mobilità sostenibile, alla scoperta di un territorio spesso inesplorato, che parte da Firenze, dalle sue ville e giardini nascosti, per estendersi ai comuni limitrofi.

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