Firenze, “l’identità digitale alla base di un nuovo rapporto con i cittadini”

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16 Marzo 2016

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Lorenzo Perra, Comune di Firenze, Assessore al Bilancio, Partecipate, Fondi europei e Fund-raising, Innovazione tecnologica e sistemi informativi, Statistica, Urbanistica e Politiche del territorio

Uno degli aspetti più delicati quando si vogliono fornire servizi online agli utenti riguarda l’identità digitale: prima di permettere ad un cittadino di accedere ai suoi dati o ricevere servizi evoluti, devo essere ben certo di chi è che mi chiede l’accesso. Questo è particolarmente vero e importante per una Pubblica Amministrazione, data la delicatezza e importanza dei dati che gestisce e o dei servizi che fornisce; basti pensare che una dichiarazione falsa resa alla Pubblica Amministrazione, anche attraverso la rete, può avere conseguenze penali per chi la fa. Il Codice dell’Amministrazione digitale, infatti, detta norme precise che un Ente deve seguire per permettere l’accesso ai propri sistemi e servizi.

Il lavoro sull’ identità digitale a Firenze parte da lontano: il Comune di Firenze è stato uno dei pionieri in Italia nel fornire servizi ai cittadini: nei primi anni 2000 Firenze è capofila del progetto People, un progetto storico cui hanno partecipato oltre 50 grandi Comuni d’Italia per costruire una piattaforma di portali che consentisse di accedere ai servizi comunali. Da questo progetto, e dagli altri che lo hanno seguito dal 2005, tutti finanziati e monitorati da AgID, si è sviluppato un sistema metropolitano basato su Linea Comune, una società costituta tra Comune e Provincia di Firenze ed un’altra ventina di comuni o aggregazioni di comuni sul territorio fiorentino che ha per obiettivo lo sviluppo e l’erogazione dei servizi ai cittadini del territorio. La certificazione dell’identità viene effettuata dai Comuni, e Linea Comune opera come certificatore e diffusore dell’identità all’interno del sistema degli Enti.

> Questo articolo fa parte del dossier “Speciale Cantieri, i protagonisti raccontano Spid: cosa è ora, come sarà”

In questo contesto la gestione dell’identità ha un ruolo fondamentale, accentrato e abilitante per l’erogazione dei servizi. Mi spiego con un esempio: io sono Lorenzo Perra e resto Lorenzo Perra a Firenze, a Scandicci o Bagno a Ripoli, ma le cose che posso fare nei diversi Comuni sono diverse; a Firenze, dove risiedo potrò fare tutte le pratiche anagrafiche relative alla residenza, mentre se avessi una casa a Scandicci potrei fare le pratiche relative alla casa e via dicendo. Il sistema di identità è unico, ma le funzioni sono relative alla relazione tra cittadino ed Ente. I principi che abbiamo seguito nella gestione di questa identità sono stati quella della sicurezza e del ‘minimo disturbo’ per il cittadino: noi dobbiamo essere certi dell’identità e per questo c’è bisogno di un riconoscimento certo, ad esempio attraverso verifica de visu di un documento di identità, ma una volta verificata l’identità il cittadino può ricevere servizi da tutti gli Enti aderenti al sistema senza altre formalità. Inoltre i servizi sono disegnati in modo da limitare le verifiche a quanto strettamente necessario: ad esempio se pago una multa, l’identità non è necessaria, mi servirà solamente la targa ed il codice sul verbale di accertamento.

Nel tempo i sistemi di identità si sono evoluti e anche l’infrastruttura è progredita, adeguandosi ai nuovi standard normativi e tecnologici, sempre garantendo l’operatività e mantenendo le identità pregresse: ad esempio nel 2010 la Regione Toscana ha iniziato a distribuire le carte sanitarie ‘intelligenti’, che avevano anche la funzione di documento di identità digitale e il sistema Linea Comune si è evoluto accettando entrambe le modalità di certificazione dell’identità.

Uno degli aspetti fondamentali ma invisibile all’utente è stato quello di costruire un sistema basato su un’architettura aperta e modulare che seguisse degli standard internazionali evoluti (compreso quello per l’identità digitale); questo ci ha permesso una continua evoluzione ed una flessibilità di implementazione progressiva.

Il sistema di gestione delle identità multi-ente 055055 negli anni ha dato prova di grande affidabilità e sicurezza: ad oggi abbiamo oltre 43.000 utenti registrati, gestiamo circa mezzo milione di richieste su centinaia di servizi online all’anno, transiamo oltre 11 milioni di euro e non abbiamo avuto problemi significativi. I servizi disponibili sono molto vari e coprono tutta la vita del Comune, dalle dichiarazioni all’anagrafe, ai certificati, alle iscrizioni scolastiche alle attività per le aziende ed i professionisti. Molti sono i cittadini che usano i servizi, con due particolari categorie che dimostrano particolare interesse: i professionisti, che per lavoro hanno notevoli interazioni con il Comune e necessità di richiedere e presentare documenti e certificazioni, e le mamme, che sono grandi utilizzatrici dei servizi scolastici, dall’asilo nido in poi.

Da qualche anno Firenze offre anche app di mobile government, sempre autenticate con lo stesso sistema 055055, che permettono servizi di dialogo genitore-mensa-custode (app scuolamobile) o contenuti e informazioni profilate e “push” sui diversi dati dell’Ente e delle partecipate che riguardano il cittadino (app FirenzeMia), come il memo della scadenza della pulizia delle strade, o gli Open Data “profilati” attorno alla mia residenza, come le farmacie, i fontanelli pubblici, gli hotspot WiFi. L’identità digitale unita alla disponibilità di dati (opendata o dati personali accessibili solo dietro autenticazione) permette di offrire i servizi “push” e profilati con una interattività cosiddetta di “livello 5”.

Oggi il sistema metropolitano fiorentino per l’erogazione dei servizi online ha l’opportunità di partecipare ad una nuova sfida: dal 15 marzo è operativo il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) che, a livello nazionale, garantirà a tutti noi di poter accedere ai servizi pubblici con un unico account.

Il Comune di Firenze ha partecipato a questo progetto sin dall’inizio, insieme agli altri enti pilota, e sta effettuando senza sosta gli ultimi test di interconnessione con gli Identity Provider, per poi lanciare i primi servizi in ‘modalità SPID’ nei prossimi giorni. Una volta superata con successo la prima fase sperimentale questo sarà diffuso a tutti gli Enti ed a tutti i servizi di Linea Comune.

Non solo, ma il Comune di Firenze sta già pensando di sfruttare il ruolo di aggregazione del Centro Servizi Territoriale di Linea Comune , ormai consolidato a livello metropolitano fra i Comuni e la Città Metropolitana, per stimolare processi di condivisione di questi progetti innovativi anche con gli altri soggetti che a Firenze erogano servizi pubblici.

A questo scopo, non solo si sono attivate profonde sinergie con i sistemi di Regione Toscana, nel cui datacenter già risiedono tutti i sistemi del Centro Servizi Territoriale, ma si sono estesi meccanismi di collaborazione e di condivisione di sistemi IT anche con l’Università di Firenze, la Camera di Commercio, l’Azienda Ospedaliera di Careggi, e le società partecipate dal Comune. Questo significa che il Comune sta svolgendo un ruolo di spinta all’adozione dei progetti nazionali (in primis SPID) anche con le public utilities fiorentine, garantendo così ai cittadini una uniformità di user-experience che è fondamentale per poter ottenere una vera semplificazione dei servizi digitali in città.

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