BT: “SPC pone le basi per lo sviluppo tecnologico di servizi innovativi”

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I servizi si baseranno sul trasporto massivo a basso costo così da consentire non solo lo scambio di dati e informazioni tra le diverse amministrazioni, ma anche la gestione in cloud dei sistemi informativi e l’utilizzo di servizi di collaboration come la videoconferenza

16 Giugno 2016

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Luca Torrigiani, Country Sales Director Large Account e PA, BT Italia

Una Pubblica Amministrazione digitalizzata è una Pubblica Amministrazione più efficace ed efficiente, che può offrire servizi migliori ai propri cittadini e creare condizioni più favorevoli per lo sviluppo del tessuto economico e per il rilancio della competitività del sistema paese.

BT Italia è l’unico operatore che, in continuità con il precedente bando datato 2006, gestirà anche per i prossimi 7 anni la rete del Sistema Pubblico di Connettività (SPC), continuando a mettere a disposizione la professionalità e le competenze delle sue persone in Italia (oltre 1200 professionisti) non disgiunte da una distintiva presenza a livello globale. Far parte infatti di una realtà presente in oltre 170 paesi nel mondo come la divisione Global Services di BT, ci consente di mettere a fattor comune una specifica expertise nel settore, maturata ad esempio in Gran Bretagna con il progetto di digitalizzazione del sistema sanitario nazionale NHS o a livello internazionale con il Parlamento Europeo e con la NATO. E ci ha consentito di accreditarci e di fornire, già da qualche anno, i servizi di comunicazione alle sedi diplomatiche italiane in tutto il mondo.

Nel corso di questi anni abbiamo assistito ad una significativa evoluzione del Sistema che, da principio aveva il compito primario di collegare i terminali della PA Italiana. A questa fase seguì un secondo momento in cui la rete di connettività pubblica consentì l’erogazione di nuovi applicativi e servizi, fino a giungere all’attuale situazione in cui grazie ad SPC2 si va a costituire una nuova rete, scalabile, in grado di distribuire non solo servizi, ma anche contenuti digitali.

Le amministrazioni pubbliche sono infatti organizzazioni complesse e, non diversamente dalle aziende private, necessitano di connessioni in banda larga per il loro funzionamento, per portare avanti il miglioramento dei loro processi e per consentire l’utilizzo di più applicazioni e servizi in parallelo da parte di una moltepilcità di utenti e risorse, in maniera performante.

SPC oggi pone le basi per lo sviluppo tecnologico di servizi innovativi basati su connettività e trasporto massivo a basso costo così da consentire non solo lo scambio di dati e informazioni tra le diverse amministrazioni, ma anche la gestione in cloud dei sistemi informativi e l’utilizzo di servizi di collaboration come la videoconferenza. Si tratta di quell’insieme di servizi che le amministrazioni centrali e locali potranno andare a definire e sottoscrivere in modo critico e selettivo.

Gli esempi non mancano. Basti pensare al MIUR che qualche anno fa ricorreva alla rete per collegare principalmente gli uffici amministrativi delle scuole e degli istituti scolastici italiani e che oggi invece trasferisce una sempre crescente mole di dati e domani invece può pensare attraverso la rete SPC di distribuire contenuti multimediali attraverso apposite piattaforme. Contenuti e piattaforme che sono ad esempio oggetto della collaborazione tra BT Italia e l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, che punta ad implementare un progetto di trasformazione digitale volto a mettere a disposizione della nostra scuola uno degli archivi più importanti del sapere italiano.

Si pensi anche a una delle delle sfide più importanti che la Pubblica Amministrazione si trova ad affrontare – l’Internet of Things, che svolge un ruolo chiave in progetti come la smart mobility, le smart city e la smart health. Nel Regno Unito BT è già protagonista di casi di successo come quello per lo sviluppo di Milton Keynes come smart city.

L’evoluzione del Sistema Pubblico di Connettività potrà contribuire in modo fattivo anche alla realizzazione della Internet of Citizens che avrà, tra gli altri, l’obiettivo di permettere ai cittadini una fruizione attiva, dinamica e quotidiana dei servizi che la pubblica amministrazione mette a loro disposizione e di aiutare le istituzioni culturali ad affrontare in modo strategico la propria trasformazione digitale.

L’avvento del cloud, delle reti wireless, del BYOD hanno fatto sì che non si possa parlare di network e di reti trasporto senza ricorrere a soluzioni in grado di garantirne la sicurezza.

La struttura di BT Security ha messo a punto un’offerta in grado di proteggere gli asset e le risorse delle amministrazioni e di costruire- insieme alle amministrazioni stesse – una nuova consapevolezza del rischio, che cresce al crescere del valore e della criticità dei dati e dei servizi che le infrastrutture ICT trasportano, custodiscono ed erogano. Per mitigare il rischio occorre adottare le giuste soluzioni, e BT è in grado di selezionare e gestire le tecnologie più adatte. Collaboriamo infatti con molti vendor di sicurezza ed abbiamo esperti accreditati per installare e gestire le tecnologie più avanzate, che testiamo sistematicamente nei nostri laboratori di cyber assessment per valutarne l’efficacia anche in un ambiente Big Data.

La banda è quindi da considerarsi un elemento abilitante, su cui realizzare quei servizi a valore che la PA, i cittadini e le imprese richiedono.

Vista la propria connotazione di operatore realmente integrato di telecomunicazioni e IT, unito alla disponibilità di risorse qualificate in ambito network security, progettazione e integrazione, BT ha tutte le carte in regola per essere il punto di riferimento primario per indirizzare le esigenze più complesse, tipiche della PA centrale o delle grandi municipalità ma anche di quelle realtà pubbliche locali (come ad esempio la rete del servizio informatico sanitario della Regione Lombardia) con una molteplicità di siti distribuiti sul territorio e che necessitano di una forte capacità di project management e controllo centralizzato .

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