Spid e SalentoGov a Lecce, la rivoluzione digitale è per tutti

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Il progetto, volto a razionalizzare, semplificare e digitalizzare i procedimenti amministrativi, consente un accesso semplificato e multicanale a cittadini e imprese, riconosciuti e certificati tramite Spid

30 Marzo 2016

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Alessandro Delli Noci, assessore all’innovazione tecnologica, Comune di Lecce

Se è vero che la rivoluzione è di tutti, allora i processi che la innescano e la alimentano non possono che essere condivisi e uguali per tutti. Per questo, anche nell’ambito dell’innovazione digitale, la definizione di criteri, standard, condizioni e metodi univoci ed universali non possono che rappresentare un valore aggiunto, un primo traguardo importante verso il cambiamento rivoluzionario che tutti auspichiamo.

La novità introdotta nei giorni scorsi da Spid, servizio che consente ai cittadini di ottenere un’identità digitale con cui accedere a servizi pubblici (e in futuro anche privati) con un solo sistema di password, è senza dubbio un primo ma importantissimo segnale – e risultato concreto – in tal senso. Potersi accreditare in maniera univoca per l’accesso ai servizi digitali delle differenti PA consentirà, infatti, di semplificare il processo in se stesso e, aspetto non meno importante, di agevolare l’utilizzo dei servizi da parte del cittadino, che fino ad ora, più che essere messo nelle condizioni migliori per accedere all’universo digitale, è stato, di converso, messo a dura prova con condizioni e procedure complesse e ridondanti.

> Questo articolo fa parte del dossier “Speciale Cantieri, i protagonisti raccontano Spid: cosa è ora, come sarà”

Dato ciò per assunto, il Comune di Lecce ha deciso di aderire sin da subito – insieme ad altri due comuni italiani, Firenze e Venezia – al Sistema Pubblico per l’Identità Nazionale (Spid per l’appunto) e di lanciare i nuovi servizi digitali che saranno attivi a partire dagli inizi di aprile.

Sta, infatti, prendendo il via il progetto Salentogov “Sviluppo del sistema di eGovernment Regionale nell’Area Vasta” (finanziato a valere sul Programma Operativo Regione Puglia FESR 2007-2013, Asse I Linea 1.5 Azione 1.5.2 – Progettazione Stralcio Area Vasta Lecce) al quale pochi mesi fa è stato riconosciuto il premio “Agenda Digitale 2015” dell’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, per l’alta innovatività tecnologica, l’alta rilevanza e replicabilità della soluzione, i benefici generati per tutti i destinatari e per tutte le aree di impatto, nonché proprio per la sperimentazione di Spid. Il progetto – di cui il Comune di Lecce è stato Ente Capofila e che ha visto la partecipazione dei 32 comuni dell’Area Vasta di Lecce– rappresenta per i comuni coinvolti una vera e propria rivoluzione digitale perché consente di razionalizzare, semplificare e digitalizzare i procedimenti amministrativi, consentendo un accesso semplificato e multicanale a cittadini e imprese, riconosciuti e certificati tramite Spid, che permetterà fra le altre cose di dematerializzare i documenti relativi ai procedimenti amministrativi, di protocollare in maniera automatica le istanze del cittadino, di interagire attivamente col cittadino e consentirgli, tramite un sistema di CRM (Customer Relationship Management), di esprimere il proprio giudizio sul servizio erogato valutando la qualità dell’interazione con l’amministrazione.

Tutti servizi che consentiranno, nel breve termine, di ottenere numerosi benefici per le pubbliche amministrazioni e per i rispettivi cittadini. Si pensi, ad esempio, ai tecnici che potranno usufruire dello Sportello Unico dell’Edilizia, con l’indubbio vantaggio di una procedura pressoché identica per tutti i Comuni, il tutto nel pieno rispetto delle norme dettate sia dal Codice dell’Amministrazione Digitale ma anche dalle norme tecniche dell’edilizia. Identico discorso vale per lo Sportello Unico per le Attività Produttive, che ora potrà essere esteso a tutte le tipologie di pratiche ed autorizzazioni che attualmente non transitano attraverso la CCIAA, collegabile al Protocollo e al SUE. Ancora, a vantaggio non solo di tecnici o commercianti, il progetto prevede la realizzazione di uno sportello on-line multifunzione, utilizzabile da tutti i cittadini per l’avvio e la gestione dei procedimenti ad istanza di parte, collegato anch’esso con il protocollo informatico e quindi sostitutivo a tutti gli effetti delle attuali pratiche cartecee. I vantaggi su descritti che impattano direttamente sui cittadini, si uniscono ai vantaggi interni di recupero di efficacia ed efficienza degli uffici delle PA.

L’attuazione di SalentoGov e l’adesione a Spid dimostrano che a Lecce l’innovazione digitale non è uno slogan elettorale, ma un obiettivo reale, che nasce e si sviluppa dalla convinzione che l’innovazione tecnologica e il digitale possano portare benefici concreti per tutti i soggetti coinvolti. L’averlo proposto e realizzato in una città del Meridione è l’ennesima riprova che non ci sono pregiudizi o limitazioni che tengano: la rivoluzione digitale ha casa dove c’è la volontà di realizzarla, con processi, procedure e modalità che abbiano come fine il miglioramento della qualità della vita del cittadino.

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