Il senso delle Città Metropolitane per l’innovazione: il caso di Reggio Calabria

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Qual è il ruolo delle città metropolitane per l’innovazione dell’Italia? Ecco alcune risposte basate sull’esperienza concreta di Reggio Calabria

12 Ottobre 2016

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Agata Quattrone, assessora alla Pianificazione dello Sviluppo Urbano Sostenibile, Trasporti e Mobilità, Smart City – Città di Reggio Calabria

Reggio Calabria entra al centro del dibattito politico nazionale imperniato su Smart City e Innovazione Digitale nelle Città come chiave di cambiamento e «speranza».

La Città di Reggio è una dei protagonisti di ICityLab 2016, l’evento annuale promosso da FPA ospitato a Bologna, in occasione del quale ha condiviso l’approccio con cui l’Amministrazione, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, si sta organizzando per rispondere e cogliere le opportunità del nuovo quadro normativo, delle azioni e dei programmi già messi in campo a livello nazionale (Riforma PA, novo CAD, Common Services – Agid, PON Metro, ecc.).

Il proficuo lavoro svolto in materia di Agenda Digitale dal Governo centrale può trovare reale compimento nei territori solo attraverso un impegno serio delle Pubbliche Amministrazioni Locali che con volontà politica e competenza devono accompagnare il processo di trasformazione e stimolare un nuovo approccio culturale per abolire la PA così come la conosciamo e rileggerla in chiave digitale.

Reggio non si tira indietro e fará la sua parte. Può essere laboratorio di idee e cantiere aperto per la Smart City e l’innovazione digitale della PA.

Il Governo d’altro canto deve mettere in condizione gli Enti Locali di reclutare una nuova generazione di competenze e indirizzare verso una completa rivisitazione di modelli organizzativi, regolamenti e procedure farraginosi e anacronistici. Solo così si potrà dare una reale ed efficace risposta alla domanda di futuro.

Oggi il Comune, seppur partendo da una condizione di fortissimo svantaggio, di indisponibilità di risorse in bilancio, nonostante i mezzi non ancora adeguati, ha rimesso in moto la macchina dell’innovazione.

Abbiamo pianificato il ‘salto tecnologico’ adottando all’inizio di quest’anno il Piano di Informatizzazione Comunale. Il Piano, disposto dall’Assessorato Smart City, è uno strumento fondamentale che risponde alle direttive indicate dalla Riforma Madia (L. 124/2015) e che va nella direzione della trasparenza e della semplificazione delle pratiche amministrative, che in questo modo diventano più veloci ed accessibili per cittadini ed operatori.

Il nuovo Piano, allineato con l’Agenda Digitale europea e nazionale, prevede l’adesione ai common services messi a disposizione da AgID, la reingegnerizzazione/semplificazione e digitalizzazione dei procedimenti amministrativi, la razionalizzazione dell’architettura telematica, la realizzazione di un nuovo Sito Web Istituzionale conforme alle Linee Guida nazionali, l’informatizzazione dei servizi al cittadino, la promozione della connettività e delle competenze digitali e una serie di strumenti di Open Government ed ePartecipation.

Il Comune ha pubblicato in Open Data 160 dataset rispetto gli 8 iniziali guadagnandosi nel 2016 il secondo posto fra le città nella classifica Open Data Census Italia; Ha realizzato una Piattaforma dei Procedimenti interamente in open source per sviluppare in autonomia e ospitare i servizi digitali dell’Ente. Lo strumento è stato pensato per rendere più semplici, veloci e sicure le relazioni tra le imprese, i professionisti, i cittadini e la Pubblica Amministrazione, attraverso la presentazione totalmente telematica delle istanze. I primi servizi dello Sportello Unico per l’Edilizia Digitale, SegnaliAmo (strumento di eParticipation per le segnalazioni dei cittadini sul territorio), il SIT – Sistema Informativo Territoriale , i servizi per iscriversi alla Refezione Scolastica e pagare la Tassa di Soggiorno sono già online. Progressivamente nuovi servizi online (in primis i Demografici) verranno aggiunti e saranno accessibili sulla Piattaforma dei Procedimenti attraverso SPID.

Il Comune ha infatti di recente siglato l’accordo per aderire a SPID-Sistema Pubblico di Identità Digitale e nei prossimi mesi formalizzerà anche l’adesione a PagoPA per consentire a cittadini e imprese di pagare in modalità elettronica i servizi della Pubblica Amministrazione.

Sul tema risorse e fondi strutturali, il Comune di Reggio Calabria sta lavorando sinergicamente con l’Agenzia per la Coesione Territoriale e con la Regione Calabria per un’integrazione strategico-funzionale tra PON Metro e POR Calabria 2014-2020.

Reggio Calabria, Comune Capoluogo della Città Metropolitana, è pienamente impegnata sul PON Metro e ritiene strategico attivare sinergie sia a livello centrale (con ANCI, Agenzia per la Coesione Territoriale, AgiD, altre Città Metropolitane) che con il territorio, anche perché il Programma per l’ Asse I – Smart City/Agenda Digitale, riguardo il target da raggiungere, indica specificamente la necessità di coinvolgere un “numero adeguato di Comuni”.

Auspichiamo che siano i grandi Comuni delle Città Metropolitane a coadiuvare i Comuni più piccoli nel processo d’innovazione. Il Governo sta mettendo a disposizione norme innovative e strumenti adeguati, motivo per cui le Città Metropolitane non hanno alibi e devono riuscire a cogliere le occasioni fornite loro.

La strada è tracciata ma comunque ancora lunga e la sfida è difficile perché principalmente culturale. Il primo pericolo è costituito dalla lentezza con cui la PA è abituata a metabolizzare i cambiamenti e a volte a svuotarli. Le riforme impiegano anni, se non decenni, per diventare prassi. Si veda ad esempio cosa è accaduto con l’applicazione di riforme come la legge 241/1990, di fatto oggi riscritta con il Freedom of Information Act.

La velocità con cui gli Enti Locali si preparerà e adatterà al cambiamento farà tutta la differenza.

La digitalizzazione dei servizi non può che essere l’ultimo step di una profonda semplificazione e reingegnerizzazione di modelli, procedure e procedimenti. Il rischio reale in alternativa è quello di digitalizzare delle ataviche inefficienze.

Il Governo dovrà fare un ulteriore sforzo: mettere in condizione le Amministrazioni di diventare realmente operative sul piano dell’ execution e quindi sbloccare il turn over del personale, facendo sì che subentrino risorse umane competenti nell’IT e nella semplificazione amministrativa ma, in senso più ampio, che si possa operare un pieno e adeguato change management. Questo permetterebbe, anche in presenza di un modello organizzativo obsoleto (che va riconfigurato) e delle attuali carenze strumentali (licenze vecchie, scarsità di servizi e strumentazioni, …) di avere basi concrete per rileggere in chiave digitale la macchina amministrativa .

Una politica più smart deve essere fondata su competenza e conoscenza. Una nuova classe politica competente e digitale, che osa e indica nuove strade, che ha a disposizione – grazie alle soluzioni smart – informazioni affidabili e aggiornate per costruire, misurare e modificare le proprie politiche, può segnare il passo del cambiamento.

A dicembre prossimo, nell’ambito dell’evento “Changing PA”, Reggio Calabria si candida ad essere sede del prossimo incontro della roadmap itinerante dell’innovazione (che ha visto già importanti tappe a Venezia, Roma e a breve a Bologna). Una giornata di confronto fra città, amministratori ed esperti dell’innovazione tecnologica per definire le tendenze e i passaggi cruciali da compiere in sostegno della trasformazione digitale della PA e del Paese. Potrà essere questa l’occasione per realizzare un focus sull’Innovazione che parte dal Sud Italia.

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