Spid e servizi digitali, “perché i cittadini di Lecce sono all’avanguardia”

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Il Comune di Lecce è l’Ente che ha esposto il maggior numero di servizi digitali accessibili da utenti muniti di credenziali SPID. I cittadini, dopo un’iniziale diffidenza e qualche perplessità, ne hanno compreso l’utilità e l’efficacia. Il messaggio che è arrivato è che non si stanno virtualizzando i servizi, ma si stanno semplificando i processi per adattarli alle esigenze dei cittadini

6 Dicembre 2016

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Alessandro Delli Noci, assessore all'innovazione tecnologica del Comune di Lecce

Cimentarsi, soprattutto in una città medio-piccola, con temi riguardanti la digitalizzazione dei processi della PA, o peggio con i termini e gli acronimi che li definiscono, non è impresa semplice. Lo scetticismo e la resistenza al cambiamento che sottende questi processi sono spesso più limitanti della loro stessa attuazione.

Eppure a Lecce i traguardi raggiunti in questo ambito non sono affatto trascurabili. Anzi, cristallizzano una situazione generale molto positiva e finanche ottimistica rispetto alle potenzialità future.

Penso innanzitutto a Spid e ai relativi servizi digitali. Il termometro con il quale a Lecce stiamo ponderando l’utilizzo e il grado di confidenza con questi mezzi della rivoluzione digitale in Italia ha un nome ben preciso: SalentoGov.

Il progetto a novembre 2015 è risultato vincitore del premio “Agenda Digitale 2015”, promosso dall’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, per l’alta innovatività tecnologica, l’alta rilevanza e la replicabilità della soluzione, nonché proprio la sperimentazione del Sistema Pubblico di Identità Digitale. SalentoGov è il progetto che a Lecce e nei comuni dell’Area Vasta consente a cittadini e tecnici di accedere, previa registrazione via credenziali SPID rilasciate da uno qualsiasi dei soggetti (Infocert, Telecom, Poste Italiane e Sielte) accreditati da AGID, a tantissimi servizi digitali, tra cui anagrafe on line, istanze on line, pratiche edilizie, protocollo, visure, pratiche scolastiche.

Dal portale Area Vasta Lecce, il cittadino può accedere ad uno dei tanti servizi disponibili compilando online la relativa modulistica, caricare eventuali documenti richiesti dalla procedura, ricevere in tempo reale il numero di protocollo generale assegnato. Il Comune di Lecce, selezionato da ANCI come Ente pilota per partecipare alla fase di avvio e sperimentazione del sistema, all’avvio in esercizio ufficiale di SPID (marzo 2016) è risultato, a livello nazionale, l’Ente che ha esposto il maggior numero di servizi digitali accessibili da utenti muniti di credenziali SPID. Negli ultimi mesi un enorme e sempre più efficace lavoro viene svolto da Poste Italiane e Camera di Commercio nella promozione e nel rilascio delle credenziali necessarie per l’autenticazione.

Ad oggi, a soli pochi mesi dall’attivazione dei servizi digitali e dell’avvio del sistema pubblico di identità digitale, non è un azzardo sostenere che i cittadini leccesi, nonostante la diffidenza iniziale e le perplessità circa le presunte difficoltà riscontrabili nell’accesso e nell’utilizzo dei servizi, ne abbiano ben compreso, nel breve-medio termine, l’utilità e l’efficacia. Un esempio importante sono le iscrizioni alla mensa scolastica, per la quale più del 60% per cento dei genitori interessati hanno adoperato il servizio digitale. I risultati che si stanno ottenendo evidenziano con chiarezza l’evoluzione dei comportamenti dei cittadini e, non da sottovalutare, la capacità della PA, spesso soggetta a pregiudizi, di essere protagonista di un cambiamento, definiremmo epocale, per la macchina amministrativa e per la comunità in generale. Tanta strada c’è ancora da percorrere, per ottimizzare i processi all’interno degli uffici e diffondere, ancor più capillarmente, la consapevolezza che l’utilizzo di SPID e dei servizi digitali rappresenta un miglioramento della qualità della vita di tutti, dai professionisti ai privati cittadini. E non da ultimo, il messaggio che ciò che si sta realizzando non equivale ad una maggiore virtualizzazione dei servizi, ma ad una semplificazione dei processi, sempre più in grado di adattarsi alle esigenze dei cittadini.

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