Intervista a Juan Pablo Espinosa, Agenda Digitale e sociale Quito 2022
Smart City Exhibition 2013 ospiterà Juan Pablo Espinosa, coordinatore dell’Agenda Digitale e sociale di Quito 2022. Juan Pablo Espinosa è anche il coordinatore del quattordicesimo incontro iberoamericano delle città digitali, XIV Encuentro Iberoamericano de CiudadesDigitales – organizzato da AHCIET (l’associazione americana dei Centri di Ricerca e delle Aziende di telecomunicazione) con il sostegno del Comune di Quito – che si terrà a settembre e durante il quale verrà presentata anche Smart City Exhibition.
24 Luglio 2013
Francesca Battistoni
Smart City Exhibition 2013 ospiterà Juan Pablo Espinosa, coordinatore dell’Agenda Digitale e sociale di Quito 2022. Juan Pablo Espinosa è anche il coordinatore del quattordicesimo incontro iberoamericano delle città digitali, XIV Encuentro Iberoamericano de CiudadesDigitales – organizzato da AHCIET (l’associazione americana dei Centri di Ricerca e delle Aziende di telecomunicazione) con il sostegno del Comune di Quito – che si terrà a settembre e durante il quale verrà presentata anche Smart City Exhibition.
Avvocato, specializzato in Direzione Strategica, Gestione dell’Innovazione e Pianificazione urbana, Juan Pablo Espinosa è stato nominato tutore del primo Corso di banda larga per i servizi pubblici dei Caraibi ed è attualmente a capo del progetto Quito 2022. La sfida dell’attuale amministrazione è l’elaborazione di un piano metropolitano per rendere Quito non solo una città digitale o smart, ma una città dell’innovazione sociale, in cui la tecnologia viene utilizzata per migliorare il benessere dei cittadini. Il sindaco di Quito, Augusto Barrera durante un’intervista ha dichiarato: "La cosa più importante è che Quito deve diventare una città sociale, l’innovazione è la sua gente".
Il progetto Quito 2022 prevede tre fasi: nella prima fase la Fundación CTIC di Gijon-Spagna, ha indetto un concorso per la realizzazione del piano metropolitano della città. Si sono tenuti numerosi workshop e interviste con politici, industriali, imprenditori, e diversi incontri con i migliori studenti delle scuole superiori di Quito con l’obiettivo di costruire quattordici modelli di città del futuro.
La seconda fase prevede l’insediamento di cinquanta server pubblici del Comune e un corso di digitalizzazione per le aziende pubbliche al fine di elaborare progetti per la città digitale.
Infine, dopo il quattordicesimo incontro iberoamericano delle città digitali che si terrà a Quito il 25 e 26 settembre, la terza fase prevede l’elaborazione di settanta progetti per trasformare Quito in una città digitale e dell’innovazione sociale.
Un passo fondamentale verso Quito 2022 è proprio la conferenza delle città digitali ibero-americane. L’incontro riunirà oltre 2.000 partecipanti provenienti da tutta l’America Latina, per condividere esperienze con specialisti di fama internazionale che presenteranno il loro lavoro all’interno di forum, workshop, tavole rotonde e altri eventi. Tre sono i temi principali: mobilità, servizi dei cittadini e Utilities.
La conferenza sarà anche una vetrina promozionale per Quito – una smart city-digitale attraverso il lancio dell’Agenda digitale "Digital Quito 2022".
L’ Agenda digitale di Quito utilizza sette assi della città intelligente:
1. QUITO CITY- REGIONE: il Distretto come articolazione nodo della regione
2. QUITO accessibile ai cittadini: miglioramento dei servizi pubblici, sicurezza pubblica, sanità, istruzione e inclusione sociale
3. QUITO LUOGO DI VITA E VIVERE: città come spazio di vita e rigenerazione degli spazi pubblici
4. QUITO PRODUTTIVA: città imprenditoriale, innovativa e competitiva
5. QUITO VERDE: preservare, mantenere e proteggere il patrimonio naturale, migliorare la qualità dell’ambiente e contribuire alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico
6. QUITO ANTICA: rafforzare l’identità e garantire una vita culturale attiva
7. QUITO PARTECIPATIVA: promuovere un modello di gestione del territorio, decentrato, integrato e partecipativo.
Ma l’elemento più importante è il cosiddetto civicentrismo, dove i cittadini digitali sono la principale fonte di progettazione dell’agenda digitale. Il civicentrismo è una filosofia che vede l’Homo Civicus come alternativa possibile all’Homo Oeconomicus. Si supera la concezione di “uomo consumatore” e mero elettore, per assumere a pieno titolo il ruolo del cittadino smart, punto cardine dello spazio urbano e dell’agenda sociale di una città.
A settembre vi daremo altre news sull’incontro delle città digitali iberoamericane.