Ecco l’eredità di Elisa, programma di finanziamenti per l’innovazione in città

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Il Programma ELISA ha consentito e agevolato la nascita a livello nazionale di modelli di implementazione e gestione collaborativa dell’eGovernment, attraverso i quali le Amministrazioni coinvolte hanno imparato a sviluppare modalità di lavoro basate sull’aggregazione e sulla cooperazione tra gli Enti

16 Maggio 2016

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Daniele Righi, Invitalia

Il Programma ELISA nasce dalla Finanziaria 2007, che ha istituito il “Fondo per il sostegno agli investimenti per l’innovazione negli Enti Locali” la cui gestione è stata affidata al Dipartimento per gli Affari Regionali le Autonomie e lo Sport, che negli anni, grazie all’assistenza tecnica di Invitalia, ha finanziato 18 iniziative, tutte di carattere interregionale, il cui valore complessivo ammonta a circa 100 Milioni di euro .

Ad 8 anni dall’istituzione, ELISA sta ormai volgendo al termine lasciando un’importante eredità alle Amministrazioni coinvolte su tutto il territorio nazionale come dimostra la ricerca sviluppata in collaborazione fra il Dipartimento, la School of Management del Politecnico di Milano e Invitalia. Nuovi prodotti e soluzioni organizzative, propri delle cosiddette smart cities, sono state realizzate negli ambiti della gestione integrata della logistica e della infomobilità nel trasporto pubblico e privato, della misurazione della qualità dei servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni Locali, della gestione digitale integrata dei servizi in materia fiscale e catastale. Il bagaglio di conoscenza nella gestione di progetti di innovazione da parte degli Enti Locali coinvolti è accresciuto notevolmente così come la percezione dell’importanza di produrre risultati duraturi per tutti gli stakeholder del territorio, cittadini e imprese.

Il Programma ELISA ha soprattutto consentito e agevolato la nascita a livello nazionale di modelli di implementazione e gestione collaborativa dell’eGovernment attraverso i quali le Amministrazioni coinvolte hanno imparato a sviluppare modalità di lavoro basate sull’aggregazione e sulla cooperazione tra gli Enti , ponendo le basi per la creazione di reti territoriali di conoscenza in grado di produrre tangibili risultati. Un luogo dove sono state fatte convergere le rispettive esigenze delle singole città in relazione ad un obiettivo tematico, con il fine di avviare da subito e realizzare quel processo di co-progettazione o co-design, per contribuire ad un processo di armonizzazione, standardizzazione e riuso dei servizi resi a cittadini e imprese su tutti i territori.

Oggi seguendo il principio per cui il valore creato è dato sia dalla capacità di realizzare componenti smart sia dalla capacità di mantenerle e gestirle in maniera sostenibile nel tempo appare evidente che la contaminazione territoriale continui anche dopo la realizzazione degli interventi, creando un cantiere sempre aperto tra città che a vario titolo e con diverse forme saranno portate ad operare in comunità sulle “piattaforme” realizzate .

Proprio sulla scorta di tale esperienza il Dipartimento, nell’ottica di estendere il più possibile quanto già attuato dal Programma ELISA, sta dando ulteriore impulso e sostegno, in collaborazione con il Politecnico di Milano ed INVITALIA, alla creazione e consolidamento di “Community di innovazione” – con il duplice scopo di dare continuità alle soluzioni già realizzate – per un abbattimento dei costi di gestione ed evoluzione – e di individuare ulteriori linee di finanziamento per l’attivazione di progetti di cooperazione tra amministrazioni alla luce delle nuove sfide che impone la cosiddetta riforma Delrio e delle numerose opportunità che la programmazione europea 2014-2020 riserva per i territori più vivaci sul tema dell’amministrazione digitale e delle “smart cities ”.

Piattaforme per l’infomobilità

In quest’area di intervento, il programma ELISA ha consentito di attuare un approccio strategico innovativo, che vede i trasporti come un sistema totalmente integrato, in cui informazione, gestione e controllo operano in sinergia, al fine di ottimizzare la gestione delle infrastrutture e delle piattaforme logistiche, riorganizzando i flussi di traffico in modo da promuovere il riequilibrio fra i diversi modi di trasporto e incentivando un maggiore utilizzo di trasporti più sostenibili. In questo senso hanno avuto un grande ruolo i Sistemi di Trasporto Intelligenti quali strumenti che, più di altri, consentono di gestire in maniera “smart” la mobilità.

Quanto realizzato ha permesso di consolidare ed estendere le piattaforme telematiche cittadine esistenti e nel contempo sviluppare ulteriori innovative funzioni e applicazioni di infomobilità. Partendo proprio dalle piattaforme operative locali pre-esistenti, la realizzazione di sistemi per il supporto decisionale nella gestione della mobilità delle persone consente di misurare, valutare e adottare politiche diversificate di gestione e controllo della mobilità e degli accessi (sistemi ZTL e varchi elettronici); l’utilizzo delle flotte di veicoli come acquisitori di dati permette di aumentare l’estensione e la capillarità dei sistemi esistenti di rilevamento delle informazioni, riducendo le infrastrutture necessarie sul territorio e migliorando contemporaneamente la tempestività e la significatività per l’utente dell’informazione erogata.

Le soluzioni realizzate negli ambiti progettuali hanno contribuito a migliorare la mobilità nei territori con il potenziamento dei sistemi di monitoraggio del TPL, partendo dalle aree metropolitane ed estendendo il monitoraggio e il controllo sulla rete extraurbana sino, in alcuni casi, al livello regionale; non solo: importanti miglioramenti sono stati realizzati anche nella capacità di stima del traffico grazie alla disponibilità, per le Amministrazioni locali, di strumenti di simulazione che consentono di progettare e valutare l’impatto delle strategie di limitazione degli accessi e di regolazione del traffico basate su diversi criteri.

Piattaforme per la misurazione della qualità dei servizi

All’interno del Programma ELISA i progetti realizzati nell’ambito della misurazione della Qualità dei Servizi rappresentano una risposta concreta al bisogno di qualità nella PA locale attraverso la realizzazione di interventi che mirano a realizzare il miglioramento continuo delle prestazioni. Le Amministrazioni coinvolte hanno infatti sviluppato piattaforme per la valutazione della qualità dei servizi erogati dagli Enti Locali, al fine proprio di massimizzare il livello di servizio erogato all’utenza e a traguardare finalità di efficientamento interno .

Gli enti hanno proceduto alla definizione e alla strutturazione di sistemi di supporto e qualificazione della pianificazione e programmazione annuale e pluriennale , organizzativa, individuale e di comunicazione, oltre che di monitoraggio dei relativi obiettivi. Sono stati realizzati sistemi evoluti di Relationship Management interna ed esterna, in grado di adeguarsi ai diversi contesti e alle diverse esigenze, capaci di consentire così il monitoraggio continuo della qualità erogata dall’Ente. Sono state realizzate anche banche dati condivise della conoscenza (Knowledge Base) in cui mappare tutti i prodotti/servizi erogati dall’Ente Locale, al fine di consentire la piena conoscenza dei processi di lavoro, degli output, dei loro costi, e abilitando interventi di reingegnerizzazione, tesi alla semplificazione e alla qualità . Questa base di conoscenza ha rappresentato un importante strumento per la pianificazione di sportelli comunali polifunzionali e polivalenti.

Piattaforme per il catasto e la fiscalità locale

I progetti riconducibili al tema del Catasto e della Fiscalità si inseriscono nel percorso del federalismo fiscale in atto oggi. Questi progetti, infatti, hanno mirato a realizzare una gestione integrata di piattaforme e di reti digitali di servizi locali in ambito fiscale e catastale mediante modelli di cooperazione applicativa , finalizzata al perseguimento di obiettivi di legalità (contrasto al fenomeno dell’evasione fiscale) e perequazione fiscale (ripartizione più equa delle imposte).

Più nello specifico, realizzare questi progetti ha significato condividere la funzione catastale e di governo della fiscalità per monitorare e gestire lo sviluppo territoriale come valorizzazione del patrimonio; sviluppare forme di equità fiscale attraverso un rapporto diretto con i cittadini e, infine, attuare forme concrete di semplificazione amministrativa per cittadini e per imprese.

Di tutti i progetti del Programma ELISA, quelli afferenti il catasto e la fiscalità, sono stati in grado di favorire maggiormente il confronto a rete tra Amministrazioni equivalenti per condividere l’esperienza, acquisire le buone pratiche e accelerare i processi interni di innovazione attraverso l’interazione.

Di particolare rilevanza in questa direzione il progetto GIT, sviluppato negli anni da una cordata di comuni con capofila Milano, che ha realizzato un software pubblico e gratuito, utilizzato a oggi da moltissime Amministrazioni Da questa iniziativa nel 2012 è stata costituita una delle community tra le più brillanti e attive di ELISA: ReteComuni che, attraverso una continua mappatura e valorizzazione delle competenze presenti sui territori, svolge il ruolo di incubatore di innovazione per gli enti locali, dove le azioni dei singoli enti sono catalizzate e sistematizzate, dando origine continuamente a nuove progettualità legate all’attuazione dell’Agenda Digitale.

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