Risparmiare innovando è possibile

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Lo abbiamo ripetuto più volte, l’ultima è stata l’editoriale della settimana scorsa, per uscire dalla crisi i tagli indiscriminati non servono. Al Paese non serve una pubblica amministrazione rottame, che non è più in grado di svolgere le proprie funzioni di base, ma è necessaria un’amministrazione efficiente, capace di fare meglio spendendo meno, di lasciarsi alle spalle gli sprechi offrendo servizi di qualità a cittadini ed imprese, in una parola una PA in grado di risparmiare attraverso l’innovazione.

27 Settembre 2011

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Tommaso Del Lungo

Articolo FPA

Lo abbiamo ripetuto più volte, l’ultima è stata l’editoriale della settimana scorsa, per uscire dalla crisi i tagli indiscriminati non servono. Al Paese non serve una pubblica amministrazione rottame, che non è più in grado di svolgere le proprie funzioni di base, ma è necessaria un’amministrazione efficiente, capace di fare meglio spendendo meno, di lasciarsi alle spalle gli sprechi offrendo servizi di qualità a cittadini ed imprese, in una parola una PA in grado di risparmiare attraverso l’innovazione.

Certo l’innovazione non è solo tecnologia, ma la tecnologia è lo strumento abilitante in grado di introdurre il cambiamento reale nei processi operativi, organizzativi e di relazione con gli utenti e, stando agli ultimi dati Assinform relativi al mercato ICT nel primo trimestre di quest’anno, c’è di che essere preoccupati. Da gennaio a giugno si è registrato un -1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Gli ordinativi delle piccole e delle medie imprese sono in peggioramento per il 25% e la previsione per fine anno è un nero -2,8%. “Segno – ha sottolineato il presidente di Assinform Angelucci – dei tagli di spesa e del differimento degli investimenti da parte soprattutto dei grandi clienti prima fra tutte la pubblica amministrazione".
Come cambiare rotta allora? In che modo provare a reinserire una marcia che ormai non sembra più ingranare?

Per chi, come FORUM PA, si occupa di comunicazione, una possibile strada è quella di mostrare che gli investimenti in innovazione pagano. E pagano sia in termini di sviluppo, considerato che ogni euro investito in ICT ne genera 5 prodotti dalle imprese, ma pagano soprattutto in termini di recupero dell’efficienza.

L’iniziativa della scorsa edizione di FORUM PA “Meno Carta più valore”, dedicata ai progetti di dematerializzazione nella pubblica amministrazione, ha mostrato come solo ricorrendo all’eliminazione della carta sia possibile ripagare in breve tempo gli investimenti producendo risparmi concreti: di carta, carburante per le automobili, ore di personale dedicato, affitto e/o gestione  di archivi, utenze telefoniche, fotocopie etc.

Il quadro normativo in questo senso è incoraggiante. Il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) riformato a gennaio ha introdotto precisi obblighi – e rispettive sanzioni – non solo in tema di gestione informatizzata dei documenti, ma anche di comunicazione con gli utenti, di integrazione delle banche dati, di servizi on line, di apertura dei dati (open data). Senza dimenticare l’opportunità prevista per le amministrazioni di capitalizzare il “dividendo dell’efficienza” utilizzando i risparmi ottenuti attraverso l’innovazione per incentivare il personale interessato.

È in questo scenario che è stata pensata la settima edizione del tradizionale appuntamento di autunno organizzato da Fondazione Siav Academy, FORUM PA e Siav: “e-Government e-Democracy. Normative, tecnologie, innovazione, organizzazione per l’efficienza e trasparenza nella PA” [chi volesse iscriversi può farlo qui, dato che la partecipazione è gratuita ma è necessaria la registrazione on line ] – il prossimo 7 ottobre a Roma – che avrà proprio l’obiettivo di analizzare nel dettaglio lo stato di attuazione del CAD e dei decreti attuativi previsti, mostrando le opportunità che si aprono per le amministrazioni pubbliche.

Per i partecipanti al convegno saranno disponibili le pubblicazioni della collana “minigrafie” edite dalla Fondazione Siav Academy (e per altro scaricabili integralmente sul sito della Fondazione). Un ulteriore strumento per diffondere conoscenza, creare consapevolezza e comunicare che una PA che innova è anche una PA in grado di risparmiare.

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